Riclassificazione del conto economico a valore aggiunto

La riclassificazione del conto economico è un procedimento di natura contabile tramite il quale vengono identificati e separati i diversi componenti del conto economico allo scopo di mettere in evidenza parametri specifici utili a valutare l'andamento di un'impresa. L'obiettivo di tale riclassificazione è ottenere una struttura del conto economico che raggruppi i conti secondo una logica gestionale. Esistono tre diversi modelli che si possono adottare per la riclassificazione del conto economico, che permettono di ottenere diversi risultati. In questo articolo ci concentreremo sulla riclassificazione del conto economico a valore aggiunto, che rappresenta il modello più diffuso.
Conto economico a valore aggiunto: significato
La riclassificazione del conto economico a valore aggiunto (EVA) è uno strumento di misurazione della performance economica che sottolinea la creazione di valore da parte di un'azienda.
Si tratta di uno dei tre possibili modelli adottabili per la riclassificazione del conto economico, insieme alla riclassificazione del conto economico al costo dei ricavi e del venduto e alla riclassificazione del conto aziendale a margine di contribuzione.
Prima di vedere, nello specifico, in cosa consiste il conto economico a valore aggiunto, occorre quindi fare una breve premessa sul conto economico e sulla sua riclassificazione.
Premessa: il conto economico e la riclassificazione del conto economico
Il conto economico, di per sé, costituisce un documento contabile – obbligatorio per legge, così come previsto dall’articolo 2425 del Codice Civile – che sintetizza i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio e fornisce dunque un'istantanea dell'andamento economico di un'impresa in un determinato periodo di tempo, evidenziandone lo stato di salute, la sostenibilità e le prospettive di sviluppo.
Dal conto economico si puòricavare la redditività di un’impresa (intesa come differenza tra ricavi e costi) e dunque capire il guadagno che è in grado di generare.
Con la riclassificazione del conto economico è possibile ottenere delle informazioni aggiuntive rispetto ai costi e ricavi dell'esercizio, che variano a seconda dello schema utilizzato.
Riclassificazione del conto economico a valore aggiunto
Il conto economico riclassificato secondo il modello del valore aggiunto è uno degli schemi di riclassificazione del conto economico più diffuso. Questo modello, in particolare, permette di distinguere tra l'area operativa e quella finanziaria.
Il motivo principale della popolarità della riclassificazione del conto economico a valore aggiunto è che risulta valida per ogni tipo di impresa (servizi, commercio, produzione, ecc.).
Inoltre, il conto economico a valore aggiunto può essere utilizzato anche da operatori esterni che usano il bilancio civilistico (come ad esempio le banche).
Perché si fa il conto economico a valore aggiunto?
In generale, indipendentemente dallo schema adottato, la riclassificazione del conto economico permette di:
- ricostruire e mettere in evidenza parametri importanti per valutare l'andamento della gestione aziendale, come ad esempio il valore aggiunto o il reddito operativo;
- agevolare l'interpretazione delle dinamiche aziendali, suddividendo i dati in base alla finalità (funzionale, gestionale, finanziaria, ecc.);
- facilitare il confronto dei dati nel tempo e nello spazio tramite la determinazione di una serie di risultati intermedi.
La riclassificazione del conto economico a valore aggiunto, evidenzia, appunto, il valore aggiunto, inteso come differenza tra il valore della produzione ottenuta nell'esercizio e il costo dei fattori produttivi (beni e servizi) acquisiti da terzi e utilizzati per ottenere la produzione.
In particolare, il conto economico a valore aggiunto permette di valutare quanto valore l'azienda è riuscita ad aggiungere, con i suoi processi produttivi, alle risorse acquisite da altri soggetti. In altri termini, il conto economico riclassificato a valore aggiunto evidenzia la capacità di un'azienda di produrre ricchezza attraverso la propria attività.
Più nello specifico, con il conto economico a valore aggiunto è possibile determinare due importanti indicatori: il margine operativo lordo (MOL o EBITDA) e il reddito operativo (EBIT). La loro interpretazione rivela aspetti della gestione aziendale che altrimenti rimarrebbero nascosti ed è dunque molto importante.
Come si fa il conto economico riclassificato a valore aggiunto? (Calcolo)
Il calcolo del conto economico riclassificato a valore aggiunto permette di distinguere tra due aree:
- l’area operativa, che comprende il calcolo del valore aggiunto, del margine operativo lordo e del reddito operativo;
- l’area finanziaria, dove rientrano il calcolo del reddito ante imposte e del reddito d'esercizio.
Di seguito vediamo nel dettaglio i vari step per costruire un conto economico riclassificato a valore aggiunto.
Valore aggiunto
Per prima cosa, è necessario calcolare il valore aggiunto, sottraendo al valore della produzione i costi diretti sostenuti per la produzione dei beni (come il costo delle materie prime), che rientrano nella categoria dei costi monetari. Non vengono invece presi in considerazione, in questa fase, i costi del personale.
Tramite il calcolo del valore aggiunto è possibile ottenere il maggior valore dei prodotti rispetto alle spese sostenute per la loro produzione derivanti da rapporti con esterni (non si tiene ancora conto, quindi, dei costi diretti rappresentanti dal lavoro dei dipendenti dell'impresa).
Margine operativo lordo (MOL o EBITDA)
In secondo luogo, si passa a determinare il margine operativo lordo (MOL) o EBITDA (Earning Before Interest Taxes Depreciation and Amortisation): letteralmente significa guadagno prima degli interessi, tasse, svalutazione e ammortamenti.
Per ottenere il margine operativo lordo occorre sottrarre al valore aggiunto i costi del personale interno, anche questi considerati come costi operativi monetari.
In questo modo sono stati presi in causa tutti i costi diretti: sia quelli per le materie prime, sia i costi del lavoro dei dipendenti.
Reddito operativo lordo (ROL, EBIT o MON)
Successivamente si ricava il reddito operativo lordo (ROL), anche definito EBIT (Earnings Before Interest and Tax), ovvero il guadagno prima di pagare interessi e imposte, oppure MON, ovvero margine operativo netto (al netto degli ammortamenti).
Per calcolare il reddito operativo lordo occorre sottrarre al margine operativo lordo tutti i costi operativi non monetari, o costi indiretti, ovvero gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti.
Il risultato che si ottiene non tiene ancora conto degli interessi e delle imposte. Questo reddito dovrà quindi essere ripartito tra i soci (che riceveranno l'utile netto), le banche e i finanziatori (a cui andranno gli interessi) e lo Stato (a cui spettano le imposte).
Reddito ante imposte (RAI o EBT)
Con la determinazione del reddito operativo lordo si conclude la parte operativa della riclassificazione del conto economico a valore aggiunto e inizia quella finanziaria.
Per prima cosa, si ricava il reddito ante imposte (RAI), sottraendo al reddito operativo gli interessi passivi e aggiungendo eventuali interessi attivi. Il reddito ante imposte viene anche indicato con il termine EBT, Earning Before Taxes, ovvero i guadagni prima del pagamento delle tasse.
Reddito di esercizio (RE)
L'ultimo parametro da calcolare nella riclassificazione del conto economico a valore aggiunto è il reddito di esercizio (RE) o utile di esercizio, che si ottiene sottraendo al reddito ante imposte le imposte. Quest'ultimo viene inserito nello stato patrimoniale alla sezione del patrimonio netto.
Conto economico a valore aggiunto: schema sintetico
Di seguito trovi uno schema riassuntivo sintetico di come si costruisce un conto economico riclassificato a valore aggiunto.
Conclusioni
Il conto economico a valore aggiunto rappresenta uno strumento fondamentale per valutare la performance economica di un'azienda e misurare la creazione di valore. Il suo calcolo consente di ottenere informazioni dettagliate sui costi e ricavi dell'esercizio, distinguendo tra l'area operativa e quella finanziaria.
In particolare, il conto economico a valore aggiunto permette di valutare il valore aggiunto generato dall'azienda attraverso i propri processi produttivi ed evidenzia la sua capacità di produrre ricchezza. Grazie al calcolo del valore aggiunto, del margine operativo lordo e del reddito operativo, è possibile interpretare e analizzare aspetti chiave della gestione aziendale.
La riclassificazione del conto economico a valore aggiunto fornisce dunque un quadro completo delle performance finanziarie dell'azienda e facilita il confronto dei dati nel tempo e nello spazio, offrendo parametri importanti per valutare l'andamento e la sostenibilità dell'impresa.
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