Cosa sono i debiti finanziari?

L’indebitamento è, per quasi tutte le aziende, una condizione inevitabile. Vale a dire: non si può prescindere dal capitale di terzi per sostenere un’impresa sul piano finanziario; al massimo, si può lavorare perché i debiti si riducano, e inizino a pesare meno sul bilancio aziendale. Per riuscire in questo compito, però, è bene tenere a mente che non tutti i debiti sono uguali né, tantomeno, hanno lo stesso impatto sulle casse aziendali. Esistono infatti debiti che sono il risultato di accordi tra impresa e fornitori, e ci sono poi debiti che prevedono il coinvolgimento di banche e investitori. Di questi ultimi, definiti debiti finanziari, parleremo in questo articolo.
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Quali sono i debiti finanziari?
I debiti finanziari (o debiti di finanziamento) sono i debiti che la tua impresa contrae dopo aver ricevuto in prestito liquidità da banche, investitori o, più in generale, da terze parti.
Una caratteristica li distingue in maniera netta dai debiti commerciali: mentre questi ultimi riguardano esclusivamente il pagamento dei fornitori, e perciò prevedono un esborso pari al valore del servizio o della merce acquistata, nel caso dei debiti finanziari il rimborso del credito prevede l’aggiunta di una maggiorazione.
In altre parole, i debiti commerciali sono il risultato di un pagamento che è stato dilazionato nel tempo, e si estinguono definitivamente con il pagamento della fattura. I debiti finanziari invece hanno piani di rimborso più elaborati che includono, tra le altre cose, anche l’applicazione dei tassi di interesse.
Pertanto, pur essendo a volte necessari per dare respiro alla cassa aziendale, comunque si presentano come un fattore di rischio, dato che la restituzione implica il versamento di una cifra più grande rispetto a quella ricevuta.
È possibile suddividere i debiti finanziari, che potremmo a questo punto anche definire finanziamenti, in:
- debiti finanziari a breve termine
- debiti finanziari a medio-lungo termine
Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa suddivisione.
Debiti finanziari a breve termine
I debiti finanziari a breve termine, detti anche finanziamenti a breve termine o a rapido ciclo di esborso, sono i debiti che prevedono un rimborso totale entro un massimo di 18 mesi dal momento dell’erogazione.
In generale, sono debiti finanziari che vanno estinti più o meno nel corso dell’esercizio, e per questo nell’analisi di bilancio vengono inclusi tra le voci del passivo corrente.
Lo scopo dei debiti finanziari a breve termine è quello di rispondere nell’immediato a un bisogno di liquidità imprevisto.
Debiti finanziari a medio-lungo termine
Appartengono ai debiti finanziari di questa categoria i finanziamenti a medio-lungo termine o a medio-lungo ciclo di esborso. Il piano di restituzione, in questo caso, va ben oltre i dodici mesi di esercizio, e si estende fino ai 15 anni successivi alla sottoscrizione del finanziamento. Nel bilancio possono essere indicati come passivo consolidato.
In genere si definiscono debiti a medio termine quando vengono restituiti entro 5 anni; se superano i 5 anni, invece, sono debiti a lungo termine.
Le imprese scelgono di sottoscrivere debiti a medio-lungo termine per ragioni ben precise che vanno, per altro, quasi sempre dimostrate alla banca. Si tratta infatti, nella maggioranza dei casi, di prestiti finalizzati o crediti di scopo che hanno comunque un enorme impatto sul bilancio e sulle casse aziendale.
Qualche esempio di debito finanziario
L’esempio migliore per presentare i debiti finanziari è quello della linea di credito, ovvero il fido bancario, anche per via della sua natura quasi duplice.
Perché duplice? Perché con il fido bancario la banca mette a disposizione della liquidità da utilizzare entro 18 mesi. Eppure, alla scadenza di quel periodo, una volta restituito il debito finanziario, la linea di credito può essere rinnovata per altri 18 mesi.
Nel caso specifico, si parla di credito rotativo. Pertanto, pur essendo un debito finanziario a breve termine, la tua azienda può usufruirne per un arco di tempo molto lungo.
Altri esempi di debiti finanziari sono le operazioni di smobilizzo, quindi prestiti bancario concessi a fronte di un credito con un cliente che non è stato ancora incassato. Così facendo, ricevi direttamente dalla banca la liquidità che il tuo cliente non ti ha ancora versato perché il suo pagamento tarda ad arrivare. In seguito, potrai riscuotere in prima persona il credito e restituirlo alla banca, oppure cederlo e lasciare che sia la banca ad occuparsi della riscossione.
Ci sono poi debiti finanziari che pesano maggiormente sulle casse aziendali, e sono certamente i debiti pluriennali. Uno di questi, anch’esso perfetto esempio di debito finanziario, è il mutuo che in ambito aziendale può avere diverse destinazioni: può essere mutuo per beni immobili, mutuo per beni strumentali, per ricapitalizzazione aziendale, ecc.
I debiti finanziari nel calcolo della posizione finanziaria netta (PFN)
I debiti finanziari rivestono un ruolo primario nel calcolo degli indici di performance e solvibilità aziendale. In particolare, il riferimento è all’indice PFN, ovvero l’indice che mostra la posizione finanziaria netta dell’azienda.
L’indice PFN aiuta a comprendere il grado di indebitamento di un’azienda e la sua capacità di rendersi solvibile. Si tratta perciò di un indicatore utile a stabilire quanto la tua azienda sia solida.
Per individuare la posizione finanziaria netta si utilizza una formula matematica che calcola la differenza tra i crediti finanziari, che porteranno un gettito di liquidità in entrata nelle casse aziendali, e i debiti finanziari, a breve, medio o lungo termine.
Puoi trovare la formula per calcolare la posizione finanziaria netta in questo articolo.
Se l’esito del calcolo offre un risultato dal segno positivo, ciò vuol dire che l’azienda dispone di liquidità a sufficienza per far fronte all’indebitamento. Al contrario, un risultato dal segno negativo indica una situazione finanziaria preoccupante.
In buona sostanza, dunque, è proprio la capacità di gestire i debiti finanziari che decreta lo stato di salute di un’azienda. Le imprese che falliscono sono quelle che non sono in grado di far fronte ai debiti finanziari.
E spesso sono proprio i tassi di interesse applicati al rimborso che rendono le cose ancora più difficili per gli imprenditori o amministratori finanziari.
La restituzione di un debito può trasformarsi in una crisi di liquidità allarmante da cui sarà difficile poi risollevarsi, perché un’azienda troppo indebitata vede chiudersi le vie di accesso a nuovi crediti.
Un circolo vizioso che è complicato da spezzare.
Riduci i debiti finanziari con la pianificazione dei flussi di cassa
Come abbiamo già scritto nelle prime righe di questo articolo, un certo grado di indebitamento è inevitabile per le aziende. Anzi, i debiti finanziari – fino a un certo punto – allargano lo spazio di manovra degli imprenditori che hanno voglia di espandersi e crescere.
La situazione si fa preoccupante nel momento in cui i debiti finanziari eccedono tanto da rendere l’indebitamento ingestibile.
Gli amministratori finanziari più scaltri hanno imparato molto bene a gestire circostanze di questo tipo, e ci riescono grazie a un'accurata pianificazione dei flussi di cassa.
In altre parole, la liquidità aziendale – inclusa ogni entrata e ogni uscita – viene tenuta sotto controllo, monitorata e pianificata al fine di evitare una situazione di crisi di liquidità troppo difficile da risolvere.
Il monitoraggio e la pianificazione del flusso di cassa hanno bisogno però di strumenti su misura. E il software di Agicap è uno di questi.
Con Agicap, infatti, puoi tenere traccia di tutti i movimenti del cash flow aziendale, risparmiandoti l’inserimento manuale dei dati o l’applicazione di formule, tipiche di strumenti come Excel.
Agicap, invece, fa tutto da sé, sfruttando la sincronizzazione con i conti bancari, gli altri tool aziendali e l’automatizzazione di diversi processi. Tra questi anche lo sviluppo di un bilancio previsionale, che permette di pianificare gli investimenti futuri – e quindi anche la sottoscrizione di nuovi debiti finanziari – evitando ogni rischio.
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