Calcolo del ROI aziendale, qual è la formula?

Tempo di lettura: 11 min.

Il calcolo del ROI è un passaggio obbligato. Se fai impresa, sai che arriva – prima o poi – il momento di rischiare. Ma, quando decidi di investire una fetta dei profitti (o magari di) accedere a capitali esterni, devi prima assicurarti che l'investimento sia davvero remunerativo. L’utile va proporzionato al rischio. Come si fa, in questi casi, a vederci più chiaro? Grazie al calcolo del ROI. Proviamo a spiegarlo meglio in questo articolo.

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ROI, o Return on Investment: cosa significa, e da cosa è dato?

L’indice di bilancio ROI, o Return on Investiment (in italiano, appunto, «ritorno sull’investimento) è uno degli indicatori di redditività più conosciuti e popolari, perché capace di valutare – nello specifico – le redditività di un investimento.

Di fatto, è possibile utilizzare il calcolo del ROI per qualsiasi tipo di investimento: dalle spese di marketing e pubblicità all’acquisto di nuovi macchinari. In questo articolo, però, ne parleremo come indicatore che misura il rendimento del capitale investito in azienda nel suo complesso, sia a titolo di debito che di rischio.

In altre parole, il ROI ci informa sulla quantità di denaro che un’impresa può generare dopo un investimento – a prescindere dalle fonti di finanziamento utilizzate. Questo lo rende uno strumento essenziale per imprenditori e analisti finanziari: calcolando il ROI ci si concede uno sguardo approfondito sulle strategie aziendali, nonché sul futuro finanziario dell’azienda.

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Ma da cosa è determinato, esattamente, il ritorno sull’investimento? Per il calcolo del ROI, gli elementi da considerare sono due: il risultato operativo (cioè l’EBIT) e il capitale investito. Il ROI, infatti, rappresenta appunto il rapporto tra il costo complessivo dell’investimento e il guadagno netto che ne deriva.

Come si trova il capitale investito per il calcolo del ROI?

La questione del capitale investito merita un approfondimento. Definire il capitale investito è – anche questo – uno step importante, se vuoi calcolare il ROI della tua azienda. In ambito aziendale, infatti, il capitale investito corrisponde al totale dell’attivo, e quindi alla somma di capitale circolante e immobilizzazioni, così come indicati sullo stato patrimoniale del bilancio.

Se, per esempio, tu volessi calcolare il ROI di un singolo investimento (come l’acquisto di un macchinario o l’avvio di un’attività di marketing), dovresti focalizzarti su una parte del capitale investito – e cioè il costo di quel singolo investimento. Qui però si tratta di calcolare il rendimento di tutta la tua impresa, e cioè il ROI aziendale. Pertanto devi considerare tutti gli impieghi di risorse.

Come si calcola l’indice di bilancio ROI? La formula del ritorno sull’investimento

Per calcolare il Return on Investment di un'azienda, esiste una formula standard – che utilizza, come abbiamo menzionato sopra, elementi già presenti nel bilancio aziendale. La formula è: (risultato operativo / capitale investito) * 100 = ritorno su investimento %

Facciamo un esempio pratico.Ipotizziamo che il capitale investito della tua azienda (immobilizzazioni + capitale circolante) ammonti a 10mila euro, e che l’utile netto – cioè il risultato operativo – arrivi a 4mila euro. Sono cifre di fantasia, che ci servono a capire meglio il ROI.

Applicando la formula per il calcolo del ROI, otteniamo:

(4.000 / 10.000) * 100 = 40%

Il ritorno sull’investimento sarà pari al 40%.Nei prossimi paragrafi, capiremo come interpretare i risultati della formula, così da sfruttare al meglio le informazioni che ci arrivano da questo indice di bilancio.

Qui di seguito, però vogliamo soffermarci su altre tipologie di ROI – e relative formule – che ci permettono di andare più a fondo nell’analisi del rendimento.

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Calcolo del ROI a base annua

Il calcolo del ROI a base annua (anche: annualized return o ROI annualizzato) viene utilizzato per lo più dagli investitori per valutare la performance di un singolo investimento, per esempio su un'attività di marketing o sull'acquisto di una licenza software.

Se fai impresa, però, l’uso di questa formula può aiutarti a stimare l’efficacia di certi investimenti aziendali nel corso di un anno. Un’operazione particolarmente rilevante, se consideri che l'indice ROI non tiene conto del fattore tempo nel calcolo della performance

La formula per calcolare il ROI annualizzato è:

[(guadagno dell’investimento / costo dell’investimento) ^ (1 / n° anni)] -1 * 100 = ROI su base annua %

Lo ripetiamo: il calcolo del ROI annualizzato va applicato a un asset specifico, suscettibile a una variazione di valore in positivo o in negativo.

Calcolo del ROI in relazione al cash flow

Il ROI può essere calcolato anche in base ai flussi di cassa generati da un investimento. Si parlerà in questo caso di Cash Flow Return on Investment, che possiamo considerare una misura finanziaria più realistica.

Oltre al calcolo del ROI basato su utile e capitale investito, è possibile valutare il ROI considerando anche i flussi di cassa generati dall'investimento. Questo approccio è noto come Cash Flow Return on Investment (o CFROI) e rappresenta una misura finanziaria più realistica, concreta.

La formula del CFROI è la seguente: flusso di cassa da attività operative / capitale investito = cash flow return on investment

Tieni presente che il flusso di cassa da attività operative differisce dal cash flow operativo, inteso come free cash flow.

Il calcolo del ROI in base al cash flow, ovviamente, non può fare a meno di un’analisi accurata del flusso di cassa– che include perciò un monitoraggio costante, e una previsione realistica degli scenari di tesoreria futuri.

Ad ogni modo, è importante integrarlo tra gli indicatori di redditività del tuo business. La sua applicazione, infatti, offre a imprenditori e investitori un quadro preciso delle dinamiche finanziarie di un’azienda – in particolare riguardo la gestione delle risorse finanziarie.

Come si interpreta il valore del ROI?

L’interpretazione dei dati è un passaggio cruciale, quando si lavora al calcolo del ROI. Valutare il rendimento di un’azienda, infatti, richiede un approfondimento ulteriore, che va al di là dei semplici numeri ottenuti dalla formula.

Che cosa vuol dire? Vuol dire che non basta guardare al valore del ROI ottenuto; piuttosto, è importante analizzarlo alla luce di alcuni elementi indispensabili.

Uno di questi è il contesto (o settore) in cui opera la tua attività. Il ROI, infatti, può variare significativamente – a seconda dell'industria, del settore di mercato e delle condizioni economiche generali. Dunque un ROI del 10% può essere considerato soddisfacente se emerge in un settore altamente competitivo; ma se l’azienda lavora in un settore con un margine commerciale più elevato, allora quel 10% verrà percepito come un dato preoccupante.È fondamentale, perciò, confrontare il ROI dell'azienda con quello dei concorrenti, oppure guardare agli standard di settore per ottenere una valutazione più accurata.

Un altro aspetto da considerare è il periodo di riferimento utilizzato per calcolare il ROI. Come abbiamo già detto, la formula base del ROI non include il fattore temporale. Se è vero che – per ottenere questo dato – utilizziamo il valore dell’utile netto (o risultato operativo) così come indicato nel conto economico di un singolo esercizio, va anche precisato che il capitale investito tiene conto di investimenti a breve e a lungo termine.

In altre parole, viene a mancare un riferimento temporale preciso; la formula del ROI non mostra informazioni su svalutazioni o – al contrario – incrementi nel valore degli investimenti. In tal senso, è preferibile calcolare il ROI per un singolo progetto e per un periodo preciso, utilizzando la formula del ROI a base annua.

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Per fare un esempio, un ROI del 20% su un progetto di breve termine è cosa ben diversa di una percentuale di ROI inferiore su un progetto a lungo termine. Nel primo caso, avremo un’azienda in salute e con grosse capacità di crescita; nel secondo, invece, saremo di fronte a un problema di sostenibilità finanziaria.

Infine, non dobbiamo dimenticare il ROI – da solo – non basta a dare una visione nitida dell’andamento aziendale. Ma su questo punto ci soffermeremo fra poco.

Quando il ROI è negativo…

Per definizione, il ROI è negativo quando il profitto dell’azienda è inferiore al capitale investito.

Considerato che il capitale investito rappresenta la somma di tutte le attività (immobilizzazioni, capitale circolante, patrimonio netto), un ROI negativo equivale a una perdita di esercizio.

È importante sottolineare che, quando si parla di ritorno sull’investimento basso o preoccupante, non si intende un ROI negativo. In altre parole, una percentuale bassa di ROI indica comunque un profitto che supera l’investimento, seppur di poco. Un ROI negativo, invece, rappresenta una perdita vera e propria per l’azienda; in situazioni simili è necessario prestare la massima attenzione.

Va da sé che, in certi casi, è inevitabile che si arrivi a un valore negativo del ROI. Succede quando decidi di fare investimenti a lungo termine – per esempio su ricerca e sviluppo, o su nuove attività di marketing. In casi come questi, durante la fase iniziale dell’investimento, il ROI registrato sarà ovviamente negativo.

La perdita, però, dev’essere temporanea: un ROI che rimane negativo nel tempo è segno del fatto che la strategia di investimento non funziona a dovere.

Calcolare il ROI dell'azienda è sufficiente?

No, il ROI da solo non basta. Al contrario, il ROI va inserito in una riflessione più ampia che analizza i rendimenti da più punti di vista; in altre parole, servono più indici di bilancio per un’analisi completa. Gli indicatori di redditività utili a questo scopo sono:

Il ROS calcola la redditività delle vendite, dividendo il profitto per il totale del fatturato. Un valore più alto del ROS indica una maggiore capacità di generare profitti a partire dalle vendite, mentre un valore più basso può indicare una necessità di migliorare le strategie operative per ottenere margini di profitto più alti.

Il ROA calcola la redditività degli asset; ci dà una misura del rendimento generato dagli asset aziendali rispetto al loro valore. Lo si ottiene dividendo il reddito operativo dell'azienda – relativo a un determinato periodo – per il valore totale degli asset.

Il ROE calcola invece la redditività prodotta dagli investimenti dei soci o degli azionisti di un'azienda. In altre parole, misura la capacità dell'azienda di generare profitto per gli investitori – rispetto alle risorse finanziarie conferite nel capitale proprio dell'azienda.

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ROI e ROE nel calcolo del ritorno

ROI e ROE rappresentano due indicatori ben diversi, seppur importanti allo stesso modo. Meritano qui un ulteriore approfondimento perché forniscono due prospettive differenti – ma complementari – sul rendimento aziendale.

Il calcolo del ROI, infatti, tiene conto del capitale investito, vale a dire delle attività (o impieghi) di un’impresa. Permette perciò di valutare se le risorse finanziarie vengono allocate in modo efficiente.

Il ROE invece guarda alle passività, e in particolare al patrimonio netto, che rappresenta per l’azienda una fonte di finanziamento. La sua funzione, quindi, è quella di mettere in luce la performance finanziaria dell'azienda, ma dal punto di vista degli azionisti.

Con l’utilizzo di entrambi gli indicatori, ottieni una visione più completa delle performance aziendali. Una visione che è utile non soltanto per il tuo business, ma anche per gli investitori interessati a prendere parte alla tua azienda.

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