Il ruolo del cedente nella cessione crediti, cosa devi sapere?

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Il cedente di un credito commerciale (o di altra natura) è una delle figure principali nelle operazioni di cessione del credito. Ma quali sono le sue responsabilità, e cosa gli viene garantito? Scoprilo qui.

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Chi è il cedente nella cessione del credito?Definizione e significato

Nella procedura di cessione del credito, il cedente figura come uno dei soggetti principali. Si tratta, infatti, di un’operazione che trasferisce uno o più crediti commerciali (o di altra natura) da un soggetto all’altro: il cedente, che cede il credito, e il cessionario, che se ne prende carico.

Per definizione, dunque, il cedente è un creditore che – nel tentativo di riscuotere un credito senza lungaggini, e migliorare così nell’immediato il cash flow dell’azienda – si affida a un soggetto terzo, che assolverà quel compito al suo posto.

Se è vero che le cessioni del credito possono assumere diverse configurazioni (da quella commerciale tra cliente e fornitore, a quelle di natura fiscale e tributaria), il ruolo del cedente rimane sempre uguale – e lo stesso può dirsi dei diritti e obblighi di cui gode. Prima di approfondire questo punto, però, vogliamo qui chiarire quali sono le figure coinvolte nella cessione del credito, per evitarti così errori futuri o passi falsi.

Cedente, ceduto e cessionario: che differenza c’è?

Nella cessione del credito, sono tre i soggetti che hanno un ruolo determinante: il cedente, di cui già abbiamo accennato; il cessionario, e infine il ceduto.

Per capire al meglio la differenza, utilizziamo qui un esempio pratico: l’esempio del factoring, in ogni sua tipologia. Il factoring è una forma di finanziamento a breve termine con cessione continuativa del credito, vale a dire una cessione che non si limita a un singolo credito (come può esserlo, per esempio, una fornitura ancora da pagare) ma riguarda tutti i crediti che un’azienda concede.

Un’azienda che opta per una gestione dei crediti tramite factoring opererà allora come cedente. Il factor che recupererà il credito come previsto dal contratto di factoring assumerà, invece, il ruolo di cessionario. Chi è, in questo scenario, il ceduto? Il ceduto è il debitore, ovviamente insieme al suo debito, che a partire dal momento della cessione dovrà relazionarsi direttamente con il factor incaricato.

Diritti e obblighi del cedente, a seconda del contratto

In un contesto di cessione del credito, ogni cedente ha diritti ben precisi – intesi qui come garanzie su cui può contare – ma anche obblighi, responsabilità. Diritti e obblighi del cedente possono variare, però, in base al tipo di contratto di cessione.

Prenderemo, allora, qui in considerazione le due forme della cessione del credito: pro soluto e pro solvendo. A partire da questi due esempi ci accorgeremo facilmente come cambia il ruolo del cedente a seconda del contratto.

Nella cessione pro soluto, il cedente affida al cessionario il credito da riscuotere, liberandosi allo stesso tempo di ogni responsabilità. In altre parole, se il debitore (o ceduto) dovesse alla fine risultare inadempiente, e quindi di fatto incapace di coprire il suo debito, le conseguenze di tale inadempienza cadranno sul cessionario – e non sul cedente. Nel factoring pro soluto, per esempio, la società di factoring si fa carico non soltanto del tuo credito verso i clienti, ma anche del rischio di credito; è per questo che, prima di accettare l’incarico, si impegna ad analizzare il rating creditizio dei clienti con cui ti relazioni abitualmente.

La cessione pro solvendo, invece, il cedente trasferisce il suo credito ma rimane garante di un eventuale adempimento del debitore. Questo vuol dire che, se il debitore non riesce a coprire il suo debito, il cedente dovrà rimborsare il cessionario che gli ha anticipato l’importo del credito. Il rischio di credito, quindi, resta in capo al cedente, che diventa così garante del suo debitore.

Quali sono, allora, i diritti del cedente?In entrambi i casi il cedente ha il diritto di ricevere il prezzo concordato per la cessione, ovvero l’importo del credito. Va ricordato, infatti, che la cessione del credito rappresenta comunque una forma di finanziamento. Variano le sue responsabilità, il cedente ha obblighi specifici a seconda del tipo di cessione – e cioè:

  • coprire il debito in caso di insolvenza, se ha scelto la strada della cessione del pro solvendo;
  • fornire dati rilevanti dal punto di vista finanziario sui clienti debitori, in caso di cessione pro soluto.

Un’altra responsabilità, che accomuna ogni tipologia di contratto, è quella di comunicare al ceduto che verrà effettuata una cessione del credito. L’obbligo di avviso è previsto dal Codice Civile, all’art. 1264, che infatti dice: «La cessione ha effetto nei confronti del debitore ceduto quando questi l'ha accettata o quando gli è stata notificata».

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Cedere un credito a una società di factoring – o un qualsiasi cessionario pronto a farsene carico – presenta senza dubbio alcuni vantaggi, soprattutto sul piano della liquidità.

La cessione del credito, infatti, ti dà accesso a un gettito di liquidità immediato attraverso un’operazione di smobilizzo, il che rappresenta una risposta soddisfacente per le aziende che hanno bisogno di risorse.

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