PMI a caccia di liquidità: come funziona l’anticipo fatture

Le piccole e medie imprese si trovano spesso nella condizione di dover gestire situazioni di liquidità insufficiente. A complicare le cose, possono intervenire fattori al di fuori dal controllo dell'imprenditore (recessione, shock energetico per citarne qualcuno) in grado di prosciugare le risorse in cassa. Come fare se il cash flow della propria impresa scarseggia? Sempre più aziende si rivolgono a strumenti di Supply Chain Finance come l’anticipo fatture, per risolvere problemi di liquidità. In questo articolo proveremo a definire questa forma di finanziamento, evidenziando i pro e i contro.
Cosa vuol dire anticipo fatture?
La liquidità, o meglio la sua assenza, è da sempre il tallone d'Achille delle piccole e medie imprese italiane, che devono vedersela, tra le altre cose, con tempi di pagamento da parte dei clienti particolarmente lunghi. Se a quella che è una debolezza strutturale del sistema Italia, si aggiunge il peso di una crisi congiunturale, come quella attuale, caratterizzata dal mix micidiale crisi energetica e impennata dell’inflazione, il rischio di finire in bancarotta sale vertiginosamente.
Come se non bastasse, in situazione di liquidità insufficiente, le PMI devono anche fare i conti con un sistema creditizio poco friendly: un eccesso di garanzie e una montagna di burocrazia rendono l’accesso ai prestiti bancari un vero e proprio percorso a ostacoli.
Ecco dunque che in presenza di esigenze di liquidità sempre più evidenti, negli ultimi anni, complice anche lo sviluppo della tecnologia, si sono moltiplicate le soluzioni di Supply Chain Finance, ovvero forme di finanziamento che consentono a un’impresa di finanziare il proprio capitale circolante (crediti, debiti, scorte), facendo leva sul ruolo che essa ricopre all’interno della catena di fornitura.
Tra queste, spicca l’anticipo fattura che, al pari del factoring, è annoverato tra gli strumenti finanziari presenti sul mercato da più anni.
Ma di cosa si tratta con precisione?
Quando si parla di anticipo fattura si intende una tipologia di finanziamento a breve termine tramite la quale un’azienda può ottenere liquidità da parte di un istituto di credito, cedendo i crediti commerciali vantati verso altre aziende da fatture con scadenza futura. L’impresa, in questo modo, si assicura denaro immediato da parte della banca che, invece, otterrà indietro i propri soldi (insieme alle commissioni) nel momento in cui l’azienda incasserà il valore totale delle fatture emesse.
Italia, fanalino di coda in Europa nella riscossione dei crediti
Tra gli strumenti di Supply Chain Finance, l’anticipo fatture è forse quello che più degli altri mette in risalto una delle condizioni di maggiore stress in cui versano le piccole e medie imprese italiane, ovvero quello dei ritardi nella riscossione dei crediti che, per quanto in calo, rimangono ancora estremamente lunghi, attestandosi su valori nettamente più alti della media europea (69 giorni contro una media europea di 51 giorni - Fonte Barometro Atradius)
Le cause? Se questa situazione è spesso riconducibile a fattori non controllabili dall’imprenditore, talvolta i ritardi nei pagamenti si devono alla cattiva gestione del flusso delle fatture clienti. Se nei grandi gruppi, questo compito è assegnato a un reparto specifico, ovvero, il reparto contabilità, piccole organizzazioni come le PMI spesso non hanno i mezzi per avere una tale struttura separata, quindi generalmente è lo stesso imprenditore che deve provvedere alla gestione dei debiti. Un processo che Agicap è riuscito a semplificare tramite Agicap CashCollect, che raccoglie su un’unica piattaforma tutte le fatture inviate ai clienti, riuscendo così a controllare la scadenza e a seguire l’andamento degli incassi.
Una funzionalità che supporta i meccanismi della gestione dei crediti, e che lo fa in automatico: ti offre una panoramica delle fatture non saldate, e invia – laddove necessario – reminder e solleciti di pagamento ai clienti che tardano a pagare.
Agicap calcola che, con un controllo metodico delle fatture clienti, è facile registrare il 30% in meno di fatture non pagate. Non solo: grazie a questo tool si stima una riduzione del 10% dei tempi di incasso oltre a un risparmio del 50% nel tempo di gestione dei crediti, che potrai dedicare ad altro.
È quello che è successo al Gruppo Formica Magro, gruppo attivo nella vendita diretta e distribuzione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici.
Guarda il video se vuoi sapere di più su come la società è riuscita ad accorciare i tempi di pagamento da parte dei clienti.
Come funziona l'anticipo fatture? Il ruolo della banca nella riscossione dei crediti
Quando i pagamenti tardano ad arrivare, l’azienda può trovarsi nella condizione di non avere liquidità sufficiente per pagare i fornitori. In questo senso, l’anticipo fattura funziona come un vero e proprio finanziamento a breve termine in cui labanca eroga una somma di denaro all’impresa, pari all'importo di una fattura non ancora pagata e che ha una scadenza futura. Attraverso questo strumento finanziario, di fatto, l’impresa cede alla banca il proprio credito commerciale, ottenendo in cambio immediata liquidità.
Attraverso questo strumento, l'azienda può cedere un credito vantato verso:
- privati;
- altre imprese;
- Pubblica Amministrazione (PA).
In termini di funzionamento, l’anticipo fatture è un tipico esempio di cessione di credito “pro solvendo". Ciò significa che, se alla scadenza prevista nella fattura, il cliente non paga e quindi risulta insolvente, la banca revoca all’impresa cedente l’anticipo erogato con la conseguenza che il creditore è costretto a restituire alla banca il denaro ricevuto in qualità di anticipo.
Come chiedere l'anticipo fatture?
L'utilizzo dell'anticipo fatture, abbiamo visto, implica il ricorso dell'azienda ad una banca. Se hai deciso di avvalerti di tale strumento, dovrai dunque recarti presso una banca che offra questo servizio e presentare la relativa domanda. In Italia sono svariati gli intermediari che lo erogano. La condizione principale affinché l’operazione vada a termine é innanzitutto il possesso di un conto corrente presso la banca prescelta. Se non lo hai puoi aprirlo al momento.
Tieni presente che quando la banca anticipa l’importo di una fattura si assume il rischio legato alla situazione finanziaria non solo del debitore ma anche dal creditore. Per questa ragione, una volta presentata la domanda, la banca procede ad un esame della richiesta per valutare il rischio dell’operazione.
In caso di esito positivo, l’istituto di credito anticipa al soggetto richiedente liquidità immediata mediante un accredito diretto sul conto corrente.
Giunta la data di scadenza della fattura, la stessa banca procede quindi con l’addebito dell’anticipo concesso.
Vale la pena ricordare che:
- in alcuni casi la banca può rifiutare un anticipo fatture: questo di solito avviene quando sono coinvolte aziende insolventi o ritenute cattive pagatrici;
- difficilmente la banca anticiperà l’intero importo della fattura: bensì una percentuale concordata con il cliente che, di solito, arriva fino all’80%.
- se l’azienda debitrice non salda la fattura, la banca potrà procedere all’addebito di quanto anticipato all’impresa creditrice o concedere una proroga dei termini di pagamento.
Quanti tipi di anticipo fatture esistono?
Affinché l’anticipo su fatture sia possibile, è prima di tutto necessario che le fatture da incassare non siano ancora scadute. Fatta questa premessa, si possono distinguere due diverse tipologie di anticipo fatture, a seconda che l’onere di procedere alla riscossione rimanga all’impresa o venga preso in carico dalla banca.
Nei due casi, si parla di mandato all’incasso o di cessione del credito.
Vediamo nel dettaglio come funzionano.
Mandato all’incasso
La somma viene anticipata dalla banca e versata sul conto corrente aziendale, ma è l’azienda a tutti gli effetti ad occuparsi della riscossione del credito. Solo quanto quest'ultima andrà a buon fine, l'istituto di credito sarà autorizzato a trattenere quanto precedentemente anticipato.
Cessione del credito
Con la cessione del credito è invece la banca a provvedere alla riscossione del credito. Nel momento in cui l'istituto di credito decide di anticipare l’importo di una fattura, provvederà a notificare al debitore l’avvenuta cessione del credito e la necessità di procedere al pagamento attraverso specifiche modalità indicate in fattura. In questo caso, l’anticipo su fatture in genere si perfeziona solo nel momento in cui il debitore riceve e accetta la notifica della banca.
Quanto costa anticipare una fattura?
L'anticipo fattura è un finanziamento la cui erogazione prevede delle spese.
In particolare, i costi dell’anticipo fatture sono legati:
- ai tassi di interesse applicati dalla banca all’azienda cedente;
- alle commissioni per le operazioni.
Se hai deciso di avvalerti dell’anticipo fatture, chiedi preventivi a più banche, confrontarli, effettua il calcolo degli interessi in modo da avere un’idea chiara del costo dell’operazione e infine negozia le migliori condizioni possibili con la banca.
Inoltre, una buona regola prima di sottoscrivere il contratto è verificare tutte le condizioni proposte dalla banca, che possono variare da un istituto di credito a un altro.
Che differenza c'è tra factoring e anticipo fatture?
Oltre all’anticipo fatture, un’altra forma di finanziamento alternativa ai canali tradizionali, che negli ultimi anni hanno riscosso molto interesse tra le imprese è il factoring. Rispetto all’anticipo fatture, nel factoring, la società che si occuperà di anticipare la liquidità, gestirà i crediti come se fossero a tutti gli effetti crediti propri, quindi dovrà preoccuparsi di prendere i contatti con il debitore per gestire gli incassi e concedere eventuali proroghe in caso di ritardi nei pagamenti. Nel factoring, è dunque rilevante non solo l’affidabilità finanziaria del cedente, ma anche quella del debitore.
Per concludere
La liquidità può essere considerata come il cuore pulsante dell’impresa, perché è a partire da essa che è possibile portare avanti tutte le operazioni del ciclo produttivo. Non stupisce quindi che la sua gestione necessiti di un’attività costante di monitoraggio allo scopo di garantire l’equilibrio tra entrate e uscite.
Come quella offerta da Agicap, software di gestione della tesoreria che, eliminando l’operatività manuale su Excel (molto spesso all’origine di errori e imprecisioni), riduce i rischi di crisi di liquidità, limitando di conseguenza un eventuale ricorso limitato all’anticipo fatture.
Il tool offre infatti un quadro accurato dei flussi di cassa, frutto di un monitoraggio in tempo reale che sfrutta la sincronizzazione con gli altri strumenti aziendali, consentendo di accedere a scenari di previsione affidabili, sia per le situazioni di rischio che per quelle di successo.
Con Agicap puoi:
- tenere d’occhio i livelli di liquidità in cassa;
- scoprire come si muove il denaro in azienda;
- capire quando è il momento giusto di investire;
- scongiurare il pericolo di una crisi di liquidità.
Inoltre, grazie alle due funzioni Agicap Payment e Agicap CashCollect puoi far affidamento su strumenti in grado di ottimizzare la gestione di due aspetti fondamentali del cash flow aziendale: il pagamento dei fornitori e l’incasso da parte dei clienti. In altre parole, i movimenti in uscita e quelli in entrata che compongono il flusso di cassa nella sua essenza.
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