Cambio valuta, convertitore valute e tassi di cambio: perché fare attenzione

Tempo di lettura: 9 min

In un modo sempre più globale e interconnesso, ogni azienda, di qualunque dimensione o settore, può trovarsi prima o poi ad affrontare il rischio di cambio. Molti imprenditori sottovalutano questo aspetto e pensano che basti scegliere un convertitore di valuta per risolvere tale problema. In realtà, il cambio valute può incidere anche in modo significativo sul bilancio della tua azienda e, per questo, va affrontato nel giusto modo. Ciò è fondamentale per garantirti la possibilità di operare con le valute estere senza perdere redditività. In quest’articolo spiegheremo, anche tramite un esempio pratico, come il cambio di valuta può condizionare la tua tesoreria e vedremo cosa puoi fare per ridurre i rischi ad esso connessi.

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Cambio valuta: come funziona e quale exchange e convertitore online scegliere

La possibilità di operare su mercati esteri rappresenta un’opportunità importante per le aziende di tutto il mondo. Non a caso sono sempre di più le piccole e medie imprese italiane che decidono di iniziare a commerciare con Paesi stranieri: un’opportunità enorme che, se sfruttata bene, può portare a un aumento di ricavi e di utili e a un’espansione del proprio business.

Spingersi oltre i confini nazionali, soprattutto quelli al di là della zona euro, però, comporta anche una serie di criticità che, se non gestite adeguatamente, rischiano di creare problemi a livello di liquidità.

Il primo problema da affrontare è ilcambio valuta, ossia il prezzo a cui una valuta può essere scambiata con un'altra, per esempio euro con dollaro statunitense.

Questo prezzo è soggetto a continue variazioni sui mercati dei cambi mondiali (anche detti “exchange”), dove sono negoziate valute di ogni tipo. Per conoscere il rapporto di cambio e calcolare il corrispettivo in una valuta estera, basta usare un convertitore di valuta.

Online ne esistono tantissimi e ogni convertitore di valuta riporta, generalmente, il tasso corrente e le eventuali commissioni applicate.

È importante chiarire che il rischio di cambio, ossia il rischio di perdere liquidità e, conseguentemente, redditività, dipende dalla valuta in cui sono denominate le transazioni, non dalla nazionalità degli operatori.

Per questo, occorre fare molta attenzione quando si effettuano transazioni internazionali e bisogna scegliere operatori bancari o finanziari, che applichino tassi vantaggiosi e utilizzino un convertitore di valuta aggiornato in tempo reale.

Cambio valuta: esempio pratico

IT - currency exchange infographic

Per capire meglio come funzioni il cambio valuta e come quest'ultimo possa influenzare i bilanci della tua azienda, facciamo un esempio pratico.

Immaginiamo che un’impresa italiana, la Rossi Srl, produca pasta in Italia e che venda anche sul mercato statunitense. La società in questione avrà tutti i suoi costi in euro e riceverà, per la merce venduta negli Stati Uniti, un certo ammontare di dollari che, attraverso il cambio valute, sarà poi trasformato in euro.

Supponiamo che nell’arco di un anno il valore della valuta estera, in questo caso il dollaro statunitense, si deprezzi, ossia diminuisca rispetto all’euro: ciò comporterà, inevitabilmente, una riduzione del valore in euro dei flussi di cassa oggetto di trasferimento.

Qualora, invece, il valore della valuta estera dovesse aumentare rispetto all'euro (ossia vi sia un apprezzamento), il valore in euro dei flussi di cassa oggetto della transazione aumenterà.

Si intuisce, quindi, come, a parità di valore in euro esportato, il cambio valuta finirà per incidere sul totale degli incassi ottenuti.

In linea generale, quindi, le società che realizzano dei beni in un Paese con una certa valuta domestica e vendono gli stessi beni in un’altra valuta estera, sperano che quest’ultima si apprezzi.

In questo modo, infatti, le somme di valuta estera che riceveranno a fronte della vendita dei beni, varranno di più in termini di valuta domestica.

Come cambiare e convertire una valuta: calcolo e formula

Torniamo al caso della Rossi Srl, che ha venduto pasta negli Stati Uniti con un listino di prezzi in dollari. Al momento dell’emissione della fattura, il prezzo è fissato secondo il tasso di cambio di quel periodo (o del periodo in cui è stato compilato il listino prezzi).

Supponiamo che questo tasso di cambio sia EUR/USD 1,10. Ciò significa che ogni euro corrisponde a 1,10 dollari.

Beni del valore di 10 mila euro vengono allora venduti al prezzo di 11 mila dollari.

10.000 euro * 1,10 = 11.000 dollari

Al momento dell’effettivo incasso del credito commerciale, però, il tasso di cambio passa a EUR/USD 1, ovvero ogni euro corrisponde a un dollaro.

10.000 euro = 10.000 dollari

Gli 11 mila dollari preventivati e incassati, a quel punto, corrispondono a 10 mila euro. La perdita per l’azienda in questione sarà di circa 1.000 euro per questo singolo scambio commerciale.

Va da sé che, al contrario, le variazioni di segno opposto possono condurre a un maggiore profitto sulla transazione qui sopra indicata. Le eventuali variazioni dovute al tasso di cambio devono sempre essere registrate a livello contabile.

Come è facile intuire, per un’impresa che esporta all’estero le variazioni nei tassi di cambio applicate su tutte le transazioni commerciali possono pesare in maniera significativa sugli equilibri del cash flow aziendale.

Convertitore di valuta (“Currency converter”): chi fissa i tassi giornalieri euro-dollaro USD

Euro

Ogni giorno, intorno alle ore 16.00 CET (orario dell’Europa centrale), la Banca Centrale Europea pubblica i propri cambi di riferimento dell’euro nei confronti di 31 valute di tutto il mondo.

Va detto che questi cambi sono indicati a puro titolo informativo: corrispondono alla media dei tassi di acquisto e di vendita, ma non riflettono necessariamente i tassi ai quali sono state condotte reali operazioni di mercato.

Spesso tali valori sono utilizzati dalle imprese per la compilazione dei bilanci, le dichiarazioni fiscali, i rapporti statistici o per semplici analisi economiche.

Quando si effettua un cambio di valuta, il tasso applicato può essere visualizzato in tempo reale utilizzando un apposito convertitore di valuta online.

Che cosa influenza lo scambio e la conversione di valuta?

Il valore di una moneta sul mercato è determinato da una serie di fattori che riguardano sia le scelte politiche ed economiche interne di un Paese sia i suoi scambi e rapporti commerciali con l’estero.

Aspetti chiave che possono condizionare il valore di una moneta sono, ad esempio, la stabilità politica, la crescita economica, il livello di inflazione, ma anche gli scambi commerciali internazionali realizzati da un Paese.

Altri fattori che influiscono sullo scambio e la conversione di valuta sono le decisioni strategiche di politica monetaria delle banche centrali (nel caso dell’eurozona, la BCE) in relazione ai tassi di interesse, tassi di inflazione e debito pubblico che possono incidere notevolmente sui rapporti tra valute.

Dove conviene effettuare il cambio valuta in sterlina inglese?

Con la Brexit gli scambi commerciali tra imprese italiane e mercato inglese sono diventati più complessi.

Come nel caso del cambio EUR/USD, anche per le transazioni in sterlina inglese vale il consiglio di utilizzare sempre operatori finanziari affidabili, controllare i tassi applicati e verificare che non sussistano commissioni o costi nascosti.

Rischio di cambio: perché le PMI devono fare attenzione

Exchange

Come visto il cambio valute è caratterizzato da un’elevata volatilità: questo vuol dire che, dalla data in cui viene eseguita la transazione alla data di valuta (il giorno in cui le somme sono di fatto disponibili), il rischio che il cambio subisca una variazione è molto alto.

Per proteggersi da questo pericolo, esistono diverse strategie di copertura, come, ad esempio, il pagamento nella valuta locale dei fornitori, un sistema adottato da molte imprese che comprano prodotti o materie prime all’estero.

Tutto ciò, però, da solo non basta se non è accompagnato da una corretta gestione e pianificazione della tesoreria aziendale.

Il rischio e la volatilità dei cambi valute, infatti, rappresentano un serio problema per le PMI anche in ottica di pianificazione dei costi e ricavi. L’elevata incertezza data dalla volatilità dei cambi, rende complesso elaborare dei budget affidabili, soprattutto per le aziende che effettuano molti scambi commerciali con l’estero e che si avvalgono ancora di una rendicontazione manuale della propria tesoreria e contabilità.

IT - CTA gestione tesoreria

In questi casi, infatti, il rischio che stime poco accurate o voci di spesa non considerate possano erodere la liquidità è molto alto.

E allora come fare?

La soluzione migliore è adottare dei software automatici che consentano un monitoraggio, una pianificazione e una gestione della liquidità in tempo reale come Agicap.

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