Come calcolare il ROI di un investimento

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Nella vita di un’azienda, prima o poi, arriva il momento in cui, come imprenditore sei chiamato a rinunciare a una fetta dei profitti o a prendere in prestito dei capitali per investire. Il gioco, però, come si dice, deve valere la candela. In altre parole quando si decide di rischiare, lo si fa pensando di ottenere un utile proporzionato al rischio. Come verificare che questo sia il caso del vostro investimento? Per farlo, è sufficiente calcolare il ROI. Vediamo come si calcola e come interpretare i dati.

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Cosa si intende per ROI

Il ROI, acronimo per Return on Investment, in italiano ritorno sull’investimento è uno degli indicatori di bilancio più utilizzati da investitori e imprenditori per misurare la remunerazione del capitale investito in azienda a titolo di debito o di rischio.

Per semplificare, il ROI misura la quantità di denaro che un’impresa è in grado di generare dopo un investimento, a prescindere dal tipo di finanziamento utilizzato, ovvero che si tratti di fondi propri o capitali presi in prestito. Il suo calcolo risponde essenzialmente alle seguenti domande: che rendimento otterrò se investo X euro nella mia azienda? Otterrò un profitto o una perdita?

Tieni bene a mente che il ROI non è l’unico indice che dovrai tenere in considerazione quando deciderai di investire. Tuttavia, tra i diversi indicatori disponibili è quello che più degli altri fornisce informazioni precise sulla profittabilità di un investimento.

Come tutti gli indici di bilancio, l’analisi del ROI appare significativa se collegata ad altri indicatori della struttura patrimoniale, economica e finanziaria. O se elaborata in base a criteri omogenei nel tempo. Se cambiano, per esempio, i criteri di valutazione, o l’entità degli ammortamenti (la ripartizione dei costi nel corso di più esercizi), o magari nel periodo considerato si determina un diverso grado di inflazione, l'efficacia dell'indicatore risulta compromessa.

Abbiamo visto la definizione di ROI, ma come si calcola? La formula più utilizzata per il calcolo del ROI è la seguente:

  • ROI= Reddito operativo (il guadagno derivato dall’investimento fatto)/capitale investito

Tuttavia, in molti preferiscono calcolarlo non come un indice, ma come percentuale sul ritorno dell’investimento.

In tal caso, la formula sarà:

ROI= (Reddito Operativo / Capitale Investito) * 100

Come sempre, il sistema migliore per capire al meglio la formula e l’interpretazione di un indicatore economico è calcolarlo utilizzando un esempio pratico.

Ipotizziamo che il capitale investito ammonti a 10.000 euro e che l’utile operativo ottenuto dall’investimento sia di 4.000 euro.

Applichiamo la formula per calcolare il ritorno sull’investimento con i nostri dati e otteniamo:

ROI= utile operativo/capitale investito *100

ROI = 4.000/10.000 = 40%

Nel nostro esempio, avremo quindi un ritorno sull’investimento pari al 40%. Non male…

ROI: come interpretare i dati

Ora conosci la formula del ROI, come interpretare i dati? Determinare un valore assoluto per cui il ROI si possa considerare soddisfacente non è semplice. Questo perché si tratta di un indicatore che viene influenzato da tutta una serie di fattori, primo fra tutti il settore in cui opera il soggetto che compie gli investimenti**,** dal livello corrente dei tassi di interesse, dalla tolleranza al rischio dell'investitore e dal tempo necessario affinché l'investimento generi un rendimento.

A parità di condizioni, gli investitori più avversi al rischio probabilmente accetteranno rendimenti inferiori in cambio di meno rischi. Allo stesso modo, gli investimenti che mettono in conto un tempo più lungo per essere ripagati richiedono generalmente un ROI più elevato.

In tutti i casi, spesso si dice che, il ritorno finanziario dell’iniziativa per essere soddisfacente dovrebbe risultare superiore allo stesso tempo:

  • al tasso di remunerazione atteso dall’azionista;
  • al costo medio del denaro in prestito (mezzi finanziari di terzi).

Come tutti gli indici di bilancio, l’analisi del ROI appare significativa se elaborata in base a criteri omogenei nel tempo. Tuttavia, volendo semplificare, possiamo definire soddisfacente un ROI che supera lo 0.

Se l’indice è quindi positivo è segno del fatto che gli investimenti compiuti porteranno a ricavi maggiori della somma investita e, di conseguenza, un guadagno. Un ROI negativo, al contrario, è un chiaro segnale che l’operazione finanziaria intrapresa determinerà perdite alla tua attività.

Sintetizzando, si possono assumere tre diversi valori del ROI:

  • ROI > 1: vuol dire che l’azienda sta creando ricchezza;
  • ROI = 0 vuol dire l’azienda non sta né creando né distruggendo ricchezza;
  • ROI < 1 l’azienda sta distruggendo ricchezza.

Se gli investimenti sono stati effettuati facendo ricorso al credito, per poter giudicare correttamente questo indice bisogna confrontarlo con il costo medio del denaro:

  • se il ROI è inferiore al tasso medio di interesse sui prestiti, vuol dire che farsi prestare capitali porterebbe a peggiorare i conti dell’azienda;
  • se il ROI è maggiore del costo del denaro preso a prestito, utilizzare debito nell’attività produttiva porterebbe ad aumentare i profitti e a migliorare i conti.

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Vantaggi e svantaggi del ROI

Abbiamo visto fin qui, qual è l'importanza di questo indice, che risulta di grande utilità nella valutazione degli investimenti e nella comparazione di progetti d’investimento. Tutto questo attraverso un calcolo relativamente semplice: è facile da misurare e non presenta grossi problemi nella sua interpretazione.

Come tutti gli indicatori di redditività, anche l 'utilizzo del ROI presenta una serie di svantaggi.

1 - Non tiene conto della durata di un investimento.

Il che può essere un problema quando si mettono a confronto diverse alternative di investimento.

Ad esempio, supponiamo che l'investimento X generi un ROI del 25%, mentre l'investimento Y ne produca uno del 15%. Non si può presumere che X sia l'investimento migliore a meno che non sia noto anche il periodo di tempo di ciascun investimento.

È possibile infatti che il ROI del 25% dell'investimento X sia stato generato in un periodo di cinque anni, ma il ROI del 15% dell'investimento Y sia stato generato in un solo anno. In questi casi, un metodo per superare questo ostacolo è fare ricorso al ROI annualizzato, la cui formula è la seguente:

ROI annualizzato= ROI / tempo ottenuto in mesi X 12

Quindi, applicando la formula al nostro esempio iniziale otteniamo:

ROI 6 mesi: ( 40% / 6 MESI ) X 12 = 80%

ROI 5 anni: ( 40% / 60 MESI ) X 12 = 8%

Come si intuisce, la differenza è enorme.

2 - Non incorpora il rischio.

È risaputo che i rendimenti degli investimenti hanno una correlazione diretta con il rischio: maggiore è il rendimento potenziale, maggiore è il rischio possibile. Un imprenditore che punta a un rendimento del 12%, ad esempio, dovrebbe assumersi un grado di rischio sostanzialmente più elevato rispetto a chi ha un obiettivo di rendimento solo del 4%.

Se un investitore si concentra solo sul numero del ROI senza valutare anche il rischio associato, l'esito finale della decisione di investimento potrebbe essere molto diverso dal risultato atteso.

3 - Riporta una visione limitata dello stato di saluta dell’azienda.

Il ritorno sugli investimenti accende i riflettori sull’attività caratteristica dell’azienda, lasciando fuori dal focus la restante parte delle attività, quella che riguarda per esempio i flussi finanziari o la gestione fiscale.

È dunque possibile per esempio che un’impresa abbia un reddito operativo molto alto, ma un utile netto negativo. Questo può succedere, per esempio, quando l’azienda presenta dei costi molto alti. Può ovviamente accadere il contrario. Si pensi al caso di un’azienda che, accanto all’attività principale, detiene altre fonti di reddito (per esempio, degli affitti).

4 - Non considera gli effetti dell’investimento su ambiente e società.

Come molte metriche di redditività, non considera i benefici accessori, come sociali o ambientali, che invece vengono incorporati da una metrica del ROI relativamente nuova, nota come ritorno sociale sull'investimento (SROI).

5 - Poche informazioni sul futuro degli investimenti.

Se da un lato il tasso di rendimento sul totale degli investimenti di un’impresa appare un valido supporto alla valutazione di investimenti passati in un’ottica di rinnovo del business, dall’altro appare poco significativo per gli investimenti futuri, poiché al suo interno non incorpora per esempio variabili esterne, come i rischi economici e di mercato, la concorrenza, la soddisfazione del cliente.

Vale la pena precisare che l'indicatore ROI, per quanto importante, deve essere sempre inserito in una riflessione più ampia di analisi delle attività aziendali.

Come ogni indice di bilancio, misura solamente un aspetto della vita aziendale. Un singolo indice non è infatti in grado di rappresentare la situazione in modo completo. È dunque importante che l’analisi di redditività avvenga in relazione agli altri indici di bilancio, come quelli finanziari e patrimoniali.

Per avere una rappresentazione più completa della redditività dell’azienda, occorre integrare l’analisi con altri indicatori di bilancio:

  • ROS (Return on sales): indice che misura la redditività delle vendite. Viene utilizzato per capire quanto una società è in grado di generare dei prezzi di vendita che siano remunerativi e che quindi, al netto dei costi, portino dei profitti all'azienda.
  • ROA (Return on asset): misura la redditività di un’impresa in relazione alle risorse utilizzate per svolgere la propria attività economica. Mentre il ROI calcola i rendimenti della gestione caratteristica, il ROA esprime la redditività di tutta l’impresa.
  • ROE (Return on Equity): è un indicatore sintetico del profitto ottenuto dagli azionisti di un'impresa, in grado di spiegare se il patrimonio netto, ovvero il capitale che hai investito nell’azienda, sia profittevole o meno.

Conclusioni

Dal punto di vista dell’imprenditore, valutare un investimento significa essere in grado di considerare se la spesa effettuata avrà un soddisfacente rendimento economico. Questo implica anche un calcolo dei flussi di cassa assorbiti e generati dall’iniziativa. Ogni investimento comporta sempre due momenti: il primo è quello in cui l’imprenditore investe in moneta, il secondo momento quando l’imprenditore rientrerà dopo un certo tempo dall’investimento fatto.

Ecco perché è importante quando si valuta un investimento stimare il cash flow.

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