Tutto sul pagamento ricorrente: cosa vuol dire, come funziona, quali vantaggi offre

Tempo di lettura: 9 min.

Il pagamento ricorrente è un metodo di pagamento che permette di pagare in maniera automatica e continuativa un importo per accedere a un prodotto o servizio. A differenza del pagamento singolo, che si esegue in un'unica soluzione, il pagamento ricorrente viene infatti effettuato a più riprese e a cadenza regolare. Si tratta di un sistema sempre più diffuso, che presenta numerosi vantaggi sia per l'esercente sia per il consumatore o utente che lo utilizza. In questo articolo vediamo quindi quali sono i tipi di pagamento ricorrente che si possono adottare, come funzionano, in cosa si differenziano tra loro e quali benefici comportano per chi li sceglie.

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Che cosa significa pagamento ricorrente?

Il pagamento ricorrente o pagamento automatico, in inglese recurring payment, consiste nell'addebito automatico e periodico di una somma di denaro a fronte dell'erogazione in maniera continuativa di un prodotto o servizio. In pratica, l'utente o acquirente che utilizza un metodo di pagamento ricorrente corrisponde al merchant un canone mensile per usufruire del suo prodotto o servizio senza interruzione.

Il pagamento ricorrente è dunque un'operazione di addebito automatizzata che consente agli esercenti di evitare di effettuare ogni volta una procedura manuale per incassare le somme che gli spettano dai propri clienti. Tale sistema può essere attivato per un periodo di tempo prestabilito, in base agli accordi tra merchant e cliente, oppure a tempo indeterminato (finché il cliente non decide di disattivarlo).

I pagamenti ricorrenti vengono generalmente effettuati con cadenza mensile, ma l'addebito può avvenire anche su base quindicinale, trimestrale, annuale o con qualsiasi altra periodicità, a seconda del prodotto o servizio e del profilo del cliente.

Pagamenti ricorrenti: esempi

Tra i pagamenti ricorrenti più comuni troviamo quelli per:

  • gli abbonamenti a riviste e giornali, piattaforme di streaming video o audio (come Netflix o Spotify), servizi di accesso come Amazon Prime, servizi alimentari, ecc.
  • le bollette di luce e gas;
  • i servizi di internet e telefonia;
  • le iscrizioni a luoghi fisici, come palestre e club privati;
  • i servizi prolungati nel tempo, come l'erogazione di corsi di formazione o i servizi di pulizia;
  • le donazioni ricorrenti ad associazioni non profit.

Esecuzione di pagamenti ricorrenti: come funziona?

Se nel caso dei pagamenti una tantum il cliente effettua e autorizza la transazione una sola volta (generalmente al momento dell'acquisto), i pagamenti ricorrenti prevedono un processo un po' più complesso, che comprende diverse fasi:

  • Accordo tra le parti. Per prima cosa, l’esercente deve ottenere l’autorizzazione da parte del cliente a procedere agli addebiti ricorrenti. Le due parti dovranno quindi accordarsi sull'importo dei singoli pagamenti, sulla frequenza, sul metodo (carta di credito o addebito diretto SEPA) e sul termine, se previsto. Il cliente dovrà inoltre fornire all’esercente le informazioni necessarie per il pagamento (IBAN o dati della carta).
  • Disposizione dei pagamenti ricorrenti. Una volta ricevute l'autorizzazione e le informazioni del cliente, l'esercente potrà quindi impostare gli addebiti con la frequenza concordata (generalmente mensile).
  • Invio automatico degli addebiti. A questo punto, il cliente riceverà gli addebiti in maniera regolare, senza bisogno di dover fornire ogni volta il suo consenso, fino al raggiungimento della data di scadenza (se presente) oppure finché non deciderà di annullare il contratto.

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Pagamenti automatici: tipologie

I pagamenti ricorrenti o automatici possono essere effettuati con due diverse modalità:

  • pagamenti ricorrenti con carta di credito;
  • pagamenti ricorrenti tramite addebito diretto SEPA (SDD).

Di seguito vediamo come funzionano e quali sono le differenze tra i due tipi di pagamento ricorrente.

Come funzionano i pagamenti ricorrenti con carta di credito

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I pagamenti ricorrenti con carta di credito, anche noti come CPA (Continuous Payment Authority), costituiscono a tutti gli effetti dei pagamenti su carta che vengono tuttavia eseguiti senza la presenza fisica del suo titolare al momento dell'addebito.

Per attivare i pagamenti ricorrenti con carta, l'esercente deve richiedere al cliente i dati di una carta di pagamento abilitata alle transazioni online (vanno bene tutte le carte dei circuiti Visa, Mastercard e American Express, mentre non è possibile effettuare pagamenti ricorrenti con carte del circuito PagoBancomat).

In seguito, occorrerà impostare i pagamenti tramite un fornitore di servizi di pagamento (Payment Service Provider, abbreviato PSP). Quest’ultimo fornisce una piattaforma online che permette di gestire gli addebiti in maniera semplificata e conservare i dati sensibili forniti dai clienti in maniera sicura, in base agli standard PCI DSS.

Quello della conservazione dei dati della carta è un aspetto particolarmente importante: trattandosi di informazioni sensibili, infatti, l’esercente non può semplicemente registrarle su un documento cartaceo o digitale, ma deve rispettare dei rigidi criteri di sicurezza che sono garantiti, appunto, da buona parte delle piattaforme PSP.

Come funzionano i pagamenti ricorrenti con addebito diretto SEPA (SDD)

L'addebito diretto SDD (in inglese SEPA Direct Debit) è una tipologia di pagamento ricorrente associato a conti correnti e generalmente messo a disposizione da tutte le banche. Viene utilizzato in particolare per pagare le utenze domestiche.

Come tutti i pagamenti ricorrenti, gli addebiti SDD prevedono un accordo preliminare tra le parti (cliente e azienda) che prende il nome di mandato SEPA e si configura come un contratto di autorizzazione all'addebito sul conto corrente del debitore.

Esistono due tipi di pagamento ricorrente con addebito diretto SEPA:

  • SDD Core. Può essere utilizzato sia dai privati sia dalle imprese per qualsiasi tipo di necessità (personale o commerciale), previa accordo tra le parti. In caso di problemi, l’addebito diretta SEPA Core consente al debitore di richiedere un rimborso dell'importo addebitato entro 8 settimane dall'avvenuto pagamento o, in mancanza di un'autorizzazione all'addebito o se il mandato non è valido, entro 13 mesi.
  • SDD B2B. È riservato esclusivamente alle imprese e permette dunque di eseguire unicamente operazioni commerciali. Non ammette la possibilità di rimborso.

Differenze tra pagamenti ricorrenti con carta di credito e addebiti SDD

Benché molto simili, i pagamenti ricorrenti con carta di credito e quelli tramite addebito diretto SEPA presentano alcune importanti differenze, che li rendono in base ai casi più o meno vantaggiosi.

La prima differenza tra le due tipologie di pagamento ricorrente riguarda le informazioni necessarie per attivarli: nel caso degli SDD occorre avere l'IBAN, mentre per i pagamenti con carta bisogna fornire i dati della carta.

Un'altra differenza riguarda i costi. Le tariffe dipendono in entrambi i casi dal provider scelto, ma le commissioni per l'addebito diretto SEPA sono generalmente più basse.

Cambiano anche le tempistiche di incasso: nel caso dei pagamenti con carta il credito viene trasferito nello stesso giorno in cui si verifica l'addebito, mentre per gli SDD sono necessari diversi giorni lavorativi sia per addebitare l'importo sul conto del debitore sia per accreditarlo sul conto del creditore.

Ancora, i pagamenti ricorrenti con carta presentanocondizioni maggiormente flessibili per il creditore, che può modificare in ogni momento l'importo e la data dell'addebito, mentre le modifiche agli addebiti diretti SEPA sono più difficili e richiedono diversi giorni di tempo per andare a buon fine.

Infine, i pagamenti ricorrenti con carta di credito vengono rifiutati più frequentemente rispetto agli addebiti diretti, soprattutto per via dei limiti operativi a cui sono soggette le carte di credito (che prevedono generalmente un plafond mensile oltre il quale non è possibile andare) e per la presenza di una data di scadenza, oltre la quale la carta viene automaticamente annullata. Al contrario, essendo collegato direttamente al conto corrente, l'addebito diretto SEPA è esente sia dai limiti operativi sia da date di scadenza ed è dunque meno soggetto ai rifiuti.

Come togliere i pagamenti automatici?

La procedura da seguire per disattivare un pagamento ricorrente o automatico varia a seconda dello strumento di pagamento utilizzato (carta di credito o conto corrente).

Come bloccare un pagamento ricorrente su carta di credito

Nel caso di pagamenti automatici su carta di credito occorre rivolgersi all'azienda che fornisce il prodotto/servizio e richiedere il blocco degli addebiti. Non è possibile, in questo caso, bloccare i pagamenti rivolgendosi direttamente alla banca in quanto quest'ultima fa semplicemente da tramite tra l'intestatario della carta di credito e l'azienda che fornisce il servizio e che ha ottenuto dal primo l'autorizzazione all'addebito. Il creditore è quindi l'unico a poter effettuare la disdetta.

In circostanze particolari e poco trasparenti può però capitare che il gestore dei servizi non dia seguito alla richiesta: in questo caso si può allora fare un passaggio con la propria banca e richiedere la disattivazione della carta.

Come bloccare un pagamento ricorrente SDD

Per bloccare un addebito SEPA (ad esempio la domiciliazione bancaria delle bollette) si può procedere in due modi:

  • se si dispone di un conto online, basterà accedere al proprio internet banking e annullare i pagamenti automatici dalla sezione dedicata agli addebiti diretti: si tratta del metodo più rapido;
  • se non si dispone di un conto online o non si riesce a procedere autonomamente occorrerà recarsi direttamente nella sede fisica della banca e richiedere l'annullamento dell'addebito allo sportello: a seconda dell'istituto di credito, questo metodo può richiedere più o meno tempo.

Quali vantaggi offrono i pagamenti ricorrenti?

I pagamenti ricorrenti offrono alle aziende che li adottano per la riscossione dei propri crediti numerosi vantaggi:

  • risolvono il problema dei ritardi nei pagamenti: i pagamenti ricorrenti avvengono in maniera automatica, senza che il cliente debba preoccuparsi di niente, e questo riduce al minimo il rischio di ritrovarsi a gestire ritardi nei pagamenti e fatture non pagate;
  • migliorano la customer experience: la possibilità di ricorrere a un piano di pagamenti ricorrenti migliora e facilita l'esperienza d'acquisto dei clienti, rendendola più semplice e fluida e contribuendo sia a fidelizzare i clienti già esistenti, sia ad attirarne di nuovi;
  • fanno risparmiare tempo e risorse: visto che con i pagamenti ricorrenti avviene tutto in automatico, non c'è più bisogno di preoccuparsi ogni volta di inviare le fatture di pagamento ai clienti o di contattarli per assicurarsi che paghino in tempo. In questo modo ci si può dedicare ad attività a maggior valore aggiunto per l'azienda.
  • stabilizzano il flusso di cassa e facilitano le previsioni: i pagamenti ricorrenti permettono di stabilizzare il flusso di cassa e stimare agevolmente le entrate future, così da poter pianificare gli investimenti più facilmente.

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