La produttività delle imprese, non è un mistero, cresce con gli investimenti. Tuttavia nella congiuntura attuale, inflazione, timori geopolitici e strozzature delle catene globali di fornitura rischiano di condizionare in negativo le intenzioni di spesa delle aziende. Ecco alcuni suggerimenti (non tradizionali) per massimizzare l’efficienza dei tuoi investimenti.
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PMI alla prova di nuove sfide
Dopo due anni di crisi causata dalla pandemia, le piccole e medie imprese italiane devono ora fare i conti con tutta una serie di nuovo sfide, che rischiano di minare la crescita dei prossimi mesi. Inflazione ai massimi livelli da quasi quarant’anni, aumento dei costi della materie prime, strozzature delle catene globali di fornitura, bollette energetiche alle stelle: sono queste alcune delle variabili che rischiano di mettere a dura prova il flusso di cassa e i rendimenti delle aziende, indipendentemente dal settore in cui operano.
Mai come in questo momento, adottare un piano per aumentare i margini di profitto, può rivelarsi in grado di muovere l'ago della bilancia nella giusta direzione. Come? Prima di entrare nel dettaglio delle strategie, partiamo col definire che cosa è il ROI, acronimo per Return on Investment, ovvero uno degli indicatori di bilancio più utilizzati da investitori e imprenditori per fare luce sulla capacità dell’azienda di impiegare in maniera efficiente le risorse.
Che cos’è il ROI e quali sono i valori ideali
Il ROI, acronimo di Return on Investment, è quella metrica che misura la quantità di denaro che un’azienda è in grado di generare dopo un investimento, a prescindere dalle fonti di finanziamento utilizzate. Il suo calcolo risponde alla domanda: che rendimento otterrò se investo X euro nella mia attività?
La sua formula più tradizionale:
- ROI= Reddito operativo (il guadagno derivato dall’investimento fatto)/capitale investito
Se si vuole calcolare il ROI non come indice, bensì come percentuale sul ritorno dell’investimento, occorre moltiplicare il risultato per 100.
- ROI= Reddito operativo/capitale investito * 100
Come interpretare i risultati?
Premesso che non esistono dati ideali (i risultati risentono di una serie di fattori, primo fra tutto, il settore in cui opera il soggetto che compie gli investimenti), volendo semplificare possiamo dire che se il ROI è positivo significa che il progetto è redditizio. In caso contrario, ovvero se il risultato è negativo, l'investimento non è redditizio e l’azienda sta perdendo denaro.
Come massimizzare il ROI: quattro consigli
Massimizzare il ROI vuol dire, in sostanza, rendere più efficiente la propria attività. Come procedere? Probabilmente hai già fatto uso di molti dei metodi tradizionali per aumentare la liquidità, soprattutto dopo gli alti e bassi del 2020. Magari hai trasferito la sede della tua azienda in uno spazio più piccolo dopo aver adottato un’organizzazione di lavoro ibrido o da remoto. O forse hai rinegoziato i tuoi contratti con i fornitori.
Proviamo ora a individuare alcuni dei metodi meno tradizionali, ma altrettanto efficaci:
1 - Investi in piattaforme di marketing ad alte prestazioni
Come parte della strategia di marketing online, il paid advertising (annunci a pagamento), ovvero quello strumento che permette alle aziende di essere trovate quando un utente digita parole chiave su un motore di ricerca o sui social network, rappresenta un investimento da non sottovalutare, soprattutto per le realtà di piccole e medie dimensioni. Ma come scegliere la piattaforma giusta?
Se stai cercando di aumentare il tuo ROI senza un investimento iniziale sostenuto, prima di iniziare, è importante che imposti una strategia che preveda l’uso degli strumenti giusti al momento giusto per raggiungere al meglio i tuoi obiettivi.
Puoi anche decidere di optare per strumenti meno “inflazionati” come un podcast aziendale che, a fronte di un investimento minimo, offre un potenziale di ritorno molto alto non solo in termini di visibilità del marchio, ma anche nelle intenzioni di acquisto.
2 - Accelera sull’automazione delle attività
All’interno delle attività aziendali ci sono flussi di lavoro che, per consuetudine, si tendono a lasciare invariati negli anni per paura di intervenire su processi consolidati. Nell’era digitale, non ci sono tuttavia più scuse valide per rimandare sull’automazione della attività.
Cloud e Intelligenza Artificiale, per esempio, sono due delle tecnologie su cui si deve puntare per automatizzare i processi in modo semplice, con costi relativamente bassi e senza dover necessariamente assumere personale specializzato.
L'assistenza clienti potrebbe essere un ottimo punto di partenza per testare queste nuove tecnologie. Sono numerose le aziende che, per esempio, hanno già adottato chatbot per gestire richieste di vario genere da parte della clientela.
Oppure, un'altra area in cui automatizzare i processi è il marketing, attraverso l’uso di strumenti di marketing automation per l’invio di comunicazioni e promozioni a clienti e prospect.
Il principale vantaggio dell’automazione dei processi aziendali è il risparmio di tempo: delegando al software alcuni processi che possono fare a meno dell’intervento umano, liberi da incombenze operative risorse che possono essere applicate su attività con un valore aggiunto maggiore.
3 - Rendi più efficiente il processo di vendita
Nonostante ci si trovi in piena era di sales automation, l’attenzione nei confronti delle tecniche di vendita non dà alcun segno di cedimento. Se il processo di vendita non funziona in modo efficiente come vorresti, siediti con il tuo team commerciale e identifica i punti di debolezza. La rimozione di eventuali ostacoli e punti di attrito potrà accelerare l'intero processo, consentendo di aumentare la redditività.
4 - Riorganizza la tua squadra
Mantenere la stessa squadra di lavoro e migliorare allo stesso tempo la produttività non è una chimera. A condizione però che si proceda a una riorganizzazione delle responsabilità tra i membri del team. Per evitare problemi e lamentele, presenta la tua idea ad altri dirigenti e manager. Una volta ricevuto il via libera, puoi procedere con il piano, riallineando competenze e obiettivi professionali dei dipendenti. Una riorganizzazione ben fatta può valorizzare i talenti che hai a disposizione, ma anche migliorare e motivare i dipendenti. Ricorda che efficienza, produttività e ROI vanno sempre a braccetto.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo acceso i fari sul ROI e passato in rassegna alcune tecniche per massimizzare il ritorno sugli investimenti. Tuttavia, per avere un’idea più precisa sullo stato di salute dell’azienda, il calcolo e il monitoraggio del ROI deve essere collegato a un altro indicatore altrettanto importante: il cash flow. Ogni investimento aziendale, che sia in termini di nuove assunzioni, acquisto di software, macchinari ecc., comporta sempre due fasi: un esborso di denaro iniziale e un successivo flusso di denaro in ingresso.
Ecco dunque che la necessità di un costante monitoraggio del ROI e, soprattutto, il suo andamento temporale non solo offre un’istantanea sull’efficienza della gestione aziendale, ma consente di avere un’idea più precisa sul giudizio che il mercato del credito attribuisce alla stessa impresa (rating) in vista di eventuali richieste di finanziamento.
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