Cosa sono i crediti verso clienti e dove vanno nel bilancio

Le voci presenti in uno stato patrimoniale di un’azienda sono molteplici. Oggi ci occuperemo della voce “crediti verso clienti”, evidenziando cosa sono e quali contenuti vanno inseriti all’interno di questa voce dello stato patrimoniale.
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Se ti stai chiedendo cosa sono i crediti verso clienti, molto probabilmente hai trovato questa voce nello stato patrimoniale e ti trovi in difficoltà su cosa inserire al suo interno. Iniziamo con il dire che per crediti verso clienti si intendono tutte quelle vendite registrate a seguito di prestazioni e servizi (con conseguenti incassi) verso terzi. Quindi comprenderai bene che si tratta esclusivamente di crediti di natura commerciale.
Cosa sono i crediti verso clienti? Le voci da includere nello stato patrimoniale
Prima di approfondire la voce dei crediti verso clienti, è essenziale spiegare il suo significato. Come avrai potuto capire dalle prime righe, si tratta di una voce da inserire nello stato patrimoniale in cui si evincono i prodotti finiti e già fatturati dall’azienda per conto di terzi.
Spesso, però, si commette il grave errore di sbagliare l’inserimento dei crediti all’interno dello stato patrimoniale. Per questo motivo, ti elenchiamo degli esempi pratici di tutto ciò che può essere inserito al suo interno:
- crediti provenienti da fatture emesse sia verso l’Italia che verso l’estero;
- crediti provenienti da fatture da emettere inerenti ai ricavi di competenza dell’esercizio per i quali non è stata emessa la suddetta documentazione (fattura);
- crediti per spese anticipate per conto e in nome dei clienti;
- pagherò e tratte accettate verso “clienti in portafoglio”;
- tratte autorizzate verso “clienti in portafoglio”;
- pagherò e tratte registrate all’incasso;
- ricevute bancarie già emesse;
- ricevute bancarie all’incasso;
- crediti per interessi di mora;
- crediti condizionati a procedure concorsuali;
- crediti in contenzioso che presumibilmente è possibile poter riscuotere.
“Crediti verso clienti” dove va nello stato patrimoniale?
Dove va inserita la voce “crediti verso clienti” all’interno dello stato patrimoniale? I crediti verso clienti vanno iscritti in bilancio al costo ammortizzato. Per “costo ammortizzato”, si fa riferimento a una spesa o guadagno che verrà “spalmato” per un determinato periodo di tempo.
Durante l’iscrizione, dovrai tener conto anche del valore di presumibile realizzo (secondo l’articolo numero 2426 Codice civile, che trovi al punto 8) e del fattore temporale. Per “presumibile realizzo”, l’azienda prende in considerazione la quota che ipotizza di poter generare dalla vendita per quel determinato bene o servizio.
Come vengono esposti i crediti in bilancio? Il tuo bilancio sarà di tipo bilaterale, suddiviso in dare e avere. Nel primo, dovrai scrivere gli aumenti dei crediti verso i clienti, nel secondo le diminuzioni.
Ecco qualche esempio di crediti verso clienti che possiamo inserire nella colonna dare:
- emissione di fattura per la vendita di prodotti finiti oppure merci vendute;
- emissione di fattura per la vendita di materie prime sussidiarie;
- emissione di fattura per la vendita di immobilizzazioni immateriali oppure materiali;
- emissione di fattura per prestazione di servizi resi alla clientela.
Nella parte “avere”, invece, ecco quali casi potrebbero presentarsi:
- incasso di fattura verso il cliente;
- redigere una nota di credito nei confronti del cliente per resi;
- redigere una nota di credito nei confronti del cliente al quale vengono accordati abbuoni oppure ribassi;
- redigere una nota di credito nei confronti del cliente per eventuali errori commessi in fase di fatturazione;
- stralcio di crediti inesigibili (quella parte di denaro che non può essere riscossa e quindi va inserita come credito insoluto).
Devi sapere che nel bilancio in forma abbreviata - il cui schema è disciplinato dall’articolo 2425-bis del Codice civile - le voci dello stato patrimoniale sono indicate tassativamente e in modo standard da numeri romani e lettere maiuscole ben specifiche.
Per fare un esempio pratico, “SP.A.C.II” identificano “i crediti verso i clienti”. All'interno dei crediti verso clienti troviamo i crediti esigibili, ovvero quei crediti che non sono soggetti a termini e condizioni.
Ad esempio, può essere sottoscritto un contratto in cui si obbliga il debitore a pagare soltanto dopo aver superato un determinato periodo da quando viene emessa la fattura. In questo caso possiamo definirlo “credito esigibile”.
Una precisazione importante va fatta sui crediti verso i clienti da non inserire in nessun caso all’interno dello stato patrimoniale. Nello specifico, ci riferiamo a:
- crediti condizionali, che troviamo iscritti tra i crediti verso clienti solamente quando si verifica una specifica condizione, la quale può variare in base al contesto in cui ci troviamo.
- crediti di natura commerciale verso imprese controllate, controllanti, collegate e/o aziende soggette al controllo di controllanti, che invece richiedono delle voci a parte.
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