Days Payable Outstanding: cos’è e come interpretarlo

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È un indicatore poco noto, ma che riveste un ruolo chiave nella vita aziendale, in quanto permette di calcolare quanti giorni impiega un’azienda per pagare le proprie fatture. Un valore molto alto può indicare una difficoltà dell’azienda a onorare i propri debiti; uno basso rischia incidere negativamente sui bisogni di liquidità dell’impresa. Vediamo insieme come si calcola, e quali informazioni possiamo ottenere dal suo utilizzo.

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Days Payable Outstanding (DPO): che cos’è

DPO acronimo inglese di Days Payable Outstanding, in italiano giorni di dilazione media ottenuta dai fornitori, indica il tempo medio (in giorni) impiegato da un'azienda per pagare bollette e fatture ai suoi creditori commerciali. Si tratta di un indicatore molto importante nella vita di un’azienda, in quanto misura la capacità dell’impresa stessa di onorare i propri debiti commerciali, che possono includere fornitori, o finanziatori. Il rapporto, calcolato su base trimestrale o annuale, appare inoltre uno strumento chiave per capire come vengono gestiti i flussi di cassa dell’azienda.

Days Payable Outstanding (DPO): la formula

Il DPO si calcola rapportando i debiti verso i fornitori agli acquisti giornalieri realizzati dall’impresa (non solo merci ma anche servizi).

  • DPO = Debiti verso fornitori/acquisti *365

Vediamo nel dettaglio che cosa indicano le singole voci:

  • Debiti verso fornitori: per produrre un prodotto vendibile, un'azienda ha bisogno di materie prime e servizi. In termini contabili, i debiti verso fornitori rappresentano quanto denaro l'azienda deve ai suoi fornitori per gli acquisti effettuati a credito.

  • Acquisti: sono i costi sostenuti dall'azienda per la realizzazione di un prodotto vendibile, che include il pagamento per utenze come l'elettricità e per i salari dei dipendenti.

  • Il tempo medio di pagamento dei debiti viene generalmente calcolato sulla base di un anno (365 giorni) o un trimestre.

  • Il risultato indica il numero medio di giorni impiegati dall'azienda per estinguere le proprie obbligazioni dopo aver ricevuto le bollette.

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Days Payable Outstanding (DPO): un esempio

Si supponga che i debiti commerciali di un’azienda X ammontino a 36.000 euro e che i costi per materie prime e servizi siano rispettivamente pari a 400.000 euro.

  • DPO = 36.000/400.000 *365= 33

Il tempo medio di pagamento dei debiti verso fornitori (o tempo medio di rinnovo dei debiti) è pari a 33 giorni.

Days Payable Outstanding (DPO): a che cosa serve

Abbiamo visto come si calcola il Days Payable Outstanding, cerchiamo ora di capire perché è importante. Tutte le aziende, indipendentemente dalle dimensioni, concedono dilazioni di pagamento ai clienti e ne ricevono dai fornitori. È dall'equilibrio tra entrate e uscite che un'impresa riesce a mantenere in cassa liquidità sufficiente per pagare le spese e adottare politiche di crescita. L’attenzione al rapporto con i fornitori deve quindi assumere un’importanza cruciale per evitare situazioni di crisi e/o di tensione finanziaria nel breve termine.

In particolare, un tempo medio di pagamento inferiore a quello di incasso palesa una disarmonia tra flussi in entrata e quelli di uscita, che rischia di trasformarsi in un maggior fabbisogno di risorse finanziarie. Diventa dunque cruciale, per i manager monitorare i giorni medi di pagamento dei propri fornitori per non correre il rischio di finire in crisi.

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Days Payable Outstanding (DPO): come ottimizzarlo

Premesso che i valori DPO variano ampiamente a seconda dei diversi settori industriali, all’azienda conviene spuntare la massima dilazione possibile sugli acquisti (DPO elevato) e praticare la minima possibile sulle vendite.

Un DPO elevato vuol dire che l’azienda impiega più tempo per pagare le spese, il che significa che può trattenere i fondi disponibili per una durata maggiore, e quindi utilizzarli per investimenti a breve termine, nonché per aumentare il capitale circolante e il cash flow. Attenzione, però valori più elevati di DPO, sebbene desiderabili, potrebbero segnalare una mancanza di liquidità e l'impossibilità di onorare i debiti.

Tra tutte le situazioni, la meno auspicabile è quella in cui le dilazioni di pagamento concesse ai clienti sono abbastanza lunghe e quelle ricevute dai fornitori sono molto brevi. Di solito questo avviene alle piccole aziende con scarso potere negoziale, ovvero che non riescono a trattare alla pari con i fornitori e, al contrario, hanno la necessità di mostrarsi benevoli con i clienti per attirarli.

Immagina se un'azienda concedesse ai suoi clienti un periodo di 90 giorni per pagare i beni che acquistano, ma avesse solo una finestra di 30 giorni per pagare i suoi fornitori. Una situazione del genere rischierebbe di mettere l'azienda in un posizione di debolezza, a frequenti crisi di liquidità. Le aziende devono, dunque, trovare sempre un equilibrio con il DPO.

Days Payable Outstanding (DPO): i limiti

Sebbene il DPO sia utile per mettere a confronto aziende dello stesso comparto per valutarne la forza, non esiste un valore auspicabile in assoluto a cui si può far riferimento, poiché lo stesso varia in modo significativo in base al settore, al posizionamento competitivo dell'azienda e al suo potere contrattuale. Le grandi aziende con un forte potere negoziale sono in grado di contrattare condizioni migliori con fornitori e creditori, rispetto a un’altra che opera nello stesso comparto ma con dimensioni minori.

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DSO vs DPO: le differenze

Speculare al Days Payable Outstanding, è il Days Sales Outstanding (DSO), che rappresenta il tempo medio di pagamento delle fatture commerciali. Se nella gestione della tua azienda fai spesso ricorso al credito commerciale, questo indicatore risulta fondamentale per valutare la tua capacità di ricevere pagamenti in tempo.

La formula, in questo caso, è:

  • DSO = (crediti commerciali / vendite totali) * 365 giorni

In pratica, questo indicatore accende i riflettori sulla capacità di convertire i crediti commerciali in entrate di cassa. Maggiore è il DSO della tua azienda, minore è il tuo flusso di cassa. Non è un caso che in seguito alla pandemia da Covid-19, la media globale delle tempistiche di incasso (DSO) sia aumentata di 2 giorni fino a 66 giorni nel 2020 e di altri 2 giorni fino a 68 nel 2021, il livello più alto dell'ultimo decennio (dati Euler Hermes).

Conclusione

Concludendo, per indagare la situazione di liquidità di un'azienda è dunque rilevante l’informazione relativa al tempo che trascorre, in media, tra il pagamento dei fornitori e l’incasso dai clienti. Tanto maggiore è tale periodo, tanto più critica può risultare la situazione finanziaria dell’impresa, perché vi sono ingenti fabbisogni da finanziare generati dalla gestione corrente. Tanto minore è tale periodo maggiore sarà invece l’elasticità finanziaria dell’impresa nel breve.

Gestire la tesoreria in modo puntuale e costante è fondamentale per la salute del tuo business ed evitare problemi di liquidità. Per farlo, solitamente le aziende usano file Excel da compilare periodicamente: un lavoro lungo con alte probabilità di commettere errori, che non permette di avere un quadro sempre aggiornato della situazione.

Utilizzare, invece, un software per la gestione del cash flow come Agicap, ti dà la possibilità di:

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