Cosa si intende per asset di un’azienda

Se sei un imprenditore avrai sicuramente sentito nominare mille volte la parola “asset”. Forse non sai che è il termine che si riferisce al caro vecchio cespite. Ma che cosa si intende esattamente con questo termine? In questo articolo, esploreremo il significato di asset nelle sue diverse declinazioni.
Cosa sono gli asset di un’azienda: significato
Quando si parla di asset (termine inglese che si riferisce al cespite), si fa riferimento a tutti quei beni materiali e immateriali di proprietà di un’impresa, che non generano direttamente un profitto, ma sono il mezzo per ottenere un guadagno futuro.
Rientrano nella categoria degli asset: denaro, conti in banca, prodotti finanziari come azioni e obbligazioni, ma anche edifici, terreni, macchinari, veicoli, brevetti, software ecc.
Si tratta, in altre parole, di risorse preziose che durano nel tempo, o almeno più di un esercizio fiscale, e che sono alla base della capacità di un'azienda di produrre denaro e crescere. Questi beni, inoltre, e soprattutto quelli materiali, comportano investimenti che non prevedono un ritorno economico nel breve periodo. Ciononostante, rimangono investimenti essenziali per l’attività.
Facciamo un esempio pratico: un calzaturificio che compra pelli e cuoio sa bene che una volta vendute le scarpe, le risorse economiche investite nei materiali ritorneranno sotto forma di liquidità aziendale, e quasi certamente nell’arco di un esercizio. Nel caso del calzaturificio, oltre alle pelli e al cuoio, l’azienda avrà bisogno di macchinari. In questo caso, il ritorno economico di una macchina difficilmente sarà rintracciabile nell’arco di un solo esercizio. I macchinari non producono un solo paio di scarpe: ne realizzano tante, e per molti anni di fila.
Gli asset nel bilancio aziendale
Qualunque sia la natura e la finalità, gli asset compaiono nei bilanci civilistici aziendali e sono classificati nello stato patrimoniale, in particolare sotto le voci immobilizzazioni, ma anche nel conto economico, nel periodo di ammortamento ovvero l’arco temporale composto da più esercizi durante il quale il costo dell’investimento viene ripartito fino ad azzerarsi. A imporre l’ammortamento è anche il principio contabile della competenza economica delle componenti reddituali, secondo cui non è possibile imputare un bene che viene utilizzato in più esercizi interamente all’anno in cui è avvenuto l’acquisto.
Può succedere inoltre che nel corso della vita aziendale, un asset venga venduto. In questo caso, l’incasso verrà registrato nel conto economico nell’esercizio in cui avviene la vendita. La cifra iscritta in bilancio sarà il risultato della differenza tra il valore della vendita e quello che compare nello stato patrimoniale.
Se il risultato è positivo si parla di plusvalenza, in caso contrario avremo una minusvalenza:
- plusvalenza = valore di vendita – valore in stato patrimoniale = risultato positivo
- minusvalenza = valore di vendita – valore in stato patrimoniale = risultato negativo
Quanti tipi di asset esistono
Le aziende contabilizzano gli asset nel proprio bilancio e le classificano in base a una serie di criteri che riflettono la loro liquidità, ovvero quanto velocemente possono essere convertite in contanti, ma anche in rapporto alla loro natura, che si tratti di beni tangibili o intangibili.
In base alla comune classificazione nei fogli di bilancio, gli asset formanti il capitale di un’azienda si possono dividere in quattro categorie:
- Asset correnti, sono asset che possono essere trasformati in contanti entro un anno fiscale. Le attività correnti comprendono disponibilità liquide (contanti) e mezzi equivalenti, come per esempio crediti o anche azioni, obbligazioni (gli ultimi due classificabili anche come asset finanziari). Vale la pena sottolineare a questo proposito che, nella fase di redazione del bilancio, mentre il contante è facile da calcolare, chi si occupa di amministrazione si trova periodicamente a valutare la possibilità di recuperare crediti. Se vi sono prove che un credito sia diventato inesigibile, sarà classificato come deteriorato.
- Asset materiali/non correnti o "beni capitali", cioè tutti quei beni che sono effettivamente tangibili, come macchinari, strumenti e forniture per ufficio che non possono essere prontamente convertiti in denaro entro un anno e di cui si calcola l’ammortamento.
- Asset immateriali o intangibili, come suggerisce il nome, mancano di una presenza fisica. Esempi di attività immateriali includono software, brevetti, diritti d'autore e marchi, il cui valore a volte può essere più complicato da quantificare rispetto agli asset tangibili;
- Asset finanziari, rappresentano investimenti in azioni, obbligazioni ecc. il cui valore è stimato in base all'offerta e alla domanda del mercato.
Per concludere
La corretta classificazione e l’inserimento nel bilancio degli asset è un’attività fondamentale per valutare lo stato del patrimonio di un’azienda, ma anche la sua capacità di recuperare liquidità più o meno velocemente. Le immobilizzazioni, per esempio, fanno parte della ricchezza di un'azienda ma per affrontare gli impieghi a breve termine (come il pagamento dei fornitori, dei dipendenti, o anche dell’affitto di un locale) hai bisogno di liquidità in cassa, ovvero di denaro utilizzabile sin da subito per le spese immediate. Ecco perché un quadro chiaro e preciso dello stato della tesoreria aziendale, insieme a un costante monitoraggio dei flussi monetari in entrata e uscita sono le chiave per non correre il rischio di finire in uno stato di crisi aziendale.
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