Come investire in sicurezza la liquidità aziendale nel 2025

Supervisionare, gestire e investire la liquidità aziendale in eccesso presenta numerosi vantaggi per tutte le tipologie di imprese. Vediamo esattamente cosa si intende per liquidità aziendale, come la si può aumentare e, di conseguenza, quali sono i migliori modi per investirla.
Mai come nei tempi di incertezza la gestione della liquidità aziendale è un così importante aspetto non solo per la redditività dell'azienda, ma in molti casi proprio per la sua sopravvivenza. In particolare, la gestione della liquidità aziendale è l'insieme di azioni e strategie messe in atto per mantenere un equilibrio tra due aspetti: avere liquidità sufficiente per far fronte alle spese e, dall'altro lato, non averne in eccesso "ferma" su un conto corrente in quanto non è una soluzione ottimale dal punto di vista economico-finanziario.
Questo aspetto è molto discusso anche per quanto riguarda i privati, abituati a mantenere al massimo la liquidità (cioè i risparmi sul conto corrente) pur di non avere il dubbio di perderli o, per paradosso, di non poterli toccare nel momento del bisogno. Ma se questa è una paura per i privati e le famiglie, lo è anche per le imprese: gestire la liquidità correttamente e non incappare in un disequilibrio è certamente complesso, soprattutto per le piccole e medie imprese.
Il tessuto economico italiano è infatti costellato di PMI che, rispetto alle grandi multinazionali, hanno meno risorse e competenze per quanto riguarda proprio la gestione della liquidità e del cash flow e, quindi, risultano più vulnerabili da questo punto di vista.
Capiamo dunque cosa significa esattamente gestire la liquidità aziendale, aumentarla laddove sia necessario, gestirne gli eccessi e capire le differenze tra le varie tipologie di investimento.
Rimane necessario il focus sull'obiettivo ultimo di questo approfondimento: far sì che le imprese abbiano accesso alla liquidità quando ne hanno bisogno, ma contemporaneamente investirne gli eccessi per aiutare il business a crescere nel tempo.
Come gestire al meglio la liquidità aziendale?
Innanzitutto è necessario definire il concetto di liquidità aziendale: si tratta della disponibilità immediata di cassa e di mezzi di pagamento. Concettualmente parliamo di ciò che c'è nel "cassetto" dell'azienda, subito disponibile a essere utilizzato per onorare gli impegni economici presi. Ne deriva che avere una liquidità di cassa sufficiente è necessario per poter proseguire nel proprio business e per non avere debiti insoluti.
Una società che non ha disponibilità di cassa sufficiente è una società che rischia il fallimento e se anche è vero che vi sono diversi mezzi per scongiurare questo rischio, è altrettanto vero che una continua gestione sul limite della liquidità è molto rischiosa per la sopravvivenza dell'azienda. Anche l'indebitamento è da valutare con estrema attenzione, in quanto può fornire una soluzione per il presente, ma rimane un possibile problema per il futuro in termini di cash flow.
Il tutto si basa sull'equilibrio tra entrate e uscite, punto di partenza per determinare quanto si ha effettivamente disponibile. Infatti, il profitto è l'indicatore principale di un'azienda sana, ma non è detto che porti a una situazione di solvibilità in termini di disponibilità immediata.
Il primo step, ormai lo abbiamo compreso, riguarda la valutazione e l'effettivo calcolo della disponibilità di cassa e per tale fine ci sono diversi indicatori, come ad esempio l'indice di liquidità immediata e l'indice di liquidità totale. Il primo considera la differenza tra attività disponibili e crediti a breve termine, mentre il secondo comprende anche le attività realizzabili. Una volta definiti questi ultimi termini, passiamo alla comprensione della gestione della liquidità in eccesso.
Le attività disponibili comprendono il denaro presente in cassa e in banca, gli eventuali titoli a breve scadenza e i crediti in scadenza a breve. Le attività realizzabili comprendono anche materie prime, merci, scorte, servizi in erogazione che, nel breve periodo, possono essere convertite in denaro. In un momento di alta pressione inflazionistica questo distinguo risulta particolarmente importante.
Nel successivo paragrafo, come predetto, andiamo a comprendere come aumentare la liquidità in azienda, laddove sia necessario.
Come aumentare la liquidità in azienda?
Una volta che abbiamo compreso l'importanza della liquidità aziendale, è il momento di comprendere come si può provare ad aumentare tale liquidità, soprattutto se c'è la consapevolezza che l'azienda va incontro a particolari spese. Ecco allora alcuni accorgimenti per riuscirci intervenendo sulla propria operatività:
- Affittare è meglio di comprare, infatti è sempre più scelta la modalità di acquisto in leasing da parte di un'azienda che, così, non si trova a dover sborsare l'intera cifra in un'unica soluzione. Quanto si spende per acquisire il bene in leasing è comunque detraibile dalle tasse, ma non è certo che sia più conveniente, quindi invitiamo comunque a fare attenzione ai costi totali dell'operazione;
- Paghi prima, paghi meno. Questa possibilità non sempre viene valutata dalle aziende ma è un ottimo modo per ottenere subito (e con certezza!) quanto spetta: chi paga immediatamente riceve uno sconto rispetto a chi paga a 60, 90 o più giorni;
- La solvibilità del cliente è un altro aspetto da considerare con molta attenzione, andando a capire quanto sia affidabile il cliente a cui offriamo una dilazione di pagamento (sempre che non optiamo per l'ipotesi al punto precedente). Svolgere bene questo step significa avere meno crediti insoluti e questo è certamente un bene per la liquidità;
- Ottimizza la gestione di magazzino, non lasciando merce per troppo tempo ferma in magazzino, ma ovviamente con l'attenzione di non rimanere mai senza la merce necessaria;
- Cura le relazioni con i fornitori. Questo aspetto permette di agire dal lato opposto rispetto ai crediti, mantenendo relazioni di fiducia con i fornitori che saranno più inclini ad accettare condizioni di pagamento più "morbide". Costruire relazioni solide, durature e di qualità con i fornitori porta a numerosissimi vantaggi, tra cui proprio questo che incide notevolmente sulla gestione della liquidità aziendale.
Abbiamo trattato in maniera più approfondita l'argomento qui, per chi volesse saperne di più.
Come gestire l'eccesso di liquidità in azienda?
Eccoci ora al fulcro della questione, ovvero: come si gestisce la liquidità aziendale in eccesso? Una domanda che porta a numerose considerazioni e, in particolare, è necessario comprendere quali siano i vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione. Non esiste infatti una "ricetta" perfetta e ci sono delle differenze anche in base alle esigenze dell'azienda, al settore in cui opera, alla sua storia e alla fase che sta attraversando (anche dal punto di vista economico, considerando per esempio l'inflazione del periodo attuale).
La gestione degli eccessi di liquidità aziendale mira naturalmente all'investimento, ma vi sono poi moltissime tipologie di investimenti diversi e di questo parleremo nel paragrafo seguente. Ora vediamo, invece, i vantaggi e gli svantaggi nell'adottare questo approccio di gestione della liquidità aziendale.
I vantaggi principali sono i seguenti: rivalutazione del denaro, deducibilità dei costi e diversificazione. La rivalutazione del denaro è intesa come la possibilità di far crescere quanto si investe in modo da contrastare l'effetto inflazionistico, aspetto particolarmente urgente nell'andamento economico attuale. Tenere fermi i capitali, infatti, porta a una svalutazione certa degli stessi che nel corso del tempo perdono di potere d'acquisto.
Il secondo aspetto riguarda invece la deducibilità dei costi, ovvero la possibilità di inserire i costi sostenuti per l'allocazione della liquidità tra i costi di gestione e di andare a ridurre l'imponibile su cui poi sono calcolate le tasse. In genere ciò è possibile perché ci si fa seguire da un professionista (o da un team) che, come tale, comporta spese al pari di quelle ordinarie e, quindi, scaricabili.
Il terzo vantaggio riguarda la possibilità di diversificare sia nella tipologia di investimento sia dal punto di vista temporale. Si sa infatti che non è opportuno investire in un'unica soluzione, ma è più adeguata una scelta di diverse tipologie di investimento della liquidità aziendale, anche in base al tipo di rischio che si vuole sopportare, optando anche per scadenze compatibili con i propri costi di gestione. In questo modo, la liquidità investita tornerebbe a essere disponibile esattamente nel momento in cui diviene necessaria per l'attività dell'azienda.
Vediamo ora anche alcuni svantaggi di questa scelta, in particolare proprio rispetto alla liquidità stessa, perché il primo rischio è proprio quello di fare valutazioni errate e ritrovarsi con una disponibilità liquidità insufficiente rispetto al fabbisogno dell'azienda. L'obiettivo è sì quello di veder crescere il capitale, ma senza andare a intaccare negativamente la gestione.
L'altro svantaggio riguarda invece il vero e proprio rischio di investimento: ogni tipologia di investimento, in qualsiasi ambito, modalità e settore, comporta un rischio. La legge economica dice che maggiore è il rischio e maggiore è l'aspettativa di rendimento, ma naturalmente molto dipende dalla sapienza e lungimiranza di chi decide le modalità di investimento della liquidità aziendale. Ancora una volta, è evidente che optare per un professionista all'altezza di questo compito è assolutamente fondamentale.
Quali sono gli investimenti più liquidi?
Nel caso degli investimenti della liquidità aziendale in eccesso, bisogna prima considerare il tempo e solo in secondo luogo il rendimento. Lo abbiamo ormai visto nel corso dell'articolo: avere le giuste risorse al giusto momento è molto importante.
In tal senso, le aziende optano in genere per investimenti di breve termine (massimo 18 mesi), investimenti di medio termine (2-5 anni) e investimenti di medio/lungo termine (5-10 anni). Quest'ultima durata non sempre viene presa in considerazione, perché una tempistica superiore ai cinque anni rende davvero difficile prevedere quale sarà l'andamento aziendale nel corso degli anni. Basti pensare che anche i budget ed i business plan considerano sempre durate di un anno, tre anni o cinque anni, difficilmente vanno oltre.
Tra gli investimenti compatibili con il ritorno al denaro liquido troviamo sicuramente i conti deposito aziendali, ovvero dei conti con bassissime spese di gestione che, a differenza dei conti corrente, danno la possibilità di ottenere un rendimento discreto, nell'ordine del 2% netto circa. In tempi di tassi alti come quelli attuali, uno dei pochi effetti positivi è che le banche ritoccano l'interesse anche dei conti deposito aziendali e privati, spingendosi fino al 3% netto. Ovviamente poi ogni compagnia prevede i propri vincoli e le proprie condizioni, ma in genere si possono recuperare i capitali in qualsiasi momento, con la conseguenza peggiore che è semplicemente la rinuncia a tale rendimento.
Un altro degli strumenti finanziari valutabili nel medio termine sono le obbligazioni, che però sono certamente meno liquide del conto deposito. Parlando di strumenti risk free ci possono essere anche le obbligazioni emesse dagli Stati, ma bisogna porre attenzione sul rischio di cambio (se si investe per esempio in quelli americani, al cambio euro/dollaro).
Infine vi sono anche possibilità di investimento di natura azionaria, ma naturalmente in questo caso il rischio si alza molto e dunque anche la volatilità. Si può smobilizzare piuttosto velocemente l'investimento, ma il rischio è quello di non andare a prelevare una cifra consistente come quella immessa. Come già esposto in precedenza, affidarsi a esperti in questo campo è fondamentale per diversificare nel miglior modo possibile.
Gestione della liquidità: Agicap è la soluzione
Abbiamo visto nel corso di questo articolo quanto sia importante e necessaria una buona gestione della liquidità e addirittura quali siano i modi per incrementarla e investirla. Ciò che però non abbiamo ancora specificato è quanto sia importante mantenere una corretta supervisione su entrate e uscite in tempo reale.
Agicap è la miglior soluzione per questo problema: tieni sotto controllo la liquidità aziendale e il cash flow in maniera semplice, intuitiva e senza incorrere in errori. Agicap è l'alleato delle aziende che permette di pianificare al meglio il futuro, di prevedere diversi scenari e, quindi, di valutare anche quanta liquidità investire e quando farlo.
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