Che cos’è il patrimonio aziendale e come si compone

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Macchinari, computer, mezzi di trasporto, software, ma anche denaro contante, crediti, conti correnti bancari: ogni impresa è proprietaria di beni che utilizza per svolgere la propria attività. Tutto quello che riguarda i beni di cui l'azienda dispone e i finanziamenti contratti per acquistarli fa parte del patrimonio aziendale. In questo articolo proveremo a capire che cos'è e quali sono gli elementi più importanti.

Patrimonio aziendale: che cos’è

Quando si parla di patrimonio aziendale si fa riferimento all’insieme dei beni mobili e/o immobili, che un’azienda possiede in un determinato momento. Al suo interno trovano parte anche tutti quei vincoli che gravano su detto patrimonio (finanziamenti, debiti...).

Come si può immaginare, le operazioni di gestione modificano continuamente il valore del patrimonio: se entro in azienda oggi trovo alcuni beni, se vi entro domani trovo in parte gli stessi beni ma anche di nuovi. Questo vale per la merce presente, il denaro liquido, i fondi depositati in banca ecc.

Ecco quindi che quando parliamo di patrimonio di un’azienda occorre fare sempre riferimento a un momento preciso. Di solito si tratta del 31 dicembre. In questa data, viene dunque redatto lo stato patrimoniale, ovvero uno dei prospetti che compongono il bilancio d’esercizio di un’impresa, la cui finalità è mettere a fuoco l’insieme di beni e diritti dei quali l’azienda dispone per svolgere la propria attività.

Lo stato patrimoniale è composto da due colonne affiancate:

  • quella a destra, detta Fonti o Passività: contiene le fonti di finanziamento, interne ed esterne, che l'impresa ha raccolto e il patrimonio netto aziendale;
  • quella di sinistra, detta Impieghi o Attività: mette in luce le voci patrimoniali materiali, immateriali e finanziarie di proprietà dell’impresa.

Patrimonio aziendale e i suoi elementi: come si compone

Quando si parla di patrimonio aziendale, abbiamo anticipato, si fa normalmente riferimento alle:

Attività (come sono stati impiegati i finanziamenti ottenuti)

  • Beni strumentali: fabbricati, impianti, automezzi
  • Merci: cioè tutti i beni destinati alla rivendita
  • Crediti: verso la clientela, verso lo Stato ecc.
  • Fondi liquidi: custoditi in cassaforte o depositati presso banche o presso nel c.c. postale.

Passività (ci indicano le fonti di finanziamento cui si è ricorsi)

  • I debiti: verso fornitori, verso dipendenti per TFR, verso le banche, verso altri finanziatori ecc.

Patrimonio netto: che cosa è

Il patrimonio netto è dato dalla differenza fra attività e passività e, a determinate condizioni, fornisce indicazioni sulla ricchezza netta dell’azienda. In fase di avvio dell'attività d'impresa, il patrimonio netto coincide con il capitale sociale (l’insieme delle quote che i soci hanno sottoscritto). Successivamente, l'ammontare del patrimonio netto varia in funzione degli accantonamenti o di perdite/utili di esercizio.

In altre parole, il patrimonio netto rappresenta quanto resta di competenza degli azionisti una volta dedotte dalle attività patrimoniali tutte le passività verso terzi (tra i quali fornitori, banche, creditori diversi, dipendenti, erario).

Le attività, passività e patrimonio netto a seconda della situazione aziendale possono trovarsi in diversa combinazione fra loro.

Dall’analisi della loro combinazione è possibile trarre importanti informazioni sullo stato del patrimonio dell’azienda.

Riassunto in formule:

  • Patrimonio netto = Attività - Passività
  • Passività = Attività - Patrimonio netto
  • Attività = Patrimonio netto + Passività

Aspetto qualitativo e quantitativo del patrimonio aziendale

Gli elementi che compongono il patrimonio aziendale possono essere analizzati nell’aspetto qualitativo, ovvero quali sono le loro caratteristiche, ma possono anche essere analizzati da un punto di vista quantitativo, cioè da un punto di vista di quanto valgono se vengono espressi in unità di conto.

Aspetto qualitativo

Dal punto di vista qualitativo, il patrimonio è un insieme di beni tra loro coordinati a disposizione del soggetto aziendale in un dato momento, a fronte di finanziamenti di diversa durata e origine.

Quindi, il capitale aziendale inteso in senso qualitativo è espresso dall'uguaglianza:

Investimenti = Finanziamenti

Gli elementi del patrimonio, considerato nell'aspetto qualitativo, si possono classificare in due gruppi a seconda che appartengano all'attivo circolante o all'attivo immobilizzato:

  • immobilizzazioni, ovvero investimenti destinati a durare a lungo nel medio - lungo termine. Di solito suddivisi in: immateriali, materiali e finanziarie. Ne sono tipici esempi, gli immobili, gli arredi, gli impianti, i computer, la fotocopiatrice, i software…
  • attivo circolante, ovvero investimenti che rimangono in azienda per un breve periodo di tempo. Nel dettaglio, rimanenze, crediti a breve termine, attività finanziarie a breve, disponibilità liquide.

Quindi ogni elemento del patrimonio aziendale potrà essere inserito in una sola di queste due categorie.

Aspetto quantitativo

Da un punto di vista quantitativo, il patrimonio può essere considerato come un insieme di valori che vengono espressi in moneta. L’unità monetaria con cui si esprimono gli elementi del patrimonio prende il nome di moneta di conto (nel caso dell’Italia, corrisponde all’euro).

Dal punto di vista quantitativo i beni che compongono il patrimonio possono distinguersi in due categorie:

  • valori finanziari: valori che per loro natura sono già espressi in moneta. Quindi, in generale, tutte le disponibilità liquide (crediti, debiti, ecc.)
  • valori economici: tutti quei beni che sono misurabili in quantità fisiche (metri, metri quadrati, unità, litri, ecc.) il cui valore espresso in moneta è sempre soggettivo, perché dipende dal criterio di valutazione adottato. Rientrano in questa categoria le scorte di magazzino o gli immobili.

In sintesi, assegnare un valore al patrimonio di un’azienda in piena attività significa attribuire un valore a un complesso di beni funzionante in un dato istante. Il criterio di valutazione generale a cui il Codice Civile fa riferimento è il criterio del costo, in quanto unico elemento certo è il costo sostenuto nel momento dell’acquisto di un bene. A tale criterio vengono poi applicate alcune variazioni per tener conto di altri elementi significativi, come per esempio gli anni di utilizzo.

Per concludere

Lo stato patrimoniale, abbiamo visto, è un documento ufficiale, la cui compilazione richiede particolare attenzione. Per evitare di commettere errori, sono sempre più numerose le piccole e medie imprese che fanno affidamento su Agicap, un software per la gestione della tesoreria aziendale che ti aiuta a tenere traccia dell’incasso e delle spese che riguardano la tua attività, consentendo un accesso a una fotografia chiara e completa delle risorse finanziarie aziendali.

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