PMI a caccia di liquidità: come funziona l’anticipo fatture

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Le piccole e medie imprese si trovano spesso nella condizione di dover gestire situazioni di liquidità insufficiente. A complicare le cose, negli ultimi mesi, è intervenuto lo shock energetico che ha creato una vera e propria emergenza. Come fare se il cash flow presente nella cassa della propria impresa scarseggia? Sempre più aziende si rivolgono a strumenti di Supply Chain Finance come l’anticipo fatture, per risolvere problemi di liquidità. In questo articolo proveremo a definire questa forma di finanziamento, evidenziando i pro e i contro.

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La liquidità, o meglio la sua assenza, è da sempre il tallone d'Achille delle piccole e medie imprese italiane, che devono vedersela, tra le altre cose, con tempi di pagamento da parte dei clienti particolarmente lunghi. Se a quella che è una debolezza strutturale del sistema Italia, si aggiunge il peso di una crisi congiunturale, come quella attuale caratterizzata dal mix micidiale crisi energetica e impennata dell’inflazione, il rischio di finire in bancarotta sale vertiginosamente.

Come se non bastasse, in situazione di liquidità insufficiente, le PMI devono anche fare i conti con un sistema creditizio poco friendly: un eccesso di garanzie e una montagna di burocrazia rendono l’accesso ai prestiti bancari un vero e proprio percorso a ostacoli.

Ecco dunque che in presenza di tutti questi fattori, negli ultimi anni, complice anche lo sviluppo della tecnologia, si sono moltiplicate le soluzioni di Supply Chain Finance, ovvero forme di finanziamento che consentono a un’impresa di finanziare il proprio capitale circolante (crediti, debiti, scorte), facendo leva sul ruolo che essa ricopre all’interno della catena di fornitura.

Tra queste, spicca l’anticipo fattura che, al pari del factoring, è annoverato tra gli strumenti finanziari presenti sul mercato da più anni. Ma di cosa si tratta con precisione?

Anticipo fatture: cos’è

Quando si parla di anticipo fattura si intende una tipologia di finanziamento a breve termine tramite il quale un’azienda può ottenere liquidità da parte di un istituto di credito, cedendo i crediti commerciali vantati verso altre aziende da fatture con scadenza futura. L’impresa, cioè, ottiene denaro immediato da parte della banca che, invece, otterrà indietro i propri soldi nel momento in cui l’azienda incasserà l’importo previsto.

Anticipo fatture e factoring: differenze

Tra le forme di finanziamento alternative ai canali tradizionali che negli ultimi anni hanno riscosso molto interesse da parte delle imprese spicca il factoring. Rispetto all’anticipo fatture, nel factoring, la società che si occuperà di anticipare la liquidità, gestirà i crediti come se fossero a tutti gli effetti crediti propri, quindi dovrà preoccuparsi di prendere i contatti con il debitore per gestire gli incassi e concedere eventuali proroghe in caso di ritardi nei pagamenti.

Per sintetizzare, nel factoring, è rilevante non solo l’affidabilità finanziaria del cedente, ma anche quella del debitore.

Anticipo fatture: come funziona

Tra gli strumenti di Supply Chain Finance, l’anticipo fatture è forse quello che più degli altri mette in risalto una delle condizioni di maggiore stress in cui versano le piccole e medie imprese italiane, ovvero quello dei ritardi nella riscossione dei crediti che, per quanto in calo, rimangono ancora estremamente lunghi, attestandosi su un valore medio di oltre 90 giorni.

Quando i pagamenti tardano ad arrivare, l’azienda può trovarsi nella condizione di non avere liquidità sufficiente per pagare i fornitori. In questo senso, l’anticipo fattura funziona come un vero e proprio finanziamento a breve termine in cui la banca eroga una somma di denaro all’impresa, che questa dovrà riscuotere in base a una fattura non ancora pagata e che ha una scadenza futura.

Attraverso questo strumento finanziario, di fatto, l’impresa cede alla banca il proprio credito commerciale, ottenendo in cambio immediata liquidità.

Ovviamente, questa forma di finanziamento non è a costo zero. L’anticipo fatture prevede il pagamento degli interessi applicati dalla banca oltre ai costi legati alle operazioni bancarie.

Come ottenere l’anticipo fatture

Quando la banca anticipa l’importo di una fattura si assume un rischio legato alla situazione finanziaria non solo del debitore ma anche dal creditore. Per questa ragione, una volta presentata la domanda, la banca procede con un esame della richiesta per valutare il rischio dell’operazione.

In caso di esito positivo, l’istituto di credito anticipa al soggetto richiedente liquidità immediata mediante un accredito diretto sul conto corrente.

Giunta la data di scadenza della fattura, la stessa banca procede con l’addebito dell’anticipo concesso.

Vale la pena ricordare che in alcuni casi la banca può rifiutare un anticipo fatture: questo di solito avviene quando sono coinvolte aziende insolventi o ritenute cattive pagatrici.

Attenzione: una buona regola prima di sottoscrivere il contratto è di verificare tutte le condizioni proposte dalla banca, che possono variare da un istituto di credito a un altro.

I costi dell’anticipo fatture sono legati:

  • al tasso di interesse applicato dalla banca all’azienda cedente;
  • alle commissioni per le operazioni.

Vale la pena ricordare che se l’azienda debitrice non salda la fattura, la banca potrà procedere all’addebito di quanto anticipato all’impresa creditrice o concedere una proroga dei termini di pagamento.

Per concludere

La liquidità può essere considerata come il cuore pulsante dell’impresa, perché è a partire da essa che è possibile portare avanti tutte le operazioni del ciclo produttivo. Non stupisce quindi che la sua gestione necessiti di un’attività costante di monitoraggio allo scopo di garantire l’equilibrio tra entrate e uscite.

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Il tool offre infatti un quadro accurato dei flussi di cassa, frutto di un monitoraggio in tempo reale che sfrutta la sincronizzazione con gli altri strumenti aziendali, consentendo di accedere a scenari di previsione affidabili, sia per le situazioni di rischio che per quelle di successo.

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