Per evitare di incappare in un credito in sospeso, molte aziende scelgono ancora il pagamento tramite cambiale. Eppure, questo titolo di credito esecutivo da solo non basta a garantire il saldo del credito. Per questo motivo è necessario tutelarsi attraverso forme di garanzie specifiche, tra cui troviamo l’avallo cambiario. In questo articolo vedremo di cosa si tratta, e come è possibile applicarlo nel modo più corretto.
Cosa significa avallo?
Il termine avallo indica una forma di garanzia che un creditore può richiedere sulle cambiali che ha sottoscritto. Le cambiali, infatti – pur essendo un titolo di credito esecutivo, e avendo quindi meno probabilità di trasformarsi in un credito insoluto – presentano comunque un certo rischio di insolvenza.
Laddove viene meno la fiducia verso il debitore – per esempio perché si tratta di un cliente difficile o perché un’indagine sulla sua reputazione creditizia non ha dato gli esiti sperati – attraverso l’avallo è possibile avere maggiori certezze sul pagamento del debito.
In tal caso, sarà necessario coinvolgere un soggetto terzo: la garanzia della cambiale deve arrivare infatti da un avallante, rappresentato in genere da un parente o un socio del debitore, che mostra una situazione finanziaria più stabile. Vedremo in seguito i dettagli di questo meccanismo.
L’avallo è definito come una garanzia personale tipica. Personale perché arriva da una persona, da un soggetto terzo coinvolto nel debito. Tipica perché il suo funzionamento è definito dalla normativa italiana. Oltre all’avallo, anche la fideiussione rientra tra le garanzie personali tipiche, ma con una piccola differenza. Quale?
Avallo e fideiussione, qual è la differenza?
Avallo e fideiussione sono entrambe garanzie di pagamento che coinvolgono una terza persona nella gestione del debito. La somiglianza fra queste due forme di garanzia fa sì che spesso vengano confuse l’una con l’altra: uno dei sinonimi di avallo è infatti «fideiussione cambiaria».
Tra avallo e fideiussione esiste però una differenza precisa, che riguarda l’autonomia rispetto all’obbligazione. Per spiegarlo in parole semplici, possiamo dire così:
- la validità della fideiussione è vincolata alla validità del debito
- la validità dell’avallo è autonoma rispetto alla validità del debito
Perciò se il debito viene definito nullo, con la fideiussione la garanzia si annulla in accordo; con l’avallo invece rimane ancora valida.
Come si fa l’avallo di una cambiale?
Per capire come si fa l’avallo di una cambiale tratta o di una cambiale pagherò, partiamo da un esempio.
Supponiamo che la tua azienda abbia un credito di migliaia di euro con un suo cliente per una fornitura. Il cliente in questione, però, non ha una buona reputazione creditizia, e tu ne sei a conoscenza: forse in passato non ti ha pagato per intero una fattura e ha preferito ricorrere al saldo e stralcio; o forse, più semplicemente, si trova in una situazione finanziaria instabile, e sai che potrebbe far fatica a coprire i suoi debiti.
Per evitare di incorrere in un mancato pagamento – col rischio di compromettere il tuo cash flow aziendale – decidi allora di tutelarti tramite avallo.
In altre parole, chiedi al tuo cliente di coinvolgere un garante (o avallante) in grado di assumersi l’impegno a pagare al suo posto, nel caso in cui si ritenga necessario. Insomma, se il tuo cliente non è capace di coprire il debito, l’obbligo di pagamento passa direttamente all’avallante.
L’avallante può garantire sull’intero importo debito (e in tal caso si parlerà di avallo totale) o su una parte di esso (avallo parziale). In ogni caso, sarà obbligato a pagare la cifra indicata sulla cambiale, a meno di non voler subire in prima persona un’ingiunzione di pagamento.
A quel punto, sulla cambiale, oltre ai dati anagrafici dei principali soggetti coinvolti – emittente e beneficiario per la cambiale pagherò, traente e trattario per la cambiale tratta – vanno inclusi quindi i dati dell’avallante.
Nello specifico, sarà necessario inserire sul fronte del documento della cambiale:
- la dicitura “Per avallo”
- il nome e il cognome dell’avallante
- la sua firma
Va sottolineato che l’avallo non deve essere inserito necessariamente al momento dell’emissione della cambiale, ma anche in seguito. Ciò che conta è che l’avallante venga coinvolto prima della scadenza del titolo di credito.
Come tutelarsi dai crediti insoluti grazie ad Agicap
Lo scopo principale di un avallo cambiario è tutelarsi dai crediti insoluti. Una situazione che si verifica con una certa frequenza nelle aziende italiane, soprattutto quando si trovano a gestire un ampio portafoglio clienti.
Il modo migliore per proteggersi da un mancato pagamento – ed evitare così una diminuzione dei livelli di liquidità disponibile – è prestare attenzione a ogni singolo cliente, e al modo in cui rispondo alle fatture da pagare.
Il che vuol dire monitorare i crediti in sospeso, e analizzare con costanza il comportamento di chi è in debito con la tua azienda.
È in questa direzione che lavora Agicap CashCollect.
Infatti, il software di gestione della tesoreria Agicap dedica un’intera dashboard al controllo degli incassi e delle fatture. Offre, insomma, una panoramica completa della situazione dei crediti e del tempo medio di incasso che può guidarti nella definizione di una strategia di gestione del credito vincente.
I dati di Agicap dimostrano che l’uso di Agicap CashCollect già di per sé riduce del 30% i pagamenti mancati, proprio grazie alla possibilità di controllare da vicino – e in tempo reale – l’evoluzione dei crediti in sospeso.
Prova anche tu Agicap, e osserva il suo impatto sulle fatture non ancora saldate. Puoi iniziare da una prova gratuita: richiedila qui sotto!
