Bilancio consolidato: cos'è, come funziona

Il bilancio consolidato risponde a una necessità ben precisa: gestire un gruppo societario in tutta la sua complessità, non ultime quelle legate alla sfera contabile. Così il bilancio consolidato si offre come strumento in grado di fotografare queste realtà aziendali. Sul blog di Agicap proviamo a capire più nel dettaglio le caratteristiche di questo documento contabile, e quali sono le peculiarità che lo distinguono dal bilancio di esercizio.
Cosa significa bilancio consolidato? Le caratteristiche principali
Con bilancio consolidato (in inglese “consolidated financial statement”) intendiamo il documento contabile che descrive la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico di un gruppo societario, ovvero più imprese collegate tra loro – in virtù di un rapporto di controllo da parte di una società capogruppo (o holding) – e che a livello contabile vengono considerate come un’unica impresa.
La funzione del bilancio consolidato è quella di un bilancio d’esercizio (o civilistico). Un bilancio che guarda però alla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’intero gruppo di aziende, e non di un’azienda soltanto. Sappiamo infatti che, all’interno di un gruppo societario, le singole imprese gestiscono la loro attività di produzione e vendita in autonomia – e che pertanto registrano operazioni e flussi di cassa indipendenti rispetto alle altre aziende del gruppo.
Tuttavia, trattandosi di aziende controllate da una holding, (solitamente una holding finanziaria, ovvero una holding pura, il cui scopo è tenere le fila delle imprese del gruppo e gestirle come se fossero una sola), diventa necessario redigere un bilancio consolidato, e quindi un bilancio unico che tenga insieme conti e operazioni di più aziende.
Come si compone il bilancio consolidato? Principi contabili, disposizioni OIC
Per la composizione del bilancio consolidato, si fa riferimento – sul piano normativo – all’art. 29 del D. lgs. n. 127/91, che definisce i criteri di redazione del documento; al principio contabile nazionale OIC 17, e a quello internazionale IFRS 10.
Non ci dilungheremo sulle differenze tra le disposizioni dell’OIC 17 e dell’IFRS 10. Qui basti sapere che, in linea generale, le regole per la redazione di un bilancio consolidato rimangono le stesse. A cambiare è soltanto l’approccio: mentre nell’OIC si fa leva sul principio di prudenza, l’IFRS spinge su un bilancio di tipo previsionale.
Al di là di queste differenze, il bilancio consolidato si compone di documenti ben precisi:
- lo stato patrimoniale
- il conto economico
- la nota integrativa
- il rendiconto finanziario
- variazione di patrimonio netto
- la relazione sulla gestione
- il prospetto di raccordo
È chiaro che, quando parliamo di stato patrimoniale, conto economico e così via, li intendiamo in ottica consolidata. Il che significa, come già menzionato sopra, che bisogna considerare il gruppo di società controllate come una singola unità.
Che differenza c'è tra bilancio d’esercizio e bilancio consolidato?
Per capire la differenza tra bilancio d’esercizio e bilancio consolidato, dobbiamo tenere a mente un dettaglio importante: la redazione del bilancio consolidato richiede le società del gruppo perdano la loro individualità giuridica.
Sul piano contabile, per altro, questo meccanismo ha una sua rilevanza, perché impone di considerare – in fase di redazione – soltanto i rapporti tra il gruppo e le terze parti, escludendo le operazioni tra le società controllate. In altre parole, nel bilancio consolidato non vanno incluse operazioni come i finanziamenti intercompany, e tutto quanto è avvenuto come scambio fra le società del gruppo.
Di conseguenza, la differenza tra bilancio d’esercizio e bilancio consolidato è molto sottile – quasi inesistente, almeno sul piano della redazione. Per la sua composizione, si applicano infatti le stesse disposizioni che sono previste per il bilancio di esercizio delle società incluse nel consolidamento. Ma con alcuni accorgimenti, come abbiamo già visto, che sono diretta conseguenza della struttura complessa del gruppo.
I tre metodi di consolidamento: integrale, proporzionale, equity
Per la redazione del bilancio consolidato sono previsti tre metodi di consolidamento, definiti dai principi contabili OIC e IFRS – rispettivamente nazionali e internazionali. Parliamo del:
- metodo integrale (o parent group theory)
- metodo proporzionale (o property theory)
- metodo del patrimonio netto(o equity method)
Il metodo di consolidamento integrale viene utilizzato quando una società detiene il controllo effettivo su una o più società controllate. In questo caso, la holding deve consolidare integralmente i bilanci delle società controllate – includendo tutti gli attivi, passivi, ricavi e costi.
Il metodo di consolidamento proporzionale si applica quando le aziende del gruppo appartengono alla holding in proporzioni diverse, in base al valore delle quote di partecipazione. Questo metodo prevede, perciò, che si tenga conto di attività, passività, ecc. sempre in proporzione alla partecipazione societaria.
Il metodo di consolidamento del patrimonio netto può essere definito una forma di consolidamento ridotta, o sintetica. Si applica nel caso in cui le imprese del gruppo societario sono escluse dall’area di consolidamento. In questo caso la procedura contabile è più snella: basta inserire nel conto economico della holding il risultato d’esercizio della società controllata.
Come si costruisce un bilancio consolidato? Schema da seguire, approvazione e deposito
Secondo il D. lgs. n. 127/91, il bilancio consolidato deve essere redatto dagli amministratori dell’impresa controllante, che sono tenuti a riportare «in modo chiaro e veritiero» la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico di tutte le imprese che fanno parte del gruppo societario.
Per la redazione del documento, dunque, il contributo delle società controllate è fondamentale: il bilancio consolidato si costruisce per via indiretta – e cioè inglobando, attraverso rettifiche e integrazioni, le voci contabili di ciascuna impresa del gruppo. Questo vuol dire, ovviamente, che le imprese controllate, sono obbligate a trasmettere alla capogruppo tutte le informazioni necessarie per il bilancio – anche se non appartengono all'area di consolidamento.
L’iter da seguire per la compilazione del documento finale, fino al suo deposito, si compone di una serie di passaggi. Ovvero:
- definizione delle modalità operative, con formalizzazione delle regole di redazione;
- raccolta delle informazioni e omogeneizzazione;
- riconciliazione dei rapporti infragruppo, con verifica dei crediti e debiti reciproci;
- aggregazione dei bilanci delle imprese consolidate
- eliminazione delle operazioni infragruppo
- rettifiche di consolidamento, in cui rientrano le variabili fiscali
- redazione del documento finale
- deposito presso il Registro delle Imprese
L'approvazione del bilancio consolidato deve avvenire entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello di riferimento. Un dettaglio importante: non è necessario che il bilancio consolidato sia approvato dall’assemblea; il documento, però, sarà oggetto di controllo da parte dei revisori, quindi può essere impugnato.
Chi è tenuto a redigere del bilancio consolidato? Obbligo, esonero dalla redazione, limiti
Il bilancio consolidato è un documento contabile obbligatorio soltanto per alcune tipologie di società, che vengono menzionate nell'art. 25 del D. lgs. n. 127/91. Si tratta di:
- società di capitali che controllano una o più imprese;
- enti pubblici economici, società cooperative e mutue assicuratrici che controllano una società di capitali;
- società in nome collettivo o in accomandita semplice, in cui soci illimitatamente responsabili siano società di capitali.
Alcune aziende però, pur rientrando in queste categorie, sono comunque esonerate dalla redazione del bilancio consolidato. L’esonero è stato stabilito da una normativa europea che ha portato all’integrazione dell’art. 27 del D. lgs. n. 127/91.
Secondo tale articolo, sono esonerate dalla redazione tutte le aziende che non hanno superato:
- 20 milioni di euro nel totale degli attivi degli stati patrimoniali;
- 40 milioni di euro nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni;
- 250 dipendenti occupati in media durante l’esercizio.
Tali limiti annullano l’obbligo di redazione del bilancio.
Il consolidamento dei gruppi societari è più semplice con l’aiuto di Agicap
Così come avviene per la redazione del bilancio consolidato, anche la tesoreria dei gruppi societari segue certe regole precise.
I flussi finanziari dei gruppi, infatti, possono essere gestiti tenendo conto sia delle singole aziende che del gruppo societario in sé. Per questa ragione è spesso mista: centralizzata e decentralizzata insieme – le esigenze del gruppo societario e dei suoi componenti. E questo vale per ogni attività di tesoreria: dal controllo del cash flow alla pianificazione finanziaria, inclusa la gestione di incassi e pagamenti.
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