Hedging, che cos'è e come le aziende possono proteggersi dai rischi

Tempo di lettura: 5 min.

Per gestire un’impresa, non è certo un mistero, è richiesta una buona dose di sangue freddo. I rischi che possono sorgere nell’esercizio delle proprie funzioni sono numerosi e alcuni di questi possono trasformarsi in perdite (anche consistenti). Per questa ragione, molti imprenditori fanno ricorso all’hedging, un’operazione di copertura finanziaria, talvolta ostica da comprendere ma che per le aziende, soprattutto quelle che operano in alcuni settori, può ridurre i pericoli. In questo articolo approfondiremo il significato di hedging, anche attraverso il ricorso a un esempio.

Hedging, che cos'è

Fare hedging (in italiano copertura), consiste nell'effettuare una o più operazioni di copertura con l’intento di compensare eventuali perdite legate a un altro investimento. Diffusa soprattutto tra chi investe nei mercati finanziari, l’hedging non è solo prerogativa dei trader. Anche le aziende possono nella gestione delle proprie attività decidere di adottarlo per proteggersi da eventuali perdite.

Pensiamo per esempio a quelle aziende che, nel processo produttivo, hanno bisogno di acquistare metalli le cui quotazioni sono soggette a elevata volatilità. Attraverso le operazioni di copertura, un’impresa “sterilizza” di fatto il saliscendi dei prezzi, proteggendosi da un'eventuale impennata delle quotazioni.

Il modo migliore per comprendere la copertura è pensarla come una forma di assicurazione. Quando le persone decidono di proteggersi, si stanno assicurando contro l'impatto di un evento negativo sulle loro finanze. Ciò ovviamente non vuol dire che gli eventi negativi non si verifichino. Tuttavia, qualora questo dovesse avvenire si ridurrebbe l'impatto negativo dell'evento.

Hedging, a che cosa serve

Quando si parla di hedging, vale la pena sottolineare un concetto: nella maggior parte dei casi, la copertura è una tecnica che ha l’unico scopo di ridurre una potenziale perdita e non massimizzare un potenziale guadagno. Se l'investimento da cui ti stai proteggendo è redditizio, facendo ricorso all’hedging non fai altro che ridurre il tuo potenziale profitto. Tuttavia, se l'investimento perde denaro e la tua copertura ha avuto successo, avrai ridotto la tua perdita.

In genere, l’hedging è una strategia di gestione del rischio utilizzata da trader e investitori a breve e medio termine per proteggersi da movimenti di mercato sfavorevoli. Gli investitori a lungo termine non utilizzano questa strategia, perché tendono a ignorare del tutto le fluttuazioni di prezzo a breve termine.

Hedging: come funziona

Per capire come funziona concretamente un’operazione di hedging, occorre partire da un presupposto: far ricorso alla copertura vuol dire che l’imprenditore deve muoversi su un doppio binario, quello del mercato fisico e quello finanziario. In termini pratici, per coprirsi da un rischio l’imprenditore fa normalmente ricorso ai futures, ovvero contratti mediante i quali una parte si impegna ad acquistare (o vendere) una certa quantità di materiale a un determinato prezzo a una data prefissata.

Per esempio, un’azienda che compra il primo gennaio un contratto future a 3 mesi sul rame significa che si impegna ad acquistare rame al prezzo che si formerà il primo aprile.

Ne deriva che se, come titolare di un’impresa, compro materie prime sul mercato fisico, venderò sul mercato finanziario e viceversa.

Tali operazioni non sono gratuite ma comportano un costo. Come abbiamo accennato in precedenza, l’azienda che decide di diminuire il proprio rischio dovrà accettare la riduzione dei potenziali profitti. L'hedging ha, infatti, l’obiettivo solamente di diminuire le potenziali perdite.

Facciamo un esempio per capire meglio. La società Rossi srl chiude l'1 gennaio di un certo anno un contratto con un cliente per un lavoro da consegnare l’1 giugno. Per la produzione del materiale occorre un mese. La società decide dunque di acquistare la materia prima il 1 aprile. Tecnicamente, per coprirsi da un rischio dovrà effettuare operazioni di compensazione in titoli con correlazioni negative. Quindi, sottoscriverà contratti futures per l'acquisto della stessa materia (o simile) con scadenza alla stessa data.

Situazione 1: se il prezzo della materia prima nel lasso di tempo che va dal 1 gennaio all’1 aprile è salito, il guadagno che avrò registrato sul contratto future compenserà l’aumento di prezzo richiesto dal fornitore;

Situazione 2: se il prezzo della materia prima scende, la perdita che ho riscontrato sul contratto future verrà compensata dal minor costo del materiale che mi chiederà il fornitore.

In entrambi i casi avrà raggiunto l’obiettivo di aver bloccato la volatilità del prezzo della materia prima.

Svantaggi dell’hedging

Ogni strategia di copertura ha un costo a esso associato. Quindi, prima di decidere di utilizzare la copertura, dovresti chiederti se i potenziali benefici giustificano la spesa. O se, per esempio, sia meglio optare per una polizza assicurativa: in quest’ultimo caso saresti completamente risarcito per la tua perdita (al netto della franchigia). Proteggere un’attività non è una scienza perfetta. Le cose possono facilmente andare storte.

Per concludere

Le operazioni di hedging sono operazioni di copertura, che per alcuni versi svolgono la stessa funzione di un'assicurazione. Facendone ricorso, l'azienda non fa altro che tutelarsi da eventuali perdite. Ma l'hedging è solo uno degli strumenti che le imprese hanno a disposizione per tutelarsi da eventuali perdite. Tenere per esempio sempre sotto controllo l'andamento della tesoreria, effettuare previsioni sulla liquidità sono carte vincenti per ridurre al massimo i rischi di finire in crisi.

Una corretta gestione della tesoreria, inoltre, permette non solo di mantenere l’azienda in salute, ma anche di assicurarne la crescita e l’ulteriore sviluppo. Infatti, attraverso il costante monitoraggio dei flussi finanziari è possibile prendere decisioni più consapevoli sull’opportunità di effettuare nuovi investimenti, senza mettere a repentaglio la sopravvivenza del business.

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