Cos’è il castelletto bancario e come funziona

Tempo di lettura: 4 min.

La maggior parte delle imprese offre ai propri clienti la possibilità di effettuare pagamenti dilazionati che, in base agli accordi, possono essere corrisposti anche dopo diversi mesi dall’emissione delle fatture. Benché altamente diffusa, tale consuetudine può riflettersi in maniera negativa sulle casse dell’azienda che, in attesa di ricevere i pagamenti che le spettano, può trovarsi in crisi di liquidità, soprattutto in mancanza di un’attenta gestione del cash flow. Per ottenere il denaro necessario ad affrontare le spese correnti, molte imprese decidono quindi di ricorrere al castelletto bancario, una sorta di cessione alla banca dei crediti non ancora scaduti. Per sapere in cosa consiste e come funziona il castelletto bancario, non ti resta che leggere questo articolo.

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Cosa si intende per castelletto bancario?

Il castelletto bancario è un tipo di fido bancario che, a fronte del pagamento di un tasso di interesse concordato, permette alle aziende di farsi anticipare i propri crediti nei confronti dei clienti al fine di ottenere liquidità immediata. In altre parole, il castelletto bancario è un finanziamento a breve termine che una banca può erogare nei confronti di un soggetto o un’azienda che ritiene sufficientemente affidabile, sulla base di determinati requisiti (economici, morali o strutturali).

L’operazione di farsi anticipare da una banca i crediti nei confronti dei propri clienti è conosciuta dal punto di vista tecnico come “smobilizzo” e rappresenta una delle tipologie di debito finanziario maggiormente diffuse. Questo perché le fatture emesse dalle aziende prevedono quasi sempre dei termini di pagamento dilazionati, con scadenze di 30, 60, 90 giorni o in alcuni casi anche di diversi mesi. A ciò si aggiunge il “vizio” di saldare le fatture in ritardo, allungando ulteriormente i tempi di incasso. La conseguenza è che le società si trovano spesso costrette a reperire altrove la liquidità di cui hanno bisogno per le spese correnti, ricorrendo così a forme di finanziamento come il castelletto bancario.

Come funziona il castelletto in banca?

Il castelletto bancario consiste, come abbiamo visto, in una sorta di cessione a una banca dei crediti vantati da un’azienda verso i propri clienti. Tale strumento permette quindi di ottenere subito la somma di denaro spettante e utilizzarla per i propri scopi, senza dover attendere il saldo effettivo da parte dei debitori (generalmente dilazionato nel tempo).

A tal proposito, è bene precisare che il castelletto bancario può essere richiesto solo per crediti non ancora scaduti. Si tratta quindi di una soluzione non percorribile in presenza di fatture insolute.

Inoltre, l’accesso al castelletto è limitato a un determinato importo stabilito dalla banca. Quest’ultimo può coincidere con il credito stesso oppure può essere calcolato sulla base di elementi quali:

  • il fatturato medio mensile dell’azienda;
  • la dilazione media dei pagamenti da parte dei creditori;
  • eventuali castelletti già concessi da altre banche.

Castelletto bancario: tipologie

Esistono diverse tipologie di castelletto bancario. Di seguito, esaminiamo le due più frequenti.

1. Castelletto Ri.Ba (ricevute bancarie)

Il castelletto Ri.Ba. fa riferimento alle ricevute bancarie a carico dei clienti: si tratta di documenti bancari (ormai per lo più in forma elettronica) forniti dalle banche per facilitare i pagamenti tra le aziende. Questa tipologia di castelletto permette a chi la richiede di ottenere un anticipo di liquidità corrispondente al 100% del credito.

2. Castelletto anticipo fatture

Il castelletto anticipo fatture si utilizza per le aziende che ricevono pagamenti dai propri clienti tramite bonifico bancario. In questo caso, la somma anticipata dalla banca non copre la totalità dell’importo indicato in fattura, ma si limita generalmente all’80% del credito. Una volta accordato l’anticipo da parte dell’istituto bancario, il debitore riceve l’avviso di effettuare il bonifico di pagamento non più sul conto corrente dell’azienda creditrice, ma direttamente alla banca.

Castelletto bancario: rischi

La possibilità di ottenere un anticipo sulle proprie fatture, senza dover aspettare l’incasso effettivo, rappresenta una grande opportunità per le imprese, spesso in carenza di liquidità.

L’utilizzo di tale strumento non è tuttavia privo di insidie in quanto le aziende richiedenti assumono in toto il rischio di mancato pagamento da parte dei propri debitori. Le banche, infatti, concedono l’anticipo su una fattura salvo buon fine (termine indicato con la sigla s.b.f.): ciò significa che, se una fattura anticipata non viene saldata per tempo dal debitore, l’azienda ricevente si troverà costretta a restituire alla banca l’intero importo erogato (più gli interessi), con la possibilità di essere segnalata alla centrale rischi in caso di mancata restituzione.

Anticipo fatture: come evitarlo grazie alla pianificazione del cash flow

Un eccessivo ricorso a strumenti di debito come il castelletto bancario è sintomo di una cattiva gestione delle finanze aziendali che, se trascurata, può condurre nei casi peggiori fino al fallimento.

Per evitare di incorrere in frequenti problemi di liquidità e mettere a repentaglio la sopravvivenza del business è necessario adottare un’accurata e attenta pianificazione dei flussi di cassa, avvalendosi di strumenti precisi e affidabili.

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