Crediti commerciali: definizione e vantaggi

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L'accesso al prestito bancario, talvolta necessario per reperire liquidità, rappresenta per alcune aziende, soprattutto quelle di dimensioni più piccole o start-up, un percorso a ostacoli. Ecco perché molti imprenditori ricorrono al credito commerciale, ovvero una dilazione di pagamento concessa dall'azienda venditrice (il fornitore) ai clienti. Uno strumento ampiamente utilizzato nel B2B, che presenta numerosi vantaggi ma anche dei rischi. Vediamo di che cosa si tratta e quali sono gli aspetti positivi e negativi per chi ne fa uso.

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Crediti commerciali, cosa sono

Per le piccole e medie aziende, non è un mistero, la liquidità è fondamentale per la propria sopravvivenza. Solo una gestione attenta dei flussi in entrata e in uscita minimizza i rischi di finire in crisi e, allo stesso tempo, assicura una base per investimenti e crescita. In questo processo, composto da tanti tasselli, un ruolo centrale è svolto dal tempo che trascorre tra il pagamento dei fornitori e l’incasso dai clienti.

Maggiore è tale periodo, tanto più critica può risultare la situazione finanziaria dell’impresa. In caso contrario, ovvero quando si incassa dai clienti prima di pagare i fornitori, i cicli operativi correnti non generano fabbisogni finanziari, bensì generano cassa per un certo periodo.

Come fare per allungare i tempi di pagamento? Una possibilità è quella di fare ricorso al credito commerciale, ossia un accordo in base al quale un’azienda concede la possibilità a un cliente di acquistare merci, posticipando il pagamento a una data successiva alla consegna della merce.

In altre parole, il credito commerciale consiste in una dilazione temporale di pagamento concessa dalla parte venditrice a quella acquirente. Il numero di giorni per i quali viene concesso un credito è normalmente concordato dalla società che concede il credito e da quella che lo riceve. Anche se i tempi di pagamento più comuni prevedono che l'acquirente effettui il pagamento entro 30, 60, 90 o 120 giorni. In alcuni casi, le aziende acquirenti potrebbero essere in grado di negoziare termini di rimborso del credito commerciale più lunghi, il che offre un vantaggio ancora maggiore.

Possiamo dunque affermare che molte realtà imprenditoriali, anche senza avere concrete possibilità economiche, grazie al credito commerciale accedono a servizi e beni altrimenti impossibili.

Crediti commerciali e finanziamenti, differenze

Il credito commerciale può essere considerato come un tipo di finanziamento a costo zero. Rispetto alla normale attività creditizia che prestano le banche o le finanziarie, il ricorso al credito commerciale ha il vantaggio di consentire all’acquirente di non sopportare alcun costo in termini di interessi debitori, nonostante questa dilazione di pagamento rappresenta, a tutti gli effetti, un finanziamento concesso dalla controparte venditrice.

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Crediti commerciali: vantaggi e svantaggi

Abbiamo visto che cosa sono i crediti commerciali, ma quali sono i vantaggi? Per il cliente, tale strumento ha l'indubbio vantaggio di poter accedere a un mezzo di finanziamento conveniente, consentendo allo stesso tempo un impatto positivo sul flusso di cassa. Non solo. Dilazionare i pagamenti può anche aiutare le aziende a finanziare le loro operazioni correnti, soprattutto durante determinati periodi di attività, in cui il giro d'affari è più ridotto. È inoltre molto utile per le nuove imprese o le start-up che non hanno ancora accesso a prestiti bancari o sufficienti raccolte fondi.

Attenzione però. Se sulla carta, il credito commerciale sembra denaro gratuito per il cliente, il mancato rispetto delle scadenze dei pagamenti può comportare gravi sanzioni, nonché danneggiare la reputazione e il suo rapporto con il fornitore.

Le sanzioni per il mancato rispetto dei termini di pagamento possono essere fissate a carico del cattivo pagatore, solitamente tramite interessi sul debito residuo dovuto dal giorno successivo alla scadenza del contratto. In alcuni casi, puoi anche chiedere un risarcimento per le spese di recupero crediti.

Ma per il fornitore? Questo strumento è, a tutti gli effetti, un costo, perché mette l'azienda nella posizione di rinunciare alla disponibilità di una somma di denaro, rinviando l’incasso al termine della dilazione. Ciò viene associato anche a dei rischi, che vanno dal tardivo pagamento del credito o, in alcuni casi, al mancato pagamento del medesimo. È molto importante, dunque, valutare attentamente non solo l’entità del credito commerciale da concedere, ma anche il profilo di rischio delle controparti. Ma non sono solo aspetti negativi. Vediamo nel dettaglio i vantaggi e svantaggi per le aziende fornitrici.

Vantaggi dei crediti commerciali

Fedeltà del cliente: i vantaggi dei crediti commerciali per i venditori includono un rapporto privilegiato con i clienti che sviluppano fedeltà e, quindi, probabilmente l’attività verrà reiterata nel tempo; Volumi di vendita più elevati: i crediti commerciali possono favorire volumi di vendita più elevati alla luce dei benefici legati all’assenza di costi di finanziamento.

Svantaggi dei crediti commerciali

Entrate ritardate: se un'azienda non ha problemi di liquidità, i vantaggi sono quelli appena visti; ma se il budget è limitato, entrate ritardate potrebbero diventare un problema in termini di copertura dei costi operativi. Ecco perché molte aziende, quando sono coinvolti crediti commerciali, per incoraggiare i pagamenti anticipati, utilizzano sconti;

Mancati pagamenti: estendere i finanziamenti vuol dire assumersi il rischio di mancato pagamento. Questo è un debito inesigibile potenzialmente molto difficile da recuperare, soprattutto se il tuo cliente va in stato di insolvenza o fallisce.

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Come mitigare i rischi del credito commerciale

Il credito commerciale è un potente strumento per accelerare lo sviluppo commerciale e migliorare le relazioni con i clienti, anche se non mancano rischi come quelli legati ai crediti insoluti. Ecco perché prima di concedere un credito commerciale è sempre meglio controllare la storia creditizia del tuo cliente o eseguire controlli del credito prima di stipulare un contratto con un nuovo cliente. Un'altra soluzione è stipulare un'assicurazione sui crediti commerciali, che copre l'azienda in caso di ritardo o mancato pagamento. Questo tipo di copertura è molto flessibile e può mettere al riparo tutto o parte del portafoglio clienti.

Quando si prescrivono i crediti commerciali

Se non si recupera il credito commerciale nei tempi prefissati, può verificarsi la prescrizione dello stesso. Questo significa che il creditore perde il diritto di riscuotere la somma. Se la legge non ha disposto un periodo differente, la prescrizione ordinaria è fissata a 10 anni.

Conclusioni

La corretta gestione dei crediti e dei debiti commerciali rappresenta un pilastro fondamentali per la sopravvivenza e la crescita delle aziende, perché consente di garantire in qualsiasi momento la liquidità necessaria all’interno della propria impresa. Questo argomento vale a maggior ragione per le piccole e medie imprese, che solitamente hanno spalle meno robuste delle grandi realtà e che, in caso per esempio di mancati pagamenti da parte di un cliente, rischiano di trovarsi nei guai.

Lo dimostra chiaramente quello che è avvenuto nel 2021, quando per effetto della pandemia, le pratiche aperte nei tribunali fallimentari italiani sono risultate in crescita dell’8% rispetto al 2020. Secondo il report diffuso dall’Osservatorio sulla giustizia fallimentare di Cherry Sea e relativo al secondo semestre dell’anno scorso, infatti, le pratiche aperte al 31 dicembre ammontavano a 8.124. Solo dunque con una pianificazione della liquidità adeguata, l'azienda riuscirà a mantenere l’equilibrio dei flussi di cassa, assicurandosi non solo il denaro necessario per pagare i debiti, ma anche quello da investire nella crescita.

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