Fideiussione bancaria: come funziona e quali sono i benefici?

Tempo di lettura: 8 min

Avete sentito parlare della fideiussione bancaria ma non sapete esattamente di che cosa si tratta? La fideiussione bancaria è uno strumento di garanzia utilizzato da molte imprese in tutto il mondo. Scopriamo insieme cos'è, a cosa serve e quali sono le sue caratteristiche e le sue funzioni.

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Cosa significa fideiussione?

Trovarsi a corto di liquidità è una situazione tutt'altro che rara per le PMI italiane. Una crisi economica imprevista, clienti che ritardano nei pagamenti o, addirittura, morosi: sono diverse le circostanze in cui ci si può trovare costretti a dover ricorrere a un prestito. Qui arriva la nota dolente. Talvolta succede che le aziende, soprattutto se di dimensioni ridotte o di recente costituzione (start-up), non abbiano le garanzie per rivolgersi a una banca e richiedere un finanziamento. Ecco, dunque, che, in casi come questi, il ricorso alla fideiussione svolge un ruolo fondamentale per ottenere la liquidità di cui si ha bisogno per portare avanti la propria attività.

Ma che cos’è di preciso la fideiussione? E soprattutto a cosa serve e quanto costa? Domande legittime a cui molto spesso un imprenditore non sa dare una risposta.

Partiamo dalla definizione.

La fideiussione (o fidejussione) è un contratto giuridico con il quale un soggetto, chiamato fideiussore o garante, si impegna a soddisfare in via accessoria un’obbligazione assunta da altri, ossia il debitore.

Molto semplicemente possiamo dire, che sottoscrivendo un contratto di questo tipo, il garante si impegna a pagare il debito di un altro individuo, nel caso in cui quest’ultimo non sia in grado di far fede agli obblighi presi.

Quando serve? Il ricorso a questo strumento viene spesso richiesto dalle banche quando devono concedere dei prestiti, ma anche da proprietari che affittano immobili, o dai bandi pubblici per l’aggiudicazione di un appalto.

Da queste premesse emerge che i soggetti che intervengono all’interno di una fideiussione sono pertanto sostanzialmente tre:

  • fideiussore;
  • debitore;
  • creditore.

Vediamo nel dettaglio chi sono e che ruolo svolgono i tre soggetti in questione:

Fideiussore

È colui che garantisce i pagamenti al beneficiario: può essere una persona fisica o una società, come una banca o un’assicurazione;

Debitore

Nei casi di ricorso alla fideiussione, si tratta di un soggetto che non offre sufficienti tutele per il contratto in questione (finanziamento, mutuo, affitti, ecc.) e pertanto ha bisogno di qualcuno che garantisca per lui il pagamento del debito;

Creditore

Soggetto fisico o giuridico che riceve la fideiussione.

Fideiussione come garanzia di un debito: quando serve, obiettivi

Abbiamo finora delineato il significato di fideiussione, identificando i soggetti coinvolti, ma quali sono le situazioni in cui è più frequente farne ricorso?

Se nella vita di una persona, il ricorso alla fideiussione è spesso legata alla concessione di prestiti e alla stipula di contratti di affitto, nel caso delle aziende, oltre alle situazioni appena citate, il ricorso a questo tipo di contratto emerge in situazioni particolari, legate per esempio alla fornitura di un prodotto o servizio, le cui inadempienze potrebbero arrecare danno al soggetto acquirente. Pensiamo alla partecipazione a un bando per una gara d’appalto: è ormai consuetudine negli avvisi a livello europeo che al vincitore venga richiesta la stipula di una fideiussione. Questa forma di garanzia, infatti, è sempre più richiesta dalla Pubblica Amministrazione per assicurare l'effettiva realizzazione dei servizi, lavori e forniture da parte dell'azienda che si aggiudica il bando di gara.

Riassumendo, il ricorso alla fideiussione, strumento ampiamente usato da imprese e privati, permette il raggiungimento di due obiettivi per i soggetti coinvolti: da una parte il debitore, grazie alla presenza di un garante, aumenta il suo potere negoziale al tavolo delle trattative con la banca, in modo da spuntare un prestito a tassi inferiori rispetto a quelli altrimenti concessi; dall’altra, il creditore può star sicuro che, in caso di mancato rispetto dell'obbligazione, potrà far valere le proprie pretese di credito su un altro soggetto.

Che cosa prevede la legge: l'Art. 1936 CC

La fideiussione è disciplinata dal Codice Civile e in particolare dall'Art. 1936 in cui si spiega che:

“È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di un'obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza”.

Da quanto evidenziato dal Codice Civile, possiamo dedurre che le caratteristiche principali della fideiussione sono:

  • contratto bilaterale tra il fideiussore e il creditore: il debitore resta estraneo all’accordo;
  • garanzia a carattere personale, vale a dire che il fideiussore fornisce come garanzia del pagamento il proprio patrimonio, non un bene specifico (come invece avviene in caso di pegno o ipoteca);
  • carattere accessorio in quanto la sua esistenza dipende dall’esistenza dell’obbligazione principale.

Tipologie di fideiussione

Parlare di fideiussione, vuol dire far riferimento a tipologie di contratto che cambiano in base al differente tipo di garanzia o al soggetto abilitato a diventare fideiussore.

Classificazione per tipo di garanzia:

Cosa comporta firmare una fideiussione? La risposta a questa domanda non è univoca, ma dipende dal tipo di contratto in questione.

In base al tipo di garanzia, le forme più note di fideiussione sono:

  • solidale: il fideiussore si impegna a garantire l’intero ammontare del debito col proprio patrimonio, beni immobili compresi. In questo caso, quando si stipula il contratto, viene fissato un tetto massimo entro il quale è garantita la copertura;
  • con beneficio di escussione: il creditore ha l’obbligo di rivolgersi prima al debitore in caso di sua insolvenza e solo in un secondo tempo al fideiussore, che concorre a ripianare solo il debito restante;
  • pro-quota: il debito viene diviso tra più fideiussori e se uno di loro viene meno ai propri obblighi, gli altri dovranno dividersi anche la sua parte;
  • omnibus: una volta deciso un determinato tetto economico, il fideiussore si impegna a saldare tutti i debiti presenti e futuri del debitore entro quel massimale;
  • per rimborso IVA: è una garanzia fideiussoria richiesta dall’Agenzia delle Entrate al contribuente che richiede il rimborso del credito IVA. Come probabilmente saprai, se la tua azienda ha maturato un credito verso il Fisco, puoi richiedere il rimborso relativo a esso. Tuttavia, l’Amministrazione Finanziaria ti chiederà una fideiussione che la tuteli nel caso in cui la richiesta risultasse illegittima in una fase di controllo successiva al rimborso.

Classificazione per soggetto che fornisce la garanzia:

Quando si parla di fideiussione, un’altra distinzione fondamentale è quella relativa al soggetto preposto a svolgere il ruolo di fideiussore (che non sia un privato).

In questo caso, sono due le forme principali di fideiussione:

  • Fideiussione bancaria
  • Fideiussione assicurativa

Fideiussione bancaria: come ottenerla, come funziona

La fideiussione bancaria è una particolare forma di tutela nella quale è la banca a garantire il puntuale pagamento del debito al soggetto che ne fa richiesta. Può essere richiesta da una persona o da un’azienda al proprio istituto di credito nel momento in cui stipula un contratto di tipo economico o finanziario con una terza parte.

Concretamente, tale formula che prevede il congelamento di fondi o beni (anche immobili) del debitore.

Cosa chiede la banca per la fideiussione?

L'iter burocratico per ottenere una garanzia da parte di un istituto di credito dura circa 2/3 settimane. Nel caso in cui il sottoscrivente sia una persona fisica, i documenti richiesti saranno:

Nel caso di persona fisica, saranno quindi richiesti i seguenti documenti:

Nel caso di richiesta da parte di una persona giuridica (società, impresa o ditta individuale), sarà necessario presentare:

  • il documento d’identità e il codice fiscale dell’Amministratore dell’azienda;
  • ultimo bilancio civilistico;
  • l’iscrizione alla Camera di Commercio;
  • il modello unico dei soci e dell’amministratore.

Qual è il costo di una fideiussione bancaria?

Se hai deciso che la fideiussione è la strada da percorrere, tieni presente che per l’erogazione del servizio, oltre all’eventuale deposito cauzionale, i costi si aggirano all’incirca intorno all’1-2% dell’importo totale richiesto, con interessi variabili tra lo 0,75% e il 3%. Il calcolo preciso ti verrà fatto al momento della stipula del contratto, quando verranno valutati i patrimoni, l’importo effettivo richiesto e altri fattori determinati dall’istituto di credito selezionato.

Fideiussione assicurativa: cos’è, funzionamento

La fideiussione assicurativa, detta anche polizza fideiussoria, rappresenta insieme a quella bancaria una forma di garanzia importante e tra le più ambite dalle aziende soprattutto negli ultimi anni, quando a fronte di un’economia debole, si è assistito a una vistosa contrazione dell’offerta di credito per le imprese.

Come funziona?

È un contratto con il quale una compagnia di assicurazione si fa carico dell'impegno preso dal contraente, garantendo l'adempimento degli accordi pattuiti nei confronti del beneficiario.

A differenza di quella bancaria, tale strumento presenta un iter burocratico decisamente più snello, che ne semplifica l’ottenimento. Questo succede perché la banca potrebbe richiedere il congelamento di contanti, beni o titoli al fine di garanzia, per tutta la durata della fideiussione.

La fideiussione assicurativa è dunque uno strumento consigliato nelle situazioni in cui è importante trovare un garante in tempi stretti ma meno indicato per grossi progetti oppure per un movimento di somme di denaro piuttosto grande, come la costruzione di un’opera pubblica nel primo caso o un mutuo nel secondo.

Per concludere

Il concetto di fideiussione bancaria, come si può intuire, è legato a quello di liquidità. Dietro la stipula di un contratto di questo genere si nasconde spesso la necessità di reperire denaro non disponibile in cassa. Ciò, ovviamente, a fronte di un prezzo talvolta salato, che si potrebbe evitare in presenza di una gestione efficiente della tesoreria.

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