Oneri finanziari: cosa sono, come si calcolano e come puoi contabilizzarli correttamente

Il pagamento degli oneri finanziari è uno degli aspetti più importanti nella contabilità di un’impresa. Oltre a essere un adempimento obbligatorio, il corretto versamento degli interessi e degli altri oneri finanziari è fondamentale anche in ottica di sostenibilità e sviluppo aziendale. Pianificare in modo strategico il pagamento degli oneri finanziari, infatti, consente di ottimizzare al meglio la liquidità e il flusso di cassa di un’azienda e ne facilita le prospettive di crescita e d’investimento. In quest’articolo vedremo, passo dopo passo, le principali tipologie di oneri finanziari, analizzeremo il loro impatto sulla contabilità aziendale e ti mostreremo come monitorarli e rendicontarli in modo facile, corretto e automatico.
In questo whitepaper abbiamo raccolto le migliori strategie per prevenire la crisi e affrontarla con i giusti strumenti. Scaricalo subito, gratis!
Cosa sono gli oneri finanziari nel bilancio?
Secondo i Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS gli oneri finanziari sono gli “interessi e altri oneri finanziari sostenuti da un’azienda per l’ottenimento di finanziamenti”. Come è facile intuire, si tratta di una definizione molto ampia che comprende al suo interno diverse tipologie di costi connessi a un finanziamento bancario come gli interessi passivi, i costi di gestione, le spese bancarie, gli interessi di mora, ecc.
Da un punto di vista contabile, tutti gli oneri di natura finanziaria devono essere rendicontati nel bilancio aziendale, in particolare nelle apposite sottovoci previste dal conto economico.
Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio cosa significa “oltre oneri finanziari”, analizzeremo cosa sono gli interessi e altri oneri finanziari e cercheremo di capire cosa va nel conto economico e cosa, invece, va rendicontato nello stato patrimoniale e nella nota integrativa.
Cosa comprendono gli oneri finanziari?
Con l’espressione “oneri finanziari” si indicano tutti gli interessi passivi e i costi di gestione connessi ai finanziamenti erogati a un’azienda da banche o da istituti di credito.
Ma gli oneri finanziari, in particolare gli oneri bancari, cosa sono e come funzionano? Per capire meglio di cosa si tratta, facciamo degli esempi concreti.
Oneri finanziari: esempi
Esempi tipici di oneri finanziari includono:
- Debiti verso banche
- Minusvalenze da alienazione di titoli e partecipazioni in società
- Perdite derivanti da immobilizzazioni finanziarie
- Perdite su cambi
- Sconti finanziari passivi
- Differenze negative di indicizzazione
- Interessi passivi maturati nell’esercizio
- Interessi di mora
- Oneri economici, oneri finanziari netti eoneri finanziari capitalizzati
- Altri tipi di attività finanziaria diverse dalle immobilizzazioni
- Oneri diversi di gestione e costi per servizi
Una parte cospicua degli oneri finanziari di un’azienda è dunque connessa al suo capitale di debito, ossia alle erogazioni che l’impresa richiede a soggetti terzi per il suo funzionamento e finanziamento.
Si tratta, quindi, di proventi e finanziamenti esterni che non derivano dall’attività diretta dell’azienda (ad esempio dalla vendita di diritti, servizi o prodotti) e, in quanto tali, vanno restituiti rispettando precisi criteri e tempistiche.
Puoi saperne di più su cosa sono i proventi e sulle diverse forme di finanziamento aziendale cliccando qui.
Come calcolare gli oneri finanziari?
Per effettuare il calcolo degli oneri finanziari, è necessario seguire il principio di competenza economica, in base al quale se i proventi riguardano operazioni e attività a cavallo tra due esercizi economici, occorre misurare i ratei e risconti.
Come anticipato, la rendicontazione degli oneri finanziari deve essere effettuata nel conto economico.
Oneri finanziari e bilancio: cosa va nel conto economico?
In base a quanto previsto dall’art. 2425 del Cod.Civ, gli oneri derivanti dai servizi finanziari devono essere rendicontati insieme ai proventi finanziari nel conto economico. Nello specifico, tutti gli “interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e verso controllanti” vanno inseriti nella sezione C) alla voce 17.
A differenza dello stato patrimoniale e della nota integrativa, il conto economico fornisce una panoramica su tutti i ricavi e costi aziendali, mettendone in luce eventuali utili o perdite d’esercizio.
Tra le voci del conto economico più importanti troviamo il valore della produzione con i relativi ricavi di vendita, l’EBIT e il risultato economico prima e dopo le imposte.
Per ogni impresa è fondamentale tenere sempre sotto controllo tutte le voci del conto economico, cercando di evitare una crescita progressiva degli oneri finanziari che, se non bilanciati da congrue entrate, potrebbe causare un eccessivo indebitamento oltre a problemi di liquidità.
Deducibilità oneri finanziari
Un tema centrale nella contabilità di qualunque azienda, sia essa di piccole, medie o grandi dimensioni, attiene all’impatto degli oneri finanziari sul fatturato e alla possibilità di portare in detrazione determinati costi al fine di ottenere sconti finanziari.
Si tratta di un argomento strategico non solo per quanto concerne la tesoreria dell’impresa e la sua ragioneria interna, ma anche per quanto riguarda la sua sostenibilità e lo sviluppo del suo business.
Riuscire a dedurre nel modo corretto tutte le voci di spesa, infatti, consente di ottimizzare il cash flow aziendale. In più, una gestione strategica e ben pianificata dei diversi oneri finanziari permette di accedere a contributi di enti pubblici, a distribuzione o dilazioni di pagamento (ad esempio per operazioni di compravendita) che possono aumentare la liquidità aziendale.
Ma vediamo come fare.
Come calcolare la deduzione: norme e criteri
Da un punto di vista normativo, la deducibilità degli oneri finanziari, in particolare degli interessi passivi, è disciplinata dall’art. 96 TUIR (aggiornato dal D.Lgs. n.142/2018 che ha recepito le indicazioni comunitarie in materia).
Nello specifico, il suddetto articolo stabilisce che: “Gli interessi passivi e gli oneri finanziari assimilati, compresi quelli inclusi nel costo dei beni ai sensi dell’articolo 110, comma 1, lettera b), sono deducibili in ciascun periodo d’imposta fino a concorrenza dell’ammontare complessivo”.
Limiti di deducibilità
In sintesi, quindi, è possibile dedurre integralmente gli interessi passivi e gli oneri assimilati fino alla “concorrenza degli interessi attivi e dei proventi assimilati”. L’eventuale eccedenza sarà calcolata rispettando le seguenti soglie:
- Limite del 30% del ROL (Reddito Operativo Lordo) nella deducibilità degli interessi passivi per soggetti IRES ad eccezione di banche, assicurazioni e istituti che svolgono attività finanziaria e creditizia.
- Limite del 96% per banche, assicurazioni e altri soggetti finanziari.
Nel caso in cui gli interessi passivi e gli oneri assimilati non possano essere dedotti, poiché eccedenti la soglia del 30% del ROL, possono essere riportati negli esercizi successivi. Laddove si verificasse tale indeducibilità, nell’esercizio di competenza va registrata una variazione in aumento dell’imponibile.
Componenti positivi e oneri finanziari: sconto in fattura
Un altro aspetto da considerare, riguarda l’addebito degli oneri finanziari per lavori edili che qui accenniamo solo brevemente.
Nel caso, infatti, di opere che rientrino nelle fattispecie previste ad esempio dal Sismabonus o dall’Ecobonus, è possibile ottenere delle agevolazioni fiscali rappresentate da uno sconto diretto in fattura, oppure si può richiedere una cessione del credito.
In entrambi i casi, si tratta di voci finanziarie che vanno monitorate e rendicontate con cura.
Perché è importante monitorare gli oneri finanziari
Tenere sotto stretto controllo le spese e il versamento degli oneri finanziari è fondamentale per ogni impresa, sia in ottica di gestione contabile sia di sostenibilità e sviluppo aziendale.
Un corretto equilibrio tra oneri e volume d’affari, infatti, è necessario per garantire all’azienda delle solide prospettive di crescita. Laddove, invece, le spese e gli oneri finanziari fossero superiori al fatturato, si potrebbero verificare problemi di tesoreria o, peggio ancora, una crisi di liquidità.
Per questo è importante pianificare e monitorare con attenzione il proprio flusso di cassa. Procedere, però, a una rendicontazione manuale, ad esempio tramite file Excel, può richiedere molto tempo e può comportare errori o sviste.
La soluzione migliore in questi casi è utilizzare un software specifico come Agicap che ti consente di monitorare e analizzare in tempo reale la tua situazione contabile.
Tieni sotto controllo i tuoi oneri finanziari e la tua liquidità aziendale con Agicap
Gli oneri finanziari, insieme a imposte e tasse, sono una delle voci che più pesa sul bilancio di un’azienda. Tenere sotto controllo il loro impatto sul cash flow è fondamentale per garantire una pronta cassa e una liquidità aziendale sempre efficiente.
Un valido aiuto può essere Agicap, un software di gestione dei flussi di cassa estremamente semplice da utilizzare, grazie al quale potrai:
- tenere sotto controllo il tuo cash flow in tempo reale
- aggiornare automaticamente tutti i dati finanziari integrandoli con quelli bancari e con i tuoi strumenti contabili interni (fatturazione elettronica, sistemi di web banking ecc.)
- creare report personalizzati e bilanci previsionali su più mesi
- impostare filtri e budget
- e tanto altro ancora!
Non rinunciare alla possibilità di migliorare la gestione contabile e finanziaria della tua azienda evitando errori, sprechi di tempo e di denaro!
Richiedi subito una prova, è gratuita e senza impegno!
