Gestire un gruppo societario solleva una serie di criticità legate alla complessità della sua struttura, non ultime quelle legate alla contabilità. È proprio di fronte alla necessità di trovare uno strumento in grado di fotografare queste realtà aziendali che nasce il bilancio consolidato. In questo articolo, proveremo a capire più nel dettaglio le caratteristiche di questo documento contabile e quali sono le peculiarità che lo distinguono dal bilancio di esercizio.
Cosa significa bilancio consolidato?
Parlare di bilancio consolidato (in inglese “consolidated financial statement”) vuol dire far riferimento a un documento contabile che descrive la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico di un gruppo societario, ovvero più imprese collegate tra loro in virtù di un rapporto di controllo da parte di una società capogruppo (holding) e che a livello contabile vengono considerate come un’unica impresa.
Le fonti legislative a cui fare riferimento per la predisposizione del bilancio consolidato sono le seguenti:
- VII Direttiva CEE n. 83/349 sui bilanci consolidati, recepita in Italia dal Decreto Legislativo n. 127 del 1991;
- Principio contabile n. 17 (OIC 17 Il bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto);
- IFRS 10 ( Consolidated Finacial Statements ).
Che differenza c'è tra bilancio di esercizio e bilancio consolidato?
Il bilancio consolidato ha la stessa struttura del bilancio di esercizio e, pertanto, è composto da:
Per lo stato patrimoniale, il conto economico e il rendiconto finanziario si applicano le stesse disposizioni che sono previste per il bilancio di esercizio delle società incluse nel consolidamento. Ma con alcuni accorgimenti, legati alla maggiore complessità del gruppo.
L’unico aspetto rilevante da sottolineare a questo proposito è che, nella fase di redazione del bilancio consolidato, le singole società componenti il gruppo perdono la propria individualità giuridica per andare a far parte del Gruppo. In termini contabili vuol dire considerare esclusivamente i rapporti tra il gruppo e le terze parti ed escludere le operazioni intercorse tra le società facenti parte dello stesso gruppo, quelle che vengono denominate “operazioni intercompany”.
Come si compone il bilancio consolidato?
Come abbiamo accennato, la forma del bilancio consolidato è quasi identica al bilancio civilistico redatto dalla singola azienda. Questo documento contabile si compone perciò dei seguenti documenti:
- Stato patrimoniale consolidato
- Conto economico consolidato
- Nota integrativa consolidata
A questi si aggiungono:
- Rendiconto finanziario consolidato (obbligatorio da gennaio 2016, riporta i flussi finanziari del gruppo, oltre alla composizione della liquidità e il suo ammontare)
- Variazione del patrimonio netto (se redatto secondo i principi internazionali)
- Relazione sulla gestione (contenente un’analisi della situazione delle società incluse nel consolidamento e dei risultati della gestione, in particolare i costi, i ricavi e gli investimenti);
- Prospetto di raccordo tra patrimonio netto risultato di esercizio della società capogruppo e del gruppo.
Come funziona un bilancio consolidato?
Facciamo un esempio per capire meglio. Immaginiamo due società, Rossi srl e Verdi srl, entrambe facenti capo alla stessa holding, nell’anno fiscale 2022 mostrino i seguenti costi e ricavi:
- Rossi srl: ricavi 100.000 Euro e costi 20.000 Euro
- Verdi srl: ricavi 80.000 Euro e costi 50.000 Euro
In assenza di ricavi infragruppo, se non ci sono cioè fatture tra le due aziende, il bilancio consolidato del gruppo societario sarà la somma delle voci dei due bilanci. Considerando solo ricavi e costi avremo:
- Ricavi: 180.000 Euro (100.000 Euro + 80.000 Euro);
- Costi: 70.000 Euro (20.000 Euro + 50.000 Euro).
Ipotizziamo invece che la Verdi srl abbia venduto 20.000 Euro di merci (sul totale di 80.000) alla Rossi srl. In questo caso bisognerà scorporare questa operazione infragruppo, ovvero sottrarre dal totale 20.000 di ricavi dalla Verdi srl e 20.000 di costi dalla Rossi srl. Il risultato sarà il seguente:
- Ricavi: 180.000-20.000 =160.000 Euro
- Costi: 70.000 -20.000 = 50.000 Euro
Chi è tenuto a redigere il bilancio consolidato?
Il bilancio consolidato, come già accennato, è un documento contabile che va redatto solo da alcune società, quelle che sono menzionate nell'art. 25 del D. lgs. n. 127/91, ovvero:
- Le società di capitali (SPA, SAPA e SRL) che controllano un'altra impresa;
- Enti pubblici esercenti - in via esclusiva o prevalente - un'attività commerciale, le società cooperative e mutue assicuratrici controllanti una società di capitali (SPA, SAPA e SRL);
- Società in nome collettivo o in accomandita semplice i cui soci illimitatamente responsabili siano SPA o SAPA o SRL.
Esonero: le società escluse dall'obbligo del bilancio consolidato
Con riferimento al bilancio consolidato, la legge europea entrata in vigore nel 2016 ha apportato una serie di integrazioni alla normativa nazionale, al D. lgs. n. 127/91.
Una di queste riguarda l’art.27 di tale decreto, ovvero quello relativo ai casi di esonero dall’obbligo di redazione del bilancio consolidato. In base alle nuove norme, non sono soggette all’obbligo di redazione del bilancio consolidato le imprese controllanti che, unitamente alle imprese controllate, non abbiano superato, per due esercizi consecutivi, due dei seguenti limiti:
- 20 milioni di Euro nel totale degli attivi degli stati patrimoniali;
- 40 milioni di Euro nel totale dei ricavi delle vendite e delle prestazioni;
- 250 dipendenti occupati in media durante l’esercizio.
Approvazione del bilancio consolidato
Vediamo ora in modo più approfondito come va redatto questo documento di bilancio e quali sono gli organi preposti alla sua compilazione. Su quest’ultimo fronte, il D. lgs. n. 127/91 spiega che il bilancio consolidato è redatto dagli amministratori dell’impresa controllante, che riporteranno “in modo chiaro e veritiero” la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico del complesso delle imprese che fanno parte del gruppo societario.
Per arrivare alla stesura finale del documento è fondamentale il contributo delle partecipate: la sua costruzione avviene infatti in via indiretta cioè inglobando, attraverso opportune rettifiche, le voci contabili di ciascuna impresa presenti nel gruppo.
Tutto ciò implica che le imprese controllate, attraverso gli amministratori delle singole società, sono obbligate a trasmettere, entro il termine stabilito dalla capogruppo, le informazioni da questa richieste ai fini della redazione del bilancio.
Dal punto vista temporale, il bilancio consolidato deve essere approvato entro il 30 settembre dell'anno successivo a quello di riferimento.
Va infine ricordato che Il bilancio consolidato non è assoggettato ad approvazione da parte dell'assemblea, ma è oggetto di controllo da parte dei revisori, quindi può essere impugnato.
Redazione del bilancio consolidato
Redigere un bilancio consolidato vuol dire seguire, da un punto di vista operativo, seguire tutta una serie di tappe che si concludono con la compilazione del documento finale e il suo deposito.
Per semplicità di esposizione, possiamo riassumere così le varie fasi:
- Definizione delle modalità operative (formalizzazione delle regole)
- Raccolta delle informazioni e omogeneizzazione
- Riconciliazione dei rapporti reciproci (verifica dei crediti e debiti reciproci_)_
- Aggregazione dei bilanci delle imprese consolidate
- Eliminazione dei rapporti reciproci
- Rettifiche di consolidamento (in cui rientro le variabili fiscali)
- Redazione del documento finale
Deposito del bilancio consolidato
Tassello finale nell'iter di approvazione del bilancio consolidato è il deposito del documento presso il Registro delle Imprese competente. Operazione che deve essere effettuato dagli amministratori della società controllante.
Per concludere
Così come avviene per la redazione del bilancio consolidato, la tesoreria di un gruppo societario è articolata tenendo conto sia delle singole aziende che del gruppo societario in sé. Per questa ragione è spesso mista: centralizzata e decentralizzata, seguendo le esigenze del gruppo societario e dei suoi componenti. Questo discorso vale per ogni attività di tesoreria: dal controllo del cash flow alla pianificazione finanziaria, passando anche per la gestione delle risorse finanziarie e dei finanziamenti.
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