Cosa si intende per bilancio civilistico

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Redigere un bilancio civilistico è un’attività il cui pensiero fa venire l’orticaria a molti imprenditori, ma a cui non ci si può sottrarre per motivi giuridici, ma anche fiscali e di gestione interna. In questo articolo, proveremo a capire meglio cos'è e perché è importante.

Che cos’è il bilancio civilistico

Gestire la produzione, occuparsi delle vendite, definire possibili investimenti: la lista di attività che l’imprenditore è chiamato ad assolvere quotidianamente è lunga. Tra queste c’è anche la redazione del bilancio civilistico, noto anche come bilancio aziendale, un documento, che sintetizza i fatti economici e patrimoniali verificatisi nel corso di un periodo di dodici mesi, il cosiddetto anno fiscale, al fine di fornire la corretta determinazione degli utili o delle perdite, nonché della variazione quantitativa che interviene nel patrimonio dell’impresa.

Per semplificare si tratta di una sorta di pagella scolastica di fine anno, in cui viene messo in evidenza ciò che ha fatto la tua impresa, il modo in cui ha operato e in che condizioni si trova al 31 dicembre di ogni esercizio.

Bilancio civilistico: chi deve presentarlo

In Italia, il bilancio civilistico è obbligatorio per:

  • Società a responsabilità limitata;
  • Società per azioni;
  • Società in accomandita per azioni;
  • Società cooperativa;
  • Società estere con sede in Italia;
  • Geie (Gruppo europeo di interesse economico);
  • Consorzi con qualifica di confidi (consorzi che non hanno la qualifica di confidi sono tenuti a depositare unicamente la situazione patrimoniale;
  • Contratti di Rete di Imprese;
  • Aziende speciali e Istituzioni di Enti Locali;
  • Startup innovative.

Tutti questi soggetti sono dunque obbligate al deposito del bilancio di esercizio in Camera di Commercio.

Bilancio civilistico: da che cosa è composto

In Italia, il riferimento normativo a cui far riferimento per il bilancio civilistico è rappresentato da:

  • art.2423 del Codice Civile;
  • normativa tecnica di settore nazionale (principi contabili emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità-OIC)
  • normativa internazionale (International Accounting Standard-IAS).

In particolare, l’art. 2423 del CC, spiega che:

“Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio."

Il bilancio civilistico è dunque costituito da cinque documenti fondamentali:

  • Stato Patrimoniale, che definisce la situazione patrimoniale di una società in un determinato momento, mettendo in evidenza gli impieghi e le fonti che consentono all’impresa di funzionare;
  • Conto Economico, che contiene i ricavi e i costi di competenza dell'esercizio;
  • Rendiconto Finanziario, uno strumento che ha lo scopo principale di visualizzare l'ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all'inizio e alla fine dell'esercizio e i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa
  • Nota Integrativa: che fornisce le informazioni aggiuntive che integrano il conto economico e lo stato patrimoniale.
  • Relazione sulla Gestione: documento informativo sull'andamento della gestione e sulla situazione della società, redatto dagli amministratori della società, che deve essere allegato al bilancio d'esercizio.

Altro aspetto che evidenzia la norma: il bilancio di esercizio deve essere redatto dagli amministratori, ovvero dai soggetti che rappresentano legalmente la società e ne sono responsabili dal punto di vista contabile, amministrativo e fiscale.

Le funzioni del bilancio civilistico

Quali sono le funzioni del bilancio civilistico? Premesso che tale documento sintetizza la situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda al termine dell'esercizio, la redazione del bilancio ha varie finalità, che possiamo così sintetizzare.

  • Finalità giuridiche: il bilancio civilistico, che come abbiamo visto, è obbligatorio per legge, tra le altre finalità ha quella di fornire informazioni ai soggetti esterni all’impresa (dipendenti, fornitori, banche e altri finanziatori, ecc.) che sono interessati soprattutto a conoscere l’entità del patrimonio netto che rappresenta per loro la principale garanzia nel recupero dei crediti;
  • Finalità fiscali: in forza della sua completezza, costituisce il punto di partenza per la determinazione del reddito tassabile;
  • Finalità gestionali: misurando i risultati economico-finanziari dell’azienda, costituisce una base solida per l’assunzione di strategie ponderate.

Ma non finisce qui. La redazione di un bilancio:

  • favorisce la comparazione della performance con quella delle imprese concorrenti. In questo senso, il bilancio aziendale è il documento che gli stakeholder (cioè le banche, i fornitori, i distributori ecc.) usano per valutare l’operato di un’impresa;
  • è lo strumento per identificare l’utile distribuibile ai soci, tenendo conto dell’esigenza di tutela dell’integrità del patrimonio.

Bilancio civilistico: come e quando si redige

La redazione del bilancio civilistico è un processo che inizia prima della fine dell’anno e va avanti per qualche mese: alla fase di controllo dei dati, segue quella di stesura dei documenti e infine, per le aziende soggette a revisione, si procede al vaglio del revisore dei conti, che fornisce una garanzia dei dati forniti.

Vale la pena ricordare, che società per azioni, quotate in Borsa, non si limitano alla redazione di un bilancio annuale ma devono produrre un bilancio trimestrale che deve essere sottoposto a un'agenzia di audit per prevenire le frodi contabili.

Per concludere

In questo articolo abbiamo provato ad evidenziare, in termini generali che cos'è il bilancio civilistico, individuandone gli aspetti più peculiari. Essendo un documento che ha valore legale, è necessario che i numeri siano corretti: la precisione delle informazioni raccolte è dunque un aspetto fondamentale, che non va mai tralasciato.

Un concetto che vale non solo nella redazione del bilancio ma, in generale, quando si vuole avere un’idea veritiera dello stato di salute dell’azienda. E in particolare, quando si parla di liquidità, cardine della solvibilità aziendale.

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