Come gestire la liquidità aziendale

Hai mai pensato veramente a quanto sia importante gestire bene la liquidità della tua azienda? Infatti, è la liquidità che tiene in piedi un’azienda; è l’unica risorsa che può far funzionare l’area operativa (tramite l’acquisto di materie prime o il pagamento del personale, ecc.) ma, spesso, è anche una delle cause principali del fallimento aziendale. Là dove non c’è liquidità, infatti, non può esserci attività di produzione, né è possibile pensare al successo dell’impresa. È per questo motivo che la gestione della liquidità merita un’attenzione particolare, una competenza specifica anche e l’applicazione di best practice specifiche per evitare errori evitabili. Vediamole insieme in questo articolo.
Che cos'è la gestione della liquidità?
La gestione della liquidità aziendale (o cash management) è quel complesso di operazioni e pratiche utili alle imprese per bilanciare le entrate e le uscite necessarie, e avere quindi sempre a disposizione liquidità a sufficienza per far fronte a spese e debiti.
Prima di entrare nel dettaglio degli aspetti più rilevanti del cash management facciamo un passo indietro, definendo il concetto di cash flow.
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Cash flow: che cosa è
Per cash flow aziendale – in italiano flusso di cassa – si intende la liquidità disponibile nella casse aziendali e ogni sua variazione, calcolata a partire dai movimenti di denaro in entrata (cash inflow) e in uscita (cash outflow) in un determinato periodo di tempo. Parliamo quindi di flussi monetari, di risorse liquide spendibili, che circolano in azienda aumentando le sue capacità finanziarie, o riducendole.
Flussi di cassa: esempio
I flussi di cassa sono una pietra angolare nella gestione di un’impresa poiché da essi dipende la liquidità, ovvero il denaro disponibile per i pagamenti verso fornitori, fisco e tutto il resto.
Quando si parla di cash flow, si fa normalmente riferimento a:
- cash flow positivo: quando i flussi monetari in entrata superano i flussi in uscita;
- cash flow negativo: quando le uscite monetarie superano gli introiti;
Il modo più semplice per comprendere i flussi di cassa è mettere in evidenza le differenze rispetto a costi e ricavi.
Prendiamo il caso dei ricavi. Immaginiamo che la Rossi srl produca divani.
Nel momento in cui la nostra impresa vende al sig. Verdi un divano, si verificano due situazioni:
- Rossi srl emetterà fattura: ovvero registrerà un ricavo nel conto economico;
- Il sig. Verdi pagherà: Rossi srl registrerà un flusso di cassa in entrata.
È possibile che questi due momenti dell'operazione di vendita avvengano a distanza di 3 o 4 mesi l’una dall’altra, anche a cavallo di due annualità differenti.
Le dilazioni di pagamento concesse ai clienti sono un fatto normale nei rapporti tra imprese, ma, come probabilmente saprai bene, possono diventare un problema se non si è in grado di calcolare bene gli effetti dal punto di vista finanziario.
Tutto sul Cash management
In un certo senso, è vero. Un’azienda che fattura molto si posiziona certamente meglio rispetto a un’attività commerciale che arranca. Ma, a prescindere dal numero segnato nel conto economico come utile, è solo il denaro effettivamente presente nella cassa aziendale che ti permette di sostenere economicamente la tua azienda. Il profitto è di sicuro un indicatore importante, ma può spingerti verso strade rischiose, soprattutto se fai impresa da poco e sei ancora alle prime armi. Al contrario, liquidità e flusso di cassa sono una guida infallibile verso il successo d’impresa.
È per questo motivo che la gestione della liquidità riveste un ruolo così tanto importante. Le attività di tesoreria, che si occupano proprio di gestire la liquidità aziendale, sono indispensabili all’interno di un’impresa che funziona.
Le attività di tesoreria fondamentali nella gestione della liquidità
Tutto parte da qui, come abbiamo già sottolineato. La tesoreria può essere considerata come il cuore pulsante dell’impresa, perché è a partire da essa che è possibile portare avanti tutte le operazioni del ciclo produttivo.
La gestione della liquidità necessita perciò di attività di tesoreria supervisionate e realizzate con l’obiettivo di garantire l’equilibrio tra entrate e uscite, rendendo in questo modo l’azienda solvibile in qualsiasi condizione.
Prima di addentrarci nel dettaglio di questo argomento, però, è bene puntare il focus sulla tesoreria aziendale in senso stretto.
Cos’è la tesoreria aziendale?
La tesoreria aziendale è un ramo specifico dell’amministrazione aziendale. Il suo obiettivo è quello di raggiungere l’equilibrio economico, patrimoniale e finanziario dell’azienda. Pertanto la tesoreria aziendale si occupa di organizzare, pianificare e gestire la liquidità di cui dispone l’impresa. L’amministrazione della tesoreria è affidata ai CFO (Chief Financial Officer), ovvero ai direttori finanziari che monitorano e gestiscono i flussi monetari di un’attività imprenditoriale.
Quali sono le attività di tesoreria?
Trattandosi di un ramo amministrativo che guarda a tre aspetti della gestione d’impresa – economico, patrimoniale e finanziario come abbiamo già detto – è facile intuire come le attività di tesoreria siano in realtà diverse fra loro, e anche numerose.
È per questo che gli addetti alla tesoreria si occupano sì di cash management ma su più fronti: il loro ruolo riguarda anche la gestione del rischio, i rapporti con le banche, le attività di recupero crediti, ecc.
In breve, rientrano quindi tra le attività di tesoreria:
- il monitoraggio del flusso di cassa
- il controllo dei crediti commerciali
- l’esecuzione dei pagamenti ai fornitori
- la pianificazione degli investimenti
- la realizzazione di un piano di tesoreria
Come possiamo vedere, nelle attività di tesoreria si intrecciano operazioni di controllo e operazioni di pianificazione. Controllo e pianificazione sono due passaggi cruciali – e inscindibili – della gestione della liquidità, considerato che lo scopo ultimo è sempre aggirare il rischio di crisi di liquidità, e quindi un possibile problema di tesoreria.
Come si misura la liquidità aziendale?
Un’ottima guida per la gestione dei flussi monetari è fornita dagli indici di liquidità.
Gli indici di liquidità, nello specifico, servono a verificare quanto un’azienda sia solvibile, e vengono usati nell’ambito dell’analisi di bilancio aziendale. Possono essere particolarmente utili nella gestione della liquidità, perché ti permettono di comprendere se la liquidità che hai a disposizione è sufficiente per affrontare le spese e i debiti.
Ci sono due indici di liquidità sono due, e corrispondono a due diversi approcci di pensare alla gestione della tesoreria:
- l’acid test (o indice di liquidità primaria) che tiene conto della differenza tra liquidità immediata e liquidità differita;
- il current ratio (o indice di liquidità secondaria) che guarda alla disponibilità globale della liquidità in azienda.
Va sottolineato che lo scopo di questi indici non è quello di per conoscere i livelli di liquidità – quindi un importo, una cifra – ma valutare il grado di solvibilità dell’azienda. Si tratta perciò di valori espressi in percentuale, che però offrono un validissimo aiuto ai responsabili della tesoreria aziendale.
Come gestire il cash flow in caso di crisi di liquidità
Una crisi di liquidità può rivelarsi fatale per un’azienda, specie se la gestione della tesoreria non è seguita con attenzione.
Capita di frequente, persino nelle grandi aziende di successo, che l’attenzione si sposti sulla tesoreria quando si è già arrivati in una situazione di crisi. Idealmente, le attività della tesoreria dovrebbe essere parte integrante della gestione d’impresa: il controllo e la pianificazione della liquidità sono lavori da portare avanti già a partire dalle prime fasi del ciclo di vita dell’azienda.
Ciò detto, quando un’impresa è in difficoltà perché la liquidità scarseggia, la gestione della tesoreria assume un’importanza maggiore. È vero, per risanare la tua azienda potresti pensare a nuove strategie di marketing per intercettare nuovi clienti e aumentare così le vendite, oppure introdurre sconti e incentivi per i tuoi clienti attuali.
Eppure, esistono metodi che permettono di recuperare il denaro che manca riguardano le attività di tesoreria vere e proprie, e che consistono in una gestione della liquidità più stringente.
Come creare liquidità aziendale?
Un primo step è certamente quello di rivedere i costi in eccesso, o per lo meno tagliare le spese superflue. Va detto che non sempre è possibile, a meno di non intaccare le attività di produzione. Certo però è un buon inizio per trovare una piccola riserva di liquidità a partire dalle risorse già a disposizione.
Un’altra possibilità prevede di concentrarsi sul recupero crediti, magari affidandolo a società esterne, come per esempio le società di factoring che offrono per altro la possibilità di ottenere in anticipo il credito.
Un sistema efficace è poi quello di modificare i termini di pagamento delle tue fatture e, laddove possibile, delle fatture dei fornitori. Considera infatti che quando concedi dilazioni di pagamento più lunghe rispetto a quelle che concedono _a te_i tuoi fornitori, crei di fatto uno squilibrio di cassa considerevole. In situazioni di questo tipo è facile trovarsi a corto di liquidità, e quindi costretti a cercare nuovi prestiti bancari, col rischio di aumentare ulteriormente i livelli di indebitamento.
Riassumendo, per risolvere i problemi di liquidità a livello di tesoreria, è utile focalizzarsi su:
- spese superflue
- recupero crediti
- tempi di incasso troppo lunghi
- pagamenti troppo serrati
Questi piccoli accorgimenti, da soli, riescono a ridurre di molto gli effetti di una crisi di liquidità. Crisi che, in ogni caso, si può aggirare facilmente con un buon bilancio di previsione o utilizzando strumenti di monitoraggio e pianificazione adeguati.
Quale documento economico mostra se la società è solvibile?
Strettamente connesso al concetto di liquidità, è quello di solvibilità. Quando si parla di impresa stabile – o impresa solida o, ancor meglio, solvibile – l’elemento più importante da tenere in considerazione è proprio la liquidità aziendale. Infatti, fino a quando un’impresa possiede denaro in misura sufficiente, può considerarsi al riparo da crisi e fallimenti. La solvibilità aziendale è dunque la capacità di onorare gli impegni presi con i creditori, versando i tassi di interessi e garantendo il rimborso totale dei capitali prestati. Ciò significa che quanto più un’azienda riesce a mantenere l’impegno di pagamento nei termini stabiliti, tanto più sarà considerata solvibile.
È solo nel momento in cui i flussi di cassa scarseggiano che diventa necessario prendere provvedimenti. Perché scarsa liquidità vuol dire difficoltà a pagare le forniture, il personale, i debiti. Una situazione di stress che nel giro di poco tempo potrebbe portare un’impresa che funziona allo stop totale del ciclo produttivo. E che in ultima analisi potrebbe causare un fallimento.
Ma come verificare il grado di solvibilità di un'azienda? Per farlo occorre effettuare un'analisi del bilancio aziendale, il documento che contiene i dati relativi allo stato patrimoniale dell'impresa e al conto economico più una nota integrativa che fornisce una più veritiera e corretta rappresentazione della situazione economica.
Agicap, un software innovativo per gestire la liquidità aziendale
Una corretta gestione della liquidità aziendale ha bisogno di strumenti idonei e, soprattutto, accuratissimi. Uno degli errori più grandi che le aziende commettono – specie quelle più contenute – è di scegliere una gestione manuale, oppure di limitarsi a uno strumento come Excel che rimane comunque manuale in larga parte.
Quello che succede di frequente, però, è che nel tracciamento dei movimenti di cassa finiscono per perdersi le spese più piccole, le scadenze ritenute poco importanti, ecc. Senza dimenticare che, a volte, per mancanza di tempo, l’aggiornamento dei dati si fa scostante.
È chiaro, parliamo di piccoli dettagli. Eppure sono proprio questi a rivelarsi decisivi per un’azienda già in crisi di liquidità, o sul punto di arrivarci. Come abbiamo già scritto più sopra, controllo e pianificazione della liquidità sono di fondamentale importanza per garantire il successo di un’impresa. Ed è per questo che non è consigliabile gestirli in maniera approssimativa.
Una gestione della liquidità senza intoppi non può quindi fare a meno di un software specifico. Un software come Agicap, innovativo e semplice, che offre un supporto insostituibile ai responsabili finanziari di piccole, medie e grandi imprese.
Con Agicap, infatti, ogni processo è automatizzato:
- i dati necessari sono frutto dell’integrazione con altri strumenti (fatturazione elettronica, web banking);
- l’aggiornamento dei movimenti di cassa è in tempo reale;
- la pianificazione della liquidità è compito di algoritmi previsionali appositi.
Se hai piena consapevolezza dell’importanza di una liquidità ben gestita, di Agicap non puoi più fare a meno.
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