Finanziamenti a breve termine, quali sono e perché chiederli?

Esigenza urgente di liquidità e casse quasi vuote: una situazione che si verifica di frequente nelle aziende con un flusso di cassa poco equilibrato. Così, quando spese e pagamenti non possono più essere posticipati, diventa necessario ricorrere a capitale esterno, in forma di prestiti o finanziamenti. In tale ottica, i finanziamenti a breve termine rappresentano la soluzione più veloce per quelle imprese in crisi di liquidità che non riescono a far fronte a certi costi. Cosa sono i finanziamenti a breve termine? E quanto supporto offrono davvero alla tua attività? Ecco, in questo articolo, le informazioni che cerchi.
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Che cosa sono i finanziamenti a breve termine?
Per finanziamento a breve termine si intende un finanziamento destinato alle aziende che deve essere rimborsato alla banca entro un breve periodo.
Rientrano in questa categoria:
- prestiti da restituire entro diciotto mesi, tramite versamenti rateali o in un’unica soluzione;
- prestiti «a revoca», da rimborsare con un breve preavviso su richiesta della banca.
I finanziamenti a breve termine servono a coprire una parte del fabbisogno di capitale circolante di un’azienda, laddove è necessario.
Si tratta, in altre parole, di crediti bancari pensati proprio per far fronte a una mancanza di liquidità improvvisa. Una mancanza di liquidità che arriva a impedire il pagamento puntuale di stipendi e fornitori e che può compromettere l’equilibrio finanziario della tua attività.
L’economia di un’azienda – com’è già noto – prevede infatti continui flussi di denaro in entrata e in uscita. Succede però che questi flussi con il tempo si inceppino, e ciò accade soprattutto quando la gestione della cassa aziendale non viene seguita con puntiglio.
È il caso per esempio delle imprese che, pur avendo spese da coprire in tempi stretti, consentono ai propri clienti di pagare con scadenze a lungo termine.
Certi squilibri del cash flow aziendale sono in certa misura inevitabili ma, in assenza di una corretta pianificazione, possono portare anche a una crisi di liquidità importante e grave.
Usufruendo di un finanziamento bancario a breve termine, però, hai la possibilità di sostenere le spese più urgenti, senza intaccare in maniera eccessiva il patrimonio netto della tua attività.
Le tipologie di finanziamento bancario a breve termine
Prima di elencare le diverse tipologie di credito a breve termine, è opportuno fare una suddivisione tra crediti di firma e crediti per cassa.
- i crediti di firma sono operazioni bancarie che garantiscono il pagamento di un debito dell’azienda;
- i crediti per cassa consistono nell’erogazione di una somma di denaro utile a coprire il fabbisogno di capitale circolante.
In altre parole: con il credito di firma, è la stessa banca che si impegna a coprire il tuo debito; con il credito per cassa ricevi invece liquidità extra per riequilibrare il tuo cash flow.
In questa sede tratteremo quest’ultima soluzione. I crediti di cassa proposti dalle banche alle piccole e medie imprese sono infatti molteplici e diversi tra loro.
Si possono dividere in due grandi categorie: i prestiti diretti e le operazioni di smobilizzo.
Qui di seguito troverai alcuni esempi di prestiti bancari a breve termine che puoi sottoscrivere con una banca.
Prestiti bancari diretti per aziende
Quando la liquidità aziendale scarseggia, il prestito bancario diretto è per gli imprenditori l’alternativa più comoda, perché non presuppone alcun vincolo sulla destinazione finale del finanziamento.
Consiste nella concessione di una somma di denaro, secondo modalità e tempi prestabiliti nel contratto, da impiegare per qualsiasi tipo di spesa aziendale.
Esistono tre tipi di prestiti bancari diretti, e possiamo riassumerli in questo modo:
- il fido bancario ovvero l’erogazione di liquidità direttamente in conto corrente. Questa tipologia di finanziamento a breve termine (conosciuta anche come scoperto di conto corrente) può anche durare nel tempo: ogni volta che, nell’arco dei diciotto mesi, l’intero importo viene rimborsato, la banca può concedere nuovamente il fido. In questo modo potrai contare in qualsiasi momento su un capitale esterno da utilizzare per il finanziamento della tua attività.
Si tratta però di una modalità di finanziamento a rischio alto, specie per quelle imprese che non pianificano correttamente il flusso di cassa.
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l’anticipazione bancaria, in altre parole un prestito che prevede la cessione da parte dell’impresa di titoli o di beni come pegno. L’importo del prestito è, in questo caso, vincolato dal valore del titolo o del bene che è stato posto come garanzia. Com’è ovvio, in caso di mancato pagamento entro i diciotto mesi stabiliti dal contratto, la banca è autorizzata a mettere all’asta il pegno che ha ricevuto per recuperare il denaro che le spetta.
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lo sconto di pagherò, quindi un prestito che impone agli imprenditori il rilascio di un pagherò cambiario. Il pagherò cambiario, detta anche sovvenzione bancaria, previsto per questa modalità di prestito diretto a breve termine deve includere non solo l’importo che è stato versato dalla banca, ma anche gli interessi e le commissioni extra. La sovvenzione bancaria è certamente la soluzione più pericolosa per un’impresa quando la gestione della liquidità non viene pianificata sul lungo periodo.
In casi come questi, il rischio di ritrovarsi nuovamente a corto di soldi è sempre dietro l’angolo.
In breve, quindi: fido bancario, anticipazione bancaria e sconto di pagherò sono i principali esempi di credito a breve termine che una banca è in grado di offrire.
Operazioni di smobilizzo (o auto-liquidabili)
Le operazioni di smobilizzo sono operazioni bancarie conosciute anche come «auto-liquidabili», in quanto la liquidità che riceve l’impresa è riconducibile a una somma che non ha ancora incassato.
In altre parole, un finanziamento a breve termine tramite operazione di smobilizzo prevede che la banca si faccia carico di un tuo credito, permettendoti di accedere in anticipo all’importo che ti spetta.
Per fare un esempio, supponiamo che un tuo cliente sia in debito con te per una somma pari a una decina di migliaia di euro. A quel punto avrai due strade da percorrere:
- attendere che il cliente versi il pagamento entro i tempi prestabiliti;
- chiedere un prestito a breve termine e ricevere dalla banca il denaro corrispondente.
Si tratta di fatto di un anticipo dell’incasso ed è uno strumento molto efficace se vuoi ripristinare l’equilibrio del tuo flusso di cassa.
I finanziamenti auto-liquidabili a breve termine si suddividono in prestiti pro soluto e prestiti pro solvendo. La differenza fra queste due tipologie può avere conseguenze sostanziali.
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I prestiti pro soluto ti sollevano da ogni responsabilità riguardo l’effettivo incasso del credito. In altre parole, sarà la banca stessa a occuparsi di recuperare il denaro che il tuo cliente ti deve restituire: a te spetterà soltanto il finanziamento, che non dovrai nemmeno rimborsare. Una soluzione vantaggiosa per gli imprenditori ma meno per le banche: per questo è applicabile solo agli importi di bassa entità.
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I prestiti pro solvendo, invece, lasciano a te la responsabilità di riscuotere il credito del tuo cliente. Questo vuol dire che la banca ti offre l’anticipo dell’incasso, ma se il tuo cliente non salda il debito, toccherà a te coprire l’insolvenza. In questo caso, il rischio per l’imprenditore è più grande. Ciò nonostante, si tratta di un’opzione da valutare per gli incassi più cospicui.
Ora vediamo quali sono le operazioni di smobilizzo più comuni che offrono un finanziamento a breve termine. Tra queste dobbiamo menzionare:
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lo sconto bancario, che può essere erogato come linea di credito o una tantum. È un credito bancario a breve termine che richiede comunque garanzia di solvibilità. In altre parole, per concedere uno sconto bancario, la banca deve avere la certezza che il debito verrà coperto. Per tale motivo, questa operazione bancaria può essere erogata solo come prestito pro solvendo.
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l’anticipo del portafoglio salvo buon fine, ovvero il versamento di una somma che anticipa l’incasso di un credito a breve scadenza. Una volta ricevuti dal cliente i soldi che ti spettano, potrai versare il rimborso alla banca con l’aggiunta degli interessi maturati fino a quel momento. È quindi un finanziamento pro soluto: superata la data di scadenza, sarà la banca a occuparsi della riscossione del credito.
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il factoring, che consiste nella cessione dei tuoi crediti a un soggetto terzo che si occuperà di gestirli e riscuoterli. Si tratta di un finanziamento a breve termine di natura particolare: le società di factoring, infatti, si occupano per lo più di amministrare i rapporti economici con i tuoi clienti. Tra i servizi che offrono, però, c’è anche l’anticipo dei crediti, che ti permette di mantenere in equilibrio il flusso di cassa della tua attività.
Le operazioni di smobilizzo offrono quindi un supporto economico importante per le aziende che amministrano con difficoltà le loro entrate di denaro.
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Chiedere un prestito a breve termine conviene?
Se la tua azienda non dispone di liquidità in quantità sufficiente, un finanziamento a breve termine può rappresentare l’unica ancora di salvezza. Eppure, i crediti bancari sono un’arma a doppio taglio. Un’azienda può dirsi “sana” quando non ha bisogno di capitale esterno per finanziarsi, perché può contare sul suo patrimonio netto. Per evitare di rimanere impantanato in debiti e interessi da pagare, l’unica strada possibile è la gestione corretta dei flussi di cassa.
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