CFO Survey: Una nuova ricerca rivela i costi nascosti delle imprecisioni nelle previsioni di cassa per le medie imprese in Italia

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Agicap ha condotto uno studio approfondito su oltre 500 CFO di imprese di medie dimensioni negli Stati Uniti e in Europa, facendo luce sui fattori principali che rendono inaffidabili le previsioni di cassa. I dati raccolti offrono soluzioni pratiche che possono aiutare i reparti finanziari a migliorare la precisione delle loro previsioni.

La previsione di cassa è il cuore pulsante di ogni azienda. Per le medie imprese, in particolare nell’attuale contesto finanziario instabile, padroneggiare questa disciplina è cruciale. “CFO Survey: lo studio 2024 sulle sfide legate alla gestione della liquidità nelle medie imprese”, uno studio esclusivo condotto da Agicap tra i CFO delle medie imprese, offre una ricca panoramica sulle pratiche e le sfide legate alla gestione del flusso di cassa che queste aziende affrontano, con un focus sulle imprese in Italia con un fatturato compreso tra €30 milioni e €500 milioni.

Le aziende italiane affrontano frequenti e costosi problemi di liquidità a causa di previsioni inaffidabili

Lo studio condotto da Agicap, e dall’istituto di ricerca Innofact, rivela una chiara discrepanza tra l’importanza attribuita alla gestione del flusso di cassa e l’affidabilità dei sistemi utilizzati da molti CFO per prevedere le necessità e le capacità finanziarie a breve, medio e lungo termine. Nonostante l’esigenza urgente di precisione, un preoccupante 40% delle medie imprese italiane affronta carenze di liquidità superiori a €50.000 una volta al mese. Questa incoerenza porta direttamente a opportunità di investimento perse e a costi più elevati per scoperti bancari.

Questa imprevedibilità è onerosa, costringendo le aziende a mantenere riserve di cassa più elevate e a fare affidamento su costose opzioni di finanziamento a breve termine, erodendo ulteriormente la loro redditività.

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Le principali sfide per ottenere previsioni accurate: spese impreviste, ritardi negli incassi dai clienti e problemi nella gestione dell’inventario

Una delle principali cause di queste imprecisioni deriva dalle spese impreviste, oltre all’aumento dei ritardi negli incassi. Secondo i CFO delle medie imprese italiane che abbiamo intervistato, anche i problemi legati alla gestione del magazzino sono una delle spiegazioni principali degli scostamenti nelle loro previsioni di cassa. Di conseguenza, questi sono i tre ambiti su cui i CFO possono intervenire per migliorare l’accuratezza delle loro previsioni.

Affidarsi a strumenti obsoleti rappresenta anch’esso un problema. Ad esempio, il 26% delle aziende italiane consolida ancora manualmente le proprie posizioni di cassa utilizzando fogli Excel, un processo soggetto a errori e che richiede molto tempo. Questa carenza di strumenti moderni diventa particolarmente evidente quando si tratta di gestire la crescente complessità delle aziende. Infatti, con l’aumento del numero di conti bancari, entità legali e valute, l’accuratezza delle previsioni cala drasticamente, fino al 19%, come evidenziato nel grafico sottostante.

entità conti valute

Il costo finanziario delle previsioni di cassa inaffidabili

Forse il dato più sorprendente emerso dalla ricerca riguarda l’impatto finanziario delle previsioni inaffidabili sulle aziende. Le medie imprese in Italia che si affidano a previsioni di cassa poco precise, infatti, perdono circa €400.000 di entrate finanziarie all’anno e sostengono commissioni di scoperto dell’88% più elevate rispetto alle aziende con previsioni accurate. Questi numeri rappresentano un chiaro avvertimento per i CFO: non affrontare questi problemi di previsione ha un impatto diretto sui risultati economici dell’azienda.

commissioni di scoperto

Se analizziamo ulteriormente le commissioni di scoperto, notiamo che sono principalmente causate da previsioni di cassa imprecise. Ci sono tre ragioni principali per questo:

  • La differenza tra previsioni e dati reali (in media del 17% in Italia)
  • L’assenza di previsioni giornaliere (per il 55% delle aziende italiane)
  • La mancanza di previsioni a livello di conto bancario (soprattutto quando l’azienda non ha implementato un sistema di cash pooling)

Una roadmap chiara per migliorare le performance di cassa e l’accuratezza delle previsioni

Sebbene la ricerca presenti un quadro preoccupante, evidenzia anche le opportunità di miglioramento. Comprendendo meglio le cause dell’inaffidabilità nelle previsioni di cassa e i costi che ne derivano, i CFO possono agire immediatamente e investire le risorse necessarie.

Ad esempio, l’inesattezza delle previsioni di vendita, la variabilità dei costi delle materie prime e/o dell’energia e le modifiche nelle condizioni di credito concesse dai fornitori non sono tra i principali problemi che influenzano l’accuratezza delle previsioni di cassa per le medie imprese in Italia (rispetto ad altre problematiche analizzate). Di conseguenza, i CFO possono eliminare queste voci dalla lista delle priorità e concentrarsi su aree in cui possono avere un impatto immediato.

Lo stesso vale per l’investimento della liquidità in eccesso. Anche se non dispongono delle risorse necessarie per creare previsioni giornaliere a livello di conto bancario, i CFO possono collaborare con broker e banche per utilizzare depositi overnight, aumentando così i ricavi finanziari.

La ricerca approfondisce tutte queste aree, esaminando i tipi di previsioni di cassa utilizzati dai CFO e gli strumenti impiegati per consolidare i conti bancari. Inoltre, mette in luce le differenze tra le abitudini e le performance dei CFO di medie imprese in Italia e quelle dei loro colleghi in Francia, Germania e UK.

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