Gestione finanziaria: cos’è e come affrontarla

Hobbes paragonava il denaro alla circolazione del sangue che tiene in vita ogni parte di un organismo complesso. Così funzionano i flussi finanziari di un’azienda: garantiscono il corretto svolgimento del ciclo produttivo; permettono all’azienda di crescere e espandersi; assicurano la stabilità dell’impresa, nonché la sua solvibilità. È per questo motivo che la gestione finanziaria aziendale non va trascurata, né relegata a un piano secondario. Ogni parte dell’organismo aziendale ha infatti un fabbisogno di liquidità di cui si deve tener conto. Ed è all’interno dell’area di gestione finanziaria che questo fabbisogno può essere valutato e, infine, soddisfatto. Vediamo allora come affrontare al meglio la gestione finanziaria della tua attività.
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Che cosa comprende la gestione finanziaria?
L’area di gestione finanziaria comprende tutte le attività, le operazioni e le strategie che sono relative alla liquidità aziendale, al cash flow, agli oneri e ai proventi finanziari. Il suo compito è quello di creare un equilibrio sia sul piano finanziario sia su quello monetario.
Equilibrio finanziario, equilibrio monetario: una distinzione che può sembrare sottile, ma che invece non lo è. Il primo infatti ha a che vedere con la solvibilità dell’azienda; il secondo riguarda, invece, la liquidità in senso stretto.
Per spiegarlo meglio, possiamo indagare ulteriormente questa distinzione.
- si parla di equilibrio finanziario nel caso di equilibrio tra impieghi e fonti di finanziamento;
- si parla di equilibrio monetario se si raggiunge il bilanciamento tra entrate e uscite.
È in questo quadro che vanno iscritte le attività della gestione finanziaria, attività che non si limitano all’amministrazione vera e propria – intesa come corretto impiego delle risorse già disponibili – ma che includono anche operazioni di pianificazione e di rendicontazione.
A voler riassumere i suoi compiti in uno schema di facile lettura, possiamo dire che la gestione finanziaria comprende:
- la previsione del fabbisogno finanziario;
- la pianificazione di liquidità e risorse finanziarie;
- l’elaborazione di un piano di tesoreria;
- il reperimento delle risorse e/o il recupero crediti;
- le attività di ottimizzazione dei flussi;
- la rendicontazione dei movimenti finanziari;
- l’analisi mediante indici di bilancio.
Attività di questo tipo – specie se portate avanti nel modo corretto – rivestono un ruolo fondamentale in azienda, e le permettono di rimanere solvibile e stabile anche quando i fattori esterni non sono favorevoli.
Aspetti economici e aspetti finanziari, le differenze
Per chi muove i primi passi nel mondo dell’imprenditoria, è facile confondere gli aspetti economici e gli aspetti finanziari della gestione aziendale. Eppure parte economica e parte finanziaria, benché entrambe essenziali per un’impresa, si pongono su due piani ben diversi.
La gestione economica riguarda nello specifico il rapporto complesso e delicato tra costi e ricavi. Certo, è vero: parliamo sempre di importi in denaro. Ma gli aspetti economici di un’impresa sono in realtà strettamente legati al ciclo di produzione e, in particolare, alla capacità di produrre beni e servizi in modo tale da generare del reddito.
La gestione finanziaria invece cerca di rendere l’impresa solvibile, vale a dire capace di coprire le sue spese e pagare i suoi debiti evitando il rischio di una crisi di liquidità.
È chiaro, si tratta di due aree di gestione collegate fra loro. Quando i costi sono più alti dei ricavi, per esempio, avremo una situazione di squilibrio dei flussi monetari: esborsi più alti a fronte di entrate minori.
Non dobbiamo dimenticare però che le risorse finanziarie di un’azienda non arrivano soltanto dalle vendite. Se escludiamo le attività commerciali che hanno raggiunto un livello eccezionale di autofinanziamento, quasi tutte le aziende si appoggiano a finanziamenti esterni, come può esserlo per esempio una linea di credito.
Pertanto gestione economica e gestione finanziaria vanno seguite come attività differenti, con esigenze di natura eterogenea.
Quali sono le altre aree di gestione di un’impresa?
Alla luce di quanto detto fino a qui, è palese che la gestione globale di un’impresa possa essere scomposta in diverse aree di gestione. Abbiamo visto la gestione finanziaria, che è il tema centrale di questo articolo e di cui parleremo ancora nei paragrafi successivi; abbiamo menzionato la gestione economica, che viene più di frequente definita gestione caratteristica.
Altre aree di gestione, oltre quella finanziaria e quella economica, sono:
- la gestione fiscale, che si occupa di tasse e imposte e di una loro amministrazione equa in base al reddito generato;
- la gestione accessoria, che riguarda le attività extra rispetto al ciclo di produzione e vendita dell’azienda;
- la gestione straordinaria, relativa a operazioni eccezionali come l’acquisto di nuovi macchinari in caso di incendio, ecc.
Ciascuna di queste aree di gestione compongono la gestione globale dell’azienda, che da sola non è sufficiente a dare garanzie di stabilità e solvibilità. Pertanto ogni aspetto amministrativo ha bisogno di attenzione massima, e la gestione finanziaria non fa eccezione.
L’analisi della gestione finanziaria tramite gli indici
L’analisi della situazione finanziaria dell’azienda è un’attività cardine per imprenditori e responsabili finanziari.
In tale ottica, gli indici finanziari rappresentano uno strumento indispensabile, che fornisce informazioni fondamentali per valutare l’andamento delle attività ed elaborare, laddove necessario, nuove strategie.
Gli indici finanziari sono numerosi, sebbene qualcuno sia più usato degli altri al fine di verificare la situazione finanziaria. Qui ne citeremo soltanto alcuni, per dare un’idea di cosa comprenda una corretta attività di analisi finanziaria. Rientrano tra gli indici finanziari:
- il margine di tesoreria
- gli indici di liquidità
- gli indici di solvibilità
- la posizione finanziaria netta
- il rapporto di indebitamento
- l’indice di autonomia finanziaria
Anche il valore del capitale circolante rappresenta un indicatore importante nell’ambito della gestione finanziaria, così come le variazioni del flusso di cassa.
Come ottimizzare la gestione finanziaria
La gestione finanziaria deve essere portata avanti con attenzione e in maniera efficiente, per questo è importante studiare le strategie e gli strumenti migliori per ottimizzarla.
Attenzione però: quando parliamo di ottimizzare la gestione finanziaria intendiamo – per lo meno in questo caso – di come semplificare le operazioni relative a quest’area di gestione.
Non ci soffermeremo quindi in questa sede sui modi per migliorare la situazione finanziaria della tua azienda. È vero però che, potenziando la gestione finanziaria, comunque contribuisci in positivo al rapporto tra impieghi e fonti, nonché tra uscite ed entrate, che riguarda la tua azienda.
Per gestire al meglio la tua azienda sul piano finanziario hai bisogno quindi di strumenti adeguati. Concentrati soprattutto su questi:
- Budget di tesoreriaUn budget di tesoreria è in grado di fornirti una stima più o meno affidabile dei movimenti finanziari futuri, sia nel breve che nel lungo termine.
- Rendiconto finanziarioIl rendiconto finanziario è un documento contabile da affiancare al conto economico e allo stato patrimoniale; ti aiuta ad avere un quadro generale delle fonti di finanziamento e degli impieghi.
- Piano di finanziamento previsionaleUn piano di finanziamento previsionale rientra nel bilancio previsionale e pone il focus sulle fonti di finanziamento; ti dice quanto dipendi dal capitale esterno e come si evolverà la situazione.
- Software di gestione cash flowUn software di gestione cash flow monitora i movimenti di cassa in automatico, e ti offre un quadro completo e aggiornato in tempo reale della liquidità disponibile in azienda.
Con questi strumenti, la gestione finanziaria si fa semplice e puntuale. Solo in questo modo puoi assicurare alla tua azienda la stabilità finanziaria che le serve.
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Gli strumenti menzionati qui sopra sono di primaria importanza, e sempre più imprenditori – di piccole, medie o grandi aziende – ne fanno un uso regolare all’interno della loro attività.
È per questo che hai bisogno di Agicap.
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