Tutto quello che c’è da sapere sui finanziamenti a medio-lungo termine

Tempo di lettura: 7 min.

Sono una fonte di finanziamento esterna che offre il massimo supporto alle imprese e agli imprenditori che ne hanno bisogno. A differenza delle altre forme di capitale esterno, infatti, i finanziamenti a medio-lungo termine – oltre a dare accesso a importi consistenti – permettono una restituzione diluita per diversi anni. I finanziamenti a medio-lungo termine, però, rappresentano un’arma a doppio taglio, specie per le imprese che sono già in difficoltà. In questo articolo vogliamo allora delineare le caratteristiche principali di questa forma di prestito, con un accenno alle sue tipologie e ai rischi che – talvolta – può comportare. Continua a leggere per saperne di più.

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Quali sono i finanziamenti a medio-lungo termine?

I finanziamenti a medio-lungo termine sono i prestiti per le imprese con una scadenza che varia da un minimo di 18 mesi a un massimo di 15 anni. Per loro natura sono linfa vitale per le imprese, perché offrono un supporto finanziario di lunga durata che, a volte, copre l’intero ciclo di vita di un’azienda.

La linea di confine tra i finanziamenti a medio termine e i finanziamenti a lungo termine riguarda appunto la durata della scadenza. Sotto la prima etichetta infatti vanno i prestiti da rimborsare entro cinque anni, mentre sotto la seconda vanno inclusi i prestiti con un piano di ammortamento di oltre cinque anni.

Rimane il fatto che parliamo di finanziamenti impegnativi – sia per gli imprenditori che ne fanno richiesta, sia per gli istituti di credito che infine li erogano. Proprio per questo impongono un iter burocratico certamente più lungo e insidioso, esigono garanzie di una certa entità e – soprattutto – comportano un rischio finanziario notevole.

Di questo parleremo più sotto.

Per il momento, vogliamo indagare ancora sulle principali caratteristiche dei finanziamenti a medio-lungo termine.

Oltre al fattore tempo, che contraddistingue in maniera netta questa forma di finanziamento – definita anche per questo come prestito a lungo ciclo di esborso –, un’altra peculiarità è rappresentata dalle finalità del prestito che, nel caso di una scadenza a medio-lungo termine, finisce per diventare rilevante ai fini dell’erogazione.

Spieghiamolo meglio in altre parole.

I finanziamenti a medio-lungo termine rientrano nella categoria dei crediti di scopo, ovvero prestiti finalizzati la cui destinazione ultima va espressa in fase di contratto e non può essere modificata nel corso del tempo.

Perciò, se chiedi oggi un prestito per acquistare un bene immobile, la banca può concederti un mutuo edilizio da estinguere nell’arco di dieci anni. Questa risorsa finanziaria esterna dovrà essere però utilizzata solo per le spese di acquisto (o, eventualmente, costruzione o ampliamento) del bene immobile in questione e non per altre attività economiche aziendali.

A tal proposito, è importante quindi saper distinguere tra le diverse tipologie di finanziamento a lungo ciclo d’esborso. Vediamole qui sotto.

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Le tipologie di finanziamento a medio-lungo termine

Precisiamo qui che tratteremo indifferentemente di prestiti a medio termine e di prestiti a lungo termine riferendoci alla loro finalità, e non alla loro durata.

Dopotutto, per queste tipologie di finanziamento è la destinazione d’uso ad avere un’importanza maggiore. La durata sarà poi il risultato di un accordo preciso tra imprenditori e istituti di credito.

Le principali tipologie di finanziamento a medio-lungo termine sono quindi:

Cosa sono i mutui di scopo?

Come già accennato prima, i mutui di scopo sono prestiti erogati al fine di acquistare un bene – mobile, immobile, immateriale – che ha un costo ingente e che richiede perciò una grossa somma da spendere in un solo momento. Pertanto il mutuo ha come caratteristica l’erogazione del denaro in un’unica tranche.

Prendiamo come esempio un bene immobile che fungerà da sede per la tua azienda. Alla banca potrai chiedere in prestito la somma che ti serve per intero; in seguito potrai accordarti con la banca per un rimborso a rate costanti o a capitale costante. Ma avrai comunque a disposizione – e sin da subito – l’intero importo.

I mutui di scopo possono avere finalità ben diverse tra loro. Abbiamo già considerato il mutuo edilizio, ma esiste anche:

  • il mutuo SAL (Stato di Avanzamento Lavori) per lavori di ristrutturazione o ampliamento;
  • il mutuo per beni strumentali che sono utili all’acquisto di macchinari e impianti;
  • il mutuo per ricapitalizzazione da destinare all’aumento del capitale proprio di un’azienda.

Un’ulteriore distinzione riguarda poi la garanzia posta sul mutuo che divide questa forma di finanziamento a medio lungo termine in mutui chirografari e mutui ipotecari. I primi hanno come un’unica garanzia la firma (e il nome) del richiedente; i secondi impongono un’ipoteca su un bene immobile.

Cosa sono le linee di credito?

Le linee di credito sono prestiti di denaro che gli istituti di credito erogano direttamente sul conto corrente aziendale. Due sono le peculiarità di spicco:

  • il credito concesso dalla banca può non essere utilizzato per intero;
  • la somma da rimborsare è calcolata su quanto è stato effettivamente speso.

Questa tipologia di finanziamento, per altro, non sempre prevede un lungo ciclo di esborso. Molte linee di credito hanno una durata inferiore ai 18 mesi – pur essendo rotative, e quindi rinnovabili –, pertanto rientrano talvolta tra i cosiddetti finanziamenti a breve termine.

Cosa sono i contratti di leasing?

I contratti di leasing sono forme di finanziamento particolari perché non mettono a disposizione una risorsa finanziaria. Piuttosto, concedono alle imprese la possibilità di utilizzare un bene entro un certo periodo previsto dal contratto.

Esistono due forme di leasing per le imprese: il leasing finanziario e il leasing operativo.

Nel caso di leasing finanziario, l’azienda paga un canone mensile per usufruire di un bene che – alla scadenza del leasing – entrerà a far parte del patrimonio aziendale. In altre parole, parliamo di una forma di acquisto rateale che utilizza come tramite una società di leasing.

Con il leasing operativo, invece, il bene non viene acquistato, ma solo concesso in prestito. In tal senso, potremmo parlare allora di noleggio di un bene aziendale che ha come vantaggio la possibilità di sostituzione dello stesso e un costo da affrontare che sarà certamente minore.

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I rischi da non sottovalutare dei crediti a medio-lungo termine

Pur rappresentando una soluzione particolarmente comoda per le aziende, soprattutto nella loro fase iniziale, i finanziamenti a medio-lungo termine sono comunque un’arma a doppio taglio.

È vero, permettono di ottenere somme di denaro importanti, ma la durata del piano di ammortamento nasconde molte insidie.

Come già accennavamo, la scadenza di questa forma di finanziamento può arrivare fino ai 15 anni. In altre parole, chi gestisce le risorse finanziarie di un’impresa deve organizzare il rimborso distribuendolo su un arco temporale molto esteso, che può includere addirittura tre lustri.

Riuscire in un’impresa simile non è facile.

Gestire un piano di ammortamento così lungo vuol dire infatti porre la massima attenzione sul cash flow e sull’andamento degli affari dell’impresa.

Al di là dei fattori esterni che sicuramente hanno un peso importante sul bilancio aziendale, quello che più incide sugli equilibri finanziari è una corretta amministrazione della liquidità in azienda.

È facile immaginare che in azienda ci siano periodi di grosse entrate economiche seguiti da momenti di perdita economica. Il flusso di cassa non è quasi mai costante; i finanziamenti a medio-lungo termine invece sì.

A fronte di entrate che variano, l’impresa deve affrontare uscite – ovvero le rate del rimborso – che invece rimangono sempre le stesse. E una situazione di questo tipo si traduce con incredibile facilità in un rischio finanziario da cui è difficile riprendersi.

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