Che cos’è il Days Inventory Outstanding e come interpretarlo

Il magazzino riveste un ruolo chiave per il controllo della liquidità in tutte le aziende, sia che operino nel settore manifatturiero sia in quello commerciale. La sua buona gestione non solo garantisce la capacità di fornire ai clienti il prodotto giusto nel momento giusto, ma anche di evitare una immobilizzazione di capitale eccessiva. Occorre quindi individuare il giusto livello di magazzino per bilanciare la necessità di soddisfare la domanda dei clienti con la minimizzazione dei costi legati al fabbisogno di capitale. Su questo terreno, un indicatore chiave che, come imprenditore o amministratore di un’azienda, non puoi trascurare è il DIO (Days Inventory Outstanding). Vediamo che cosa è e perché è importante monitorarlo.
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Days Inventory Outstanding, definizione
DIO, acronimo di Days Inventory Outstanding, in italiano giorni di rotazione del magazzino, o tempo medio di giacenza del magazzino, misura la rapidità con cui un'azienda “consuma” quello che è il suo magazzino.
Si tratta in altre parole di un indicatore di efficienza dell'azienda: maggiore è la velocità con cui si rinnova l'inventario, maggiore sarà la forza delle vendite. Perché è importante? Se un'azienda fa fronte a spese significative per l'inventario ma poi non lo consuma tutto, o lo consuma lentamente, prima o poi rischia di trovarsi nei guai.
Il magazzino costituisce un impiego di risorse, pertanto maggiore è il tempo che un’azienda ci mette a trasformarlo in cassa (e quindi maggiore sarà la giacenza media delle scorte), più aumenta il rischio di finire in crisi di liquidità. La gestione degli stock è, quindi, da un punto di vista economico, cruciale per definire e per dare attuazione alle strategie di vendita.
Days Inventory Outstanding: formula
Così come succede per il DPO, anche il Days Inventory Outstanding (DIO) è un indicatore calcolato in giorni. Nel dettaglio, si tratta del risultato che si ottiene:
DIO = inventario medio/costo delle merci vendute x numero di giorni
- L'inventario medio: si tratta del valore medio del magazzino. Le aziende possono indistintamente utilizzare il valore dell'inventario alla fine di un periodo di riferimento o il valore medio dell'inventario durante un arco di tempo definito in anticipo (trimestre, semestre…)
- Il costo del venduto: è il costo dei prodotti venduti nel periodo, comprensivo del costo delle materie prime, del lavoro e dei servizi;
- Numero di giorni: è il numero di giorni nel periodo considerato, ovvero 365 giorni per un anno o 90 giorni per un trimestre.
Un esempio per capire meglio. Se un'azienda ha un valore medio di magazzino pari a 27.000 euro durante un periodo di un anno e il costo delle merci vendute è 243.000 euro, il DIO verrà calcolato come segue:
DIO = 27.000/243.000 x 365= 40,56 giorni
In altri termini, il magazzino si rinnova ogni mese e mezzo circa.
Days Inventory Outstanding: come leggere i risultati
Il DIO può variare considerevolmente a seconda dei settori industriali considerati. Ne deriva che il confronto di tale indicatore tra aziende che appartengono a comparti diversi risulta un esercizio inutile. Al contrario, informazioni interessanti possono essere rilevate confrontando il DIO di un'azienda con altre appartenenti alla stessa fetta di mercato, oppure, osservando come tale indicatore, riferito alla stessa impresa, cambia nel tempo. Una riduzione del valore può indicare, per esempio, che l'azienda sta vendendo scorte più rapidamente rispetto al passato, mentre un numero più alto è un chiaro segno che il processo ha subito un rallentamento.
Vediamo nel dettaglio che differenza c’è tra un risultato alto rispetto a uno basso.
- DIO alto. Se un'azienda ha un DIO elevato, vuol dire che non converte rapidamente l'inventario in vendite e potrebbe quindi non gestire il magazzino in modo efficace. In altre parole, il denaro dell'azienda è bloccato nell'inventario per un periodo lungo, il che significa che non può essere utilizzato per altri scopi. Un DIO elevato può anche essere associato a un eccesso di scorte con conseguenti costi di stoccaggio superiori al necessario e un livello elevato di magazzino obsoleto, che potrebbe non essere mai venduto.
- DIO basso. La presenza di un DIO basso, normalmente, indica che l’azienda in questione sta convertendo rapidamente il proprio inventario in vendite, ovvero che il capitale circolante potrà essere distribuito per altri scopi o utilizzato per ripagare il debito. In questa situazione, ci sono anche meno possibilità che le scorte diventino obsolete. Non è tuttavia oro quello che luccica. Un valore basso potrebbe anche anticipare l'incapacità di un'azienda a soddisfare un improvviso aumento della domanda.
Come ottimizzare il Days Inventory Outstanding
Premesso che il DIO è un indicatore dinamico, che cambia cioè con il tempo, come regola generale, abbiamo visto, che un valore più basso è considerato sinonimo di maggiore efficienza rispetto a un valore più alto.
Volendo ridurre questo numero, si può intervenire in due modi:
- accelerare la conversione dell'inventario in vendite;
- ridurre il valore dell'inventario detenuto.
Nel dettaglio, per far scendere il proprio DIO, le aziende possono:
- Aumentare l'accuratezza della pianificazione e delle previsioni per affrontare qualsiasi discrepanza tra vendite previste e effettive. Più accurate saranno le previsioni sulle vendite, minore sarà la necessità di mantenere un livello di inventario superiore al necessario;
- Incrementare la domanda, implementando strategie di marketing più efficaci per aumentare il fatturato;
- Accelerare il processo di vendita: più velocemente saranno effettuate le vendita; prima l'inventario sarà convertito in contanti;
- Ottimizzare i livelli delle scorte utilizzando tecniche come la consegna just-in-time. Questo approccio, rivolto alle aziende manifatturiere, prevede di mandare in produzione solo il prodotto venduto. Si tratta di un modello che, se applicato in maniera scrupolosa, permetterebbe di preparare in tempi brevi solo le quantità di prodotti richiesti dai clienti. Alla luce del fatto che si produce solo il necessario, vengono così ridotte le merci in stock e i costi legati alla loro conservazione. Allo stesso tempo, si riduce il rischio di obsolescenza dei prodotti, poiché si lavora sempre con livelli di inventario minimi.
- Smaltire l'inventario obsoleto, tramite l'adozione di politiche di promozione (sconti o spedizione gratuita).
Detto questo, un DIO elevato non è sempre sinonimo di problemi. Alcune aziende programmano, in vista di alcuni periodi dell'anno, livelli di inventario più elevati. Questo succede per esempio quando è previsto un aumento significativo della domanda dei clienti. Si pensi per esempio a tutte quelle attività che mostrano fluttuazioni stagionali nella domanda di prodotti. In questi casi, l'indicatore DIO subirà variazioni significative a seconda dei diversi periodi dell’anno considerati.
Conclusioni
Come abbiamo visto in questo articolo, il DIO indica quanto tempo ci vorrà prima che la merce, immagazzinata come scorta, venga acquistata da un cliente e, quindi, si trasformi in liquidità. Per la maggior parte delle aziende commerciali, gran parte delle risorse, dal 50% al 60%, è costituita dall'inventario.
Si capisce dunque quanto importante sia utilizzare questo indicatore per monitorare la capacità di un'impresa di liberare risorse da destinare ad altre attività: ripianare debiti, pagare gli stipendi, investire nella crescita. Solo attraverso una costante attenzione al cash flow e alle attività di previsione, un’impresa può pianificare l'espansione della propria attività, l'assunzione di nuovo personale, e altro ancora.
Disporre di previsioni di cassa tra l’altro migliora di molto il rapporto con la banca, perché solo in questo modo ci si mette nelle condizioni di prevedere in anticipo eventuali fabbisogni finanziari, di gestire al meglio eventuali fidi e soprattutto di evitare costosissimi scoperti di conto corrente.
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