Negli ultimi due anni, il rallentamento delle attività economiche dovuto alla pandemia, insieme alle difficoltà che spesso si incontrano nella riscossione dei pagamenti da parte dei debitori, hanno spinto molte aziende a far ricorso al factoring, mercato che ha chiuso il 2021 con un volume d'affari complessivo di 250 miliardi di euro, in aumento del 9,72% rispetto al 2020 (dati Assifact). Il factoring si è dunque rilevato uno strumento fondamentale per tenere sotto controllo i flussi di cassa. Nonostante questo, sul suo utilizzo prevale ancora molta incertezza. Facciamo un po’ di chiarezza su che cos’è il factoring, quando è vantaggioso ricorrere a questo strumento e quali sono, invece, i suoi svantaggi.
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Che cos'è il factoring
Partiamo dalla definizione. Il factoring è un contratto atipico, disciplinato dalla Legge n 52/1991 (“Disciplina della cessione dei crediti di impresa”), con il quale un'impresa cede a una società specializzata i propri crediti esistenti o futuri, al fine di ottenere subito liquidità e una serie di servizi correlati alla gestione del credito ceduto. La contropartita della cessione è un corrispettivo definito “commissione di factoring”, che spetta al factor, il cui ammontare dipende dalla società a cui ci si affida.
Contratto di factoring, i soggetti coinvolti
Sulla base di questa definizione è possibile sostenere che il factoring, trova applicazione in presenza di tre soggetti:
- il cedente, ossia l’impresa che cede i crediti;
- il factor, una banca o un intermediario finanziario iscritto in un albo tenuto dalla Banca d’Italia
- i clienti dell’impresa che, a seguito del contratto, devono pagare direttamente il factor.
Si tratta di soggetti in grado di fornire l’intera gamma di questi servizi, a differenza di altri intermediari che concentrano la propria attività, di norma, su uno soltanto degli aspetti. I crediti che vengono ceduti devono riguardare i contratti stipulati dal cedente nell’esercizio dell’impresa.
Factoring, i vantaggi
I tuoi clienti sono sempre in ritardo nei pagamenti? Sei troppo impegnato a coordinare le attività produttive e hai tralasciato l’organizzazione della contabilità? Per un’impresa è fondamentale avere un regolare flusso di denaro per poter pagare salari e fatture e, allo stesso tempo, poter investire nella crescita. Non è dunque un caso che il ritardo o il mancato pagamento delle fatture possono causare crisi di liquidità, soprattutto se parliamo di imprese medio-piccole. Queste ultime generalmente hanno un potere contrattuale ridotto e, pur di ottenere un ordine, sono costrette a piegarsi ai tempi di pagamento dei clienti, che non di rado saldano le fatture a distanza di mesi. Un discorso che vale soprattutto in Italia, alla luce della diffusione della pratica dei pagamenti dilazionati.
Perché fare ricorso al factoring, i vantaggi
Quali sono i vantaggi per le imprese che fanno ricorso al factoring? Ecco i principali:
- aumentare le risorse finanziarie;
- migliorare il cash flow;
- proteggersi dal rischio di insolvenza;
- gestire e riscuotere le fatture.
Questi servizi possono essere offerti in diverse combinazioni. Per esempio, è possibile avere un anticipo del credito con protezione dall’insolvenza. Oppure una semplice gestione del credito. La legge italiana che definisce i contorni del factoring spiega inoltre che: i crediti possono essere ceduti anche prima che siano stipulati i contratti dai quali sorgeranno; crediti esistenti o futuri possono essere ceduti anche in massa; la cessione in massa dei crediti futuri può avere ad oggetto solo crediti che sorgeranno da contratti da stipulare in un periodo di tempo non superiore a ventiquattro mesi.
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Tipologie di factoring
Sul mercato esistono due tipologie essenziali di factoring, la cessione del credito con la formula pro solvendo e quella con formula pro soluto. Factoring pro solvendo: l'azienda cede al factor i crediti commerciali mantenendo a suo carico il rischio di insolvenza dei clienti e ottenendo liquidità immediata. Questa formula risulta particolarmente utile per migliorare l'afflusso di liquidità in cassa nel breve periodo; Factoring pro soluto: aggiunge al servizio di gestione e incasso, il rischio di mancato pagamento del debitore. La banca o l'istituto finanziario si fa dunque carico anche della protezione dal rischio d’insolvenza dei tuoi clienti, assumendosi i rischi del mancato pagamento del debitore.
A queste due tipologie possono poi aggiungersi: Full Factoring: il factor acquista su base continuativa dei crediti commerciali dei clienti man mano che essi sorgono. Questa tipologia include in genere la gestione dei crediti, garanzia del mancato pagamento del credito da parte del debitore (pro soluto) e l’anticipazione del corrispettivo. Maturity Factoring: soluzione finanziaria che può essere richiesta da un'impresa che desidera ricevere i soldi ad una data certa. Questo avviene affidandosi a un factor, che si impegna a fornire al venditore la somma che deve ricevere, evitando ritardi nei pagamenti e problemi contabili. Allo stesso tempo, il debitore grazie a tale sistema potrà ottenere un pagamento dilazionato, evitando di fornire una somma immensa una tantum ma dividendola in più volte. International Factoring: rivolto a clienti e debitori che hanno sede in Paesi differenti. Si tratta nella maggior parte dei casi di aziende attive in operazioni di import e export. Reverse Factoring: il processo viene avviato dal debitore (normalmente una grande azienda o la Pubblica Amministrazione) per permettere ai propri creditori (di norma piccole imprese) di ottenere tempi di pagamento rapidi.
Factoring, gli svantaggi
Fin qui abbiamo analizzato i vantaggi del factoring. Ma non è tutto oro quel che luccica. Per quanto talvolta indispensabile, il ricorso al factoring non è certo privo di costi. Anzi, le commissioni del factor sono spesso salate. Non solo. Se un imprenditore ne fa ricorso, vuol dire che già si trova in una situazione critica dal punto di vista della liquidità. Ecco perché tenere una tempestiva e costante attività di controllo dei pagamenti ricevuti e delle spese, anche se può risultare noioso, è la pietra angolare di una sana attività aziendale. Potrebbe però accadere che nella pratica quotidiana i crediti concessi alla clientela si moltiplichino, diventando difficile starvi dietro. Questo, spesso avviene perché un’impresa non ha uffici specializzati nella gestione dei crediti.
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