Cosa vuol dire rischio di mercato, e come proteggersi

Il rischio di mercato, per chi fa impresa, è fisiologico e inevitabile. Nessuna azienda può infatti sfuggirgli, e anzi: l’abilità degli imprenditori – e in generale di chi gestisce l’impresa – sta proprio nella capacità di saperlo affrontare. In questo articolo andremo nel dettaglio del rischio di mercato, cercando di definirlo nelle sue tipologie. Infine, proveremo ad analizzare quali sono le basi delle attività di risk management o gestione del rischio, per aiutarti a proteggere in futuro la tua azienda.
Che cos’è il rischio di mercato?
Il rischio di mercato è, per definizione, la probabilità di perdita finanziaria (e non solo) a cui ogni realtà imprenditoriale va incontro nel corso della propria vita. Lanciarsi, entrare nel mercato, guadagnarsene una fetta: sono queste attività già di per sé esposte al rischio di perdita, al punto tale che lo stesso rendimento finanziario di un’impresa, o investimento, è direttamente proporzionale al rischio che si corre.
Dobbiamo qui sottolineare che il rischio di mercato può avere diverse interpretazioni. Per esempio, può essere inteso come una tipologia di rischio finanziario, se visto come una variazione dei prezzi – imprevista o imprevedibile – legata all’andamento dei mercati.
In altri casi, il rischio di mercato viene considerato come termine-ombrello che ne include molti altri. In altre parole, se il rischio di mercato rappresenta il pericolo generico che l’impresa fallisca, gli altri diversi tipi di rischio di mercato riguardano invece le modalità con cui il rischio può attuarsi.
Che cosa vuol dire? Approfondiamo insieme questo aspetto.
I diversi tipi di rischio di mercato
Se vogliamo guardare al rischio di mercato come una naturale conseguenza nella gestione dell’impresa, possiamo ricondurre a questo concetto anche:
- il rischio di liquidità, ovvero il rischio di non disporre di risorse a sufficienza, per esempio perché non è possibile liquidare un asset a un prezzo accettabile e in poco tempo
- il rischio di cambio, il pericolo che una variazione del potere di acquisto di una valuta estera comprometta il valore di un credito commerciale con l’estero
- il rischio di default, che si verifica quando l’azienda in primis non è in grado di coprire i suoi debiti per mancanza di liquidità
- il rischio di mercato, inteso qui (come già menzionato) come variazione dei prezzi legato a cambiamenti di domanda e offerta oppure all’inflazione
- il rischio di controparte, ossia il rischio che una controparte (come può esserlo un cliente, in questo caso) risulti inadempiente e non paghi il credito commerciale come da accordi.
Quest’ultimo rischio di mercato viene anche definito rischio di credito, e può avere conseguenze gravi ma soprattutto difficili da contenere, specialmente per un’azienda che conta su una disponibilità finanziaria appena sufficiente.
Un mancato pagamento di un credito commerciale, infatti, può tradursi in un rischio di default preoccupante, in grado di trascinare l’impresa verso una crisi di liquidità di difficile risoluzione. È per questo che è sempre fondamentale imparare a tutelarsi – dal rischio di credito prima di tutto, attraverso un controllo attento del portafoglio clienti, e dal rischio di mercato più in generale.
Come si misura il rischio di mercato di un’azienda?
Per proteggersi dal rischio di mercato, bisogna prima saperlo misurare. Calcolare, insomma, quanto il rischio possa incidere sul successo di un’attività imprenditoriale e sulle sue risorse finanziarie.
Il rischio di mercato non si misura però con un’unica formula. Al contrario, è necessario ricorrere a diversi metodi e strumenti, che insieme sono in grado di mostrare un’immagine nitida e realmente utile per far fronte al rischio.
In tal senso, l’approccio ideale per misurare il rischio non è guardare al generico rischio di mercato; piuttosto sarà preferibile concentrarsi su una tipologia specifica del rischio, e da lì partire per quantificare l’impatto sull’azienda.
Un esempio?
Se ti soffermi sul rischio di default, potrai per esempio provare a misurare il rischio con l’aiuto di modelli statistici costruiti a partire dall’indice di indebitamento o dalla leva finanziaria. Se invece ti concentri sul rischio di credito, puoi calcolarne facilmente la probabilità guardando al merito creditizio dei tuoi clienti, ovvero a quell’indicatore che mostra l’eventuale rischio di insolvenza del creditore.
Altro aspetto interessante – e utile – sulla misura del rischio, è il calcolo che riguarda la capacità della tua azienda di gestirlo. In altre parole, quando si parla di rischio di mercato, puoi calcolarne l’impatto da due prospettive opposte:
- analizzando il rischio in sé, come succede quando osservi l’affidabilità creditizia dei tuoi clienti
- misurando la propensione al rischio della tua azienda, che ti dirà fino a che punto puoi tollerarlo e gestirlo a partire dalle risorse di cui già disponi
Entrambi i metodi offrono un supporto più che valido, e ti aiutano a costruire la strategia migliore per proteggere la tua azienda.
Quali strategie proteggono dal rischio di mercato?
Le aziende che vogliono agire attivamente per proteggersi dal rischio di mercato hanno in effetti a disposizione una lista lunghissima di strategie e tecniche, capaci anche di adattarsi alle esigenze precise dell’impresa in questione.
La gestione del rischio (o risk management) può contare però, in particolare, su tre diversi processi che definiamo profiling, budgeting e transfer – per altro utili per ogni rischio di mercato possibile, da quello finanziario a quello operativo.
Di cosa si tratta nello specifico?
Con risk profiling, intendiamo l’analisi e valutazione dei rischi a cui è esposta un'azienda. Con risk budgeting, invece, ci riferiamo alla costituzione di un budget per gestire i rischi, come succede per esempio con gli accantonamenti per il fondo rischi e oneri o quando si sottoscrive una polizza assicurativa. Il risk transfer, infine, prevede di trasferire il rischio attraverso il ricorso a strumenti finanziari derivati come l’hedging.
Un software che ti aiuta a ridurre il rischio di mercato
L’uso di software può aiutare la tua azienda a proteggersi dal rischio di mercato? Sì, e in modo inaspettato. Se è vero che il rischio di mercato rientra nel terreno di ciò che è incerto e solo probabile, è vero anche che il monitoraggio e l’analisi dei fattori di rischio – e del rischio stesso – aiutano ad attutire il loro impatto.
Per fare un esempio, il reporting finanziario – inteso come l’elaborazione di report sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale di un’azienda – può rivelarsi utile per riuscire a prevedere un fattore di rischio possibile nel futuro dell’azienda. Allo stesso tempo, la creazione di scenari di previsione – in particolare in ambito finanziario, come accade nella costruzione di un cash flow previsionale – ti consente di prepararti per tempo a una variazione negativa del cash flow aziendale.
In breve, uno strumento che ti consente di raccogliere informazioni, organizzare i dati e fare un’analisi degli scenari è capace di offrirti un supporto impareggiabile nella gestione del rischio di mercato e di impresa. Per questo, se sei alla ricerca del perfetto alleato digitale, il software di Agicap è la soluzione che fa per te.
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