Anticipazione di tesoreria: regole e limiti

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Trovarsi senza la liquidità necessaria per far fronte ai pagamenti è una situazione alquanto spiacevole. Per evitare che ciò accada è fondamentale assicurarsi di tenere sempre sotto controllo le proprie entrate e uscite, così da poter intervenire prima che si generi lo squilibrio. Ma cosa si può fare quando è troppo tardi e mancano le risorse liquide per far fronte ai pagamenti urgenti e indifferibili? Per gli enti locali che si trovano in una simile situazione esiste l'anticipazione di tesoreria, uno strumento disciplinato dalla normativa italiana che consente di ottenere finanziamenti a breve termine in caso di momentanee deficienze di liquidità. In questo articolo andremo quindi a esaminare in cosa consiste, esattamente, l'anticipazione di tesoreria, a cosa serve, come funziona e a quali limiti è soggetta.

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Cosa si intende per anticipazione di tesoreria o anticipazione di cassa?

L'anticipazione di tesoreria, o anticipazione di cassa, è un istituto di cui possono usufruire gli enti locali (comuni, province, ecc.) in caso di necessità inderogabili. Si tratta di unatipologia particolare di finanziamento a breve e brevissimo termine (massimo 12 mesi) che un ente può richiedere al tesoriere in circostanze eccezionali ed è disciplinato dall'art. 222, D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL), che ne regola il funzionamento e i limiti.

Il ricorso all'anticipazione di cassa rientra nel servizio di tesoreria, che ha come scopo essenziale quello di assicurare il regolare corso dei pagamenti per garantire la stabilità dell'ente locale.

Chi può svolgere il servizio di tesoreria

Il servizio di tesoreria può essere svolto solo dai soggetti abilitati. Nello specifico:

  • per i comuni capoluoghi di provincia, le province e le città metropolitane può essere affidato unicamente a una banca autorizzata ai sensi dell’art. 10, d.lg. 1.9.1993 n. 385;
  • per i comuni non capoluoghi di provincia, le comunità montane e le unioni di comuni può essere svolto anche da società per azioni regolarmente costituite con capitale sociale interamente versato superiore a 500 mila euro, aventi per oggetto la gestione del servizio di tesoreria e la riscossione dei tributi degli enti locali e che alla data del 25 febbraio 1995 erano incaricate dello svolgimento del medesimo servizio, a condizione che il capitale sociale risulti adeguato a quello minimo richiesto dalla normativa vigente per le banche di credito cooperativo.

Perché gli enti locali ricorrono all'anticipazione di tesoreria?

La decisione di ricorrere all'istituto dell'anticipazione di tesoreria da parte di un ente locale avviene per far fronte a pagamenti urgenti e indifferibili in situazioni di carenza di liquidità momentanee. In altri termini, l'anticipazione di tesoreria serve per risolvere temporanee mancanze di cassa in conseguenza di uno squilibrio tra i flussi in entrata e quelli in uscita, in relazione ai pagamenti da effettuare necessariamente in un determinato periodo.

Come funziona l'anticipazione di tesoreria e quali limiti prevede?

L'iniezione di liquidità derivante dall'anticipazione di tesoreria deve essere circoscritta sia nella quantità che nel tempo, onde evitare che tali fondi vengano utilizzati come un mezzo di copertura alternativo della spesa.

Sebbene si tratti a tutti gli effetti di un finanziamento, infatti, l'anticipazione di tesoreria non viene considerata come una forma di indebitamento vera e propria in quanto, come previsto nell'art. 119 della Costituzione, comma 6, è consentito ricorrere all'indebitamento solo per finanziare le spese di investimento.

I fondi erogati con l'anticipo di cassa devono quindi essere utilizzati esclusivamente per garantire il regolare corso dei pagamenti necessari per la stabilità dell'ente e non possono essere impiegati in altro modo. Inoltre, il prestito deve essere restituito dall'ente locale non appena riscuote delle entrate non vincolate ad altri usi.

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Anticipazione di tesoreria 2023: il limite dei 5/12

Le somme ottenute tramite il contratto di anticipazione di tesoreria sono soggette, come già detto, a dei limiti quantitativi precisi. L'art. 222 del TUEL prevede infatti che i fondi erogati dalla banca o tesoriere all'ente non debbano superare la soglia dei 3/12 delle entrate accertate nel penultimo esercizio precedente, con riferimento ai primi tre titoli delle entrate del bilancio per i comuni, le province, le città metropolitane e le unioni di comuni e ai primi due titoli per le comunità montane. Tuttavia, con la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022) il limite massimo che il tesoriere può concedere a un ente è stato esteso ai 5/12 delle entrate fino a tutto il 2025.

Anticipazione di tesoreria e interessi

L'anticipazione di tesoreria prevede lamaturazione di interessi passivi. Questi ultimi, in base alle disposizioni dell'art. 222 del TUEL, decorrono dall'effettivo utilizzo delle somme con le modalità previste dalla convenzione di cui all'art. 210.

La presenza di interessi da corrispondere rende l'utilizzo di questo strumento particolarmente oneroso, determinando un ulteriore motivo per cui dovrebbe essere utilizzato solo in circostanze eccezionali.

Anticipazione di tesoreria: uso corretto

L'anticipazione di tesoreria rappresenta, come abbiamo visto, una soluzione-tampone per risolvere provvisoriamente le problematiche legati ai flussi di cassa – generalmente riconducibili a uno sfasamento cronologico tra i tempi di acquisizione delle entrate e quelli di pagamento delle spese – e soddisfare il fabbisogno immediato di liquidità: per questo non dovrebbe mai essere utilizzata in maniera ripetuta. Il ricorso all'anticipazione di cassa, infatti, va considerato come un evento straordinario e non come uno strumento risolutivo.

Il suo utilizzo continuo e prolungato nel tempo, al contrario, oltre a risultare particolarmente gravoso per via degli interessi passivi, è sintomo di una cattiva gestione finanziaria dell'ente e potrebbe indurre le Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti ad attivare la procedura di verifica da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze-Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato sulla regolarità della gestione amministrativo-contabile degli enti locali.

Inoltre, tale uso reiterato potrebbe nascondere in alcuni casi forme di finanziamento a medio/lungo termine, determinando di fatto una violazione al già citato articolo 119 della Costituzione, che permette di ricorrere all'indebitamento solo per spese di investimento.

Per concludere

L’anticipazione di tesoreria rappresenta un aiuto prezioso per gli enti locali che si trovano in situazioni di momentanea difficoltà e non dispongono della liquidità necessaria per fronteggiare i pagamenti imminenti. Tuttavia, è fondamentale utilizzare questo strumento in maniera oculata e responsabile. Se l'anticipazione di tesoreria diventa una pratica abituale, infatti, può non solo risultare estremamente gravosa per via degli interessi passivi, ma anche e soprattutto segnalare una gestione finanziaria inadeguata, suscitando l’attenzione delle autorità di controllo.

In conclusione, l'anticipazione di tesoreria deve essere considerata esclusivamente come un'opzione di emergenza per affrontare momentanee difficoltà finanziarie, da utilizzare con cautela. La chiave per evitare situazioni di emergenza è una gestione finanziaria oculata e il monitoraggio costante delle entrate e delle spese.

Come prevenire i problemi di cassa

La necessità di ricorrere all'anticipazione di tesoreria segnala la presenza di uno squilibrio nel flusso di cassa. Per evitare di trovarsi in una simile situazione occorre implementare un sistema adeguato di monitoraggio e analisi del cash flow, che permetta di estirpare le cause che determinano i problemi di liquidità alla radice e garantire il costante equilibrio tra i flussi in entrata e in uscita.

Nonostante la loro importanza, le attività di gestione del cash flow tendono spesso a essere trascurate per via del tempo e dell'impegno che richiedono. Questo si verifica tuttavia solo quando tali attività vengono svolte in maniera "tradizionale", tramite il ricorso a fogli di calcolo Excel: un metodo che, oltre a essere estremamente time-consuming, porta con sé un elevato rischio di errori e imprecisioni.

La soluzione per semplificare e accelerare le attività di monitoraggio e analisi del flussi di cassa èricorrere a un software digitale che permetta di automatizzare le operazioni altrimenti svolte manualmente.

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