Rendiconto finanziario: schema Excel
Perché usare il nostro modello Excel per il rendiconto finanziario :
Facile da usare e personalizzare – Uno strumento pratico per creare e aggiornare rapidamente il rendiconto finanziario secondo lo schema OIC 10, direttamente in Excel.
Ideale per le PMI – Adatto alle esigenze di imprese con una struttura contabile semplice o in fase di crescita.
onitoraggio dei flussi di cassa – Ti aiuta a tenere traccia della dinamica finanziaria e comprendere le variazioni della liquidità.
Analisi retrospettiva – Permette di analizzare le cause dei cambiamenti nella situazione patrimoniale rispetto all’esercizio precedente.
Nonostante l’avanzata dei software gestionali, Excel rimane il riferimento principale per la contabilità e la pianificazione finanziaria in quasi il 60% delle PMI italiane, secondo dati ISTAT. Al contrario, l’85% delle grandi aziende adotta soluzioni più strutturate come ERP e software di tesoreria.
Excel è apprezzato per la sua immediatezza, familiarità e il costo quasi nullo, motivo per cui viene ancora usato anche per compiti complessi come i rendiconti finanziari, nonostante i suoi limiti. Edoardo Querci della Rovere, esperto di digitalizzazione, sottolinea che «Excel è uno strumento eccezionale, ma va usato con parsimonia in ambito aziendale», cosa che purtroppo poche aziende fanno, «perché non pensano al lungo termine».
Per sfruttare al meglio i fogli di calcolo, Agicap ha creato un template Excel pensato per monitorare i flussi di cassa in modo chiaro, efficace e sostenibile.
Breve recap sul rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario è cruciale per analizzare la sostenibilità finanziaria di un’azienda. Insieme a stato patrimoniale e conto economico, completa il bilancio d’esercizioconcentrandosi sui flussi monetari, offrendo ai team finanziari una base solida per valutare l’andamento aziendale.
Anche se non sempre obbligatorio secondo la normativa italiana, è sempre più considerato un alleato strategico per una gestione finanziaria efficace.
Il cash flow statement consente di avere una visione chiara dei movimenti di liquidità, supportando decisioni strategiche e individuando in anticipo opportunità e rischi di liquidità.
Per il suo ruolo nella pianificazione finanziaria, andrebbe realizzato con strumenti avanzati come i software di tesoreria. Tuttavia, molte aziende lo costruiscono ancora manualmente, spesso con Excel: uno strumento versatile e familiare, ma con limiti crescenti in contesti complessi.
Nel bilancio, serve di più il conto economico o il rendiconto finanziario?
Conto economico e rendiconto finanziario sono due strumenti diversi ma spesso complementari. Il primo misura la performance dell’impresa: mostra ricavi, costi, margini e utile (o perdita) d’esercizio. Parliamo di un documento fondamentale per valutare la redditività aziendale; tuttavia ha i suoi limiti. Il conto economico, infatti, non è in grado di spiegare perché – a fronte di un risultato positivo – la cassa risulta in sofferenza.
Il rendiconto finanziario invece serve proprio a questo. Un cash flow statement non guarda ai valori economici, ma a quelli monetari. Indica concretamente da dove arriva la liquidità e come viene impiegata: insomma, è un documento che ci informa sull’equilibrio finanziario dell’azienda.
Nel bilancio, entrambi i documenti sono utili. Ma per chi deve gestire la liquidità nel quotidiano, il rendiconto finanziario può rivelarsi decisamente più strategico.
Perché tracciare i flussi di cassa in un modello Excel?
Il rendiconto finanziario in Excel rappresenta per molte aziende il punto di partenza naturale per il monitoraggio dei flussi di cassa. Perché è uno strumento accessibile, già presente in azienda, che non richiede investimenti aggiuntivi né particolari competenze tecniche per essere utilizzato.
In contesti di gestione finanziaria relativamente semplice, come nel caso di piccole imprese o realtà con una struttura lineare, può rivelarsi una soluzione efficace – almeno in una fase iniziale. Tuttavia, al crescere della complessità aziendale, i limiti dello strumento iniziano a emergere con evidenza.
Non serve arrivare alla gestione finanziaria dei gruppi societari o alle imprese multi-valuta per rendersi conto dei limiti di Excel. Basta dover gestire flussi articolati, movimentazioni frequenti, debiti strutturati o surplus di liquidità da investire: in questi contesti, un foglio Excel non è in grado di stare al passo.
Esiste poi un limite trasversale, che riguarda tutte le dimensioni aziendali. Con Excel è difficile ottenere una visione dinamica dei flussi di cassa. Perché ogni aggiornamento richiede tempo, intervento umano e attenzione costante. E il rischio di errore è elevato, e la lettura dei dati spesso faticosa.
Rimane il fatto che, per molte imprese, il rendiconto finanziario su Excel è comunque un primo passo logico verso un maggiore controllo finanziario.
In sintesi, Excel può essere una scelta sensata se:
- La struttura finanziaria dell’azienda è semplice e stabile;
- Non ci sono esigenze di aggiornamento frequente o di simulazioni complesse.
Lo schema tipo del rendiconto finanziario (secondo l'OIC 10)
Lo schema previsto dall’OIC 10, il principio contabile italiano, organizza il rendiconto finanziario in modo scalare – distinguendo i flussi di cassa per natura economica e origine. Grazie a questa struttura, hai accesso a una lettura dell’impatto che ogni area aziendale ha avuto sulle disponibilità liquide nel corso dell’esercizio.
Il prospetto si compone di tre sezioni principali:
- flusso di cassa da attività operative
- flusso di cassa da attività di investimento
- flusso di cassa da attività di finanziarie
seppure la sua struttura cambi in base al metodo applicato.
Esistono infatti due metodologie per la redazione del rendiconto finanziario: il metodo diretto e il metodo indiretto. La prassi contabile italiana preferisce e consiglia l’approccio indiretto, ma nell’OIC 10 è possibile trovare entrambi gli schemi.
Vediamoli nel dettaglio.
Metodo diretto o indiretto?
Il rendiconto finanziario con metodo indiretto è uno schema più aderente alla logica contabile, nonché più facile da costruire a partire dai dati già disponibili in bilancio. Il metodo indiretto, infatti, parte dall’utile d’esercizio e lo rettifica per i componenti non monetari – come gli ammortamenti, gli accantonamenti o le variazioni nel capitale circolante netto.
Il metodo diretto, invece, parte dal tracciamento dei flussi di cassa in entrata e in uscita, suddivisi per categoria (es. pagamenti ai fornitori, incassi dei clienti, e così via). Il livello di trasparenza del cash flow è, qui, molto alto. Il punto è che il metodo diretto necessita di un tracciamento dettagliato dei flussi di liquidità, di cui le aziende non sempre dispongono.
È vero però che il rendiconto finanziario con metodo diretto offre una marcia in più nella gestione del cash flow, tanto è vero che i principi di contabilità internazionale (IAS 7) spingono per una rendicontazione dettagliata con metodo diretto.
Un esempio pratico di rendiconto finanziario
Qui di seguito abbiamo riportato degli esempi pratici di rendiconto finanziario: uno per il metodo indiretto, e l’altro per il metodo diretto. In questo modo ti sarà più semplice afferrarne la differenza e capire quali sono i vantaggi (o svantaggi) di uno o dell’altro. Gli esempi sono tratti dall’OIC 10.
Il rendiconto con metodo indiretto
Anno 20XX | |
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A. Flussi finanziari derivanti dall’attività operativa | |
Utile (o perdita) d’esercizio | |
1. Risultato operativo prima di imposte, interessi e plusvalenze | |
Ammortamenti e svalutazioni | |
Accantonamenti ai fondi | |
2. Flusso operativo prima variazioni CCN | |
Variazione crediti vs clienti | |
Variazione debiti vs fornitori | |
3. Flusso operativo dopo variazioni CCN | |
Interessi incassati/(pagati) | |
Imposte sul reddito pagate | |
Flusso finanziario dell’attività operativa (A) |
Il rendiconto con metodo diretto
Scarica il modello Excel per tenere traccia del cash flow
Se la tua azienda gestisce ancora i flussi di cassa su Excel, meglio farlo nel modo giusto. Per questo abbiamo preparato un modello Excel pensato per agevolare il tracciamento dettagliato di entrate e uscite.
Come vedrai, lo schema – chiaro, analitico, facilmente personalizzabile – è un ottimo punto di partenza per un rendiconto finanziario con metodo diretto.
Con il nostro modello Excel, puoi aumentare il livello di precisione del monitoraggio così come la leggibilità delle informazioni. Puoi usarlo come base di lavoro, oppure come punto di confronto per strutturare il tuo flusso su misura.
Modello Excel sì, ma attenzione a questi limiti
Excel è uno strumento potente, ma nasce per essere un foglio di calcolo: non è certamente un sistema di gestione finanziaria. Man mano che la complessità aziendale cresce, emergono quindi limiti strutturali che rendono sempre più difficile affidarsi soltanto a questo tipo di supporto. Sono limiti legati a:
- tempo da dedicarci
- rischio di errori
- visione limitata
che non puoi sottovalutare se la tua azienda vuole espandersi, crescere in modo sostenibile.
Il fattore tempo, per esempio, ha un impatto enorme. Aggiornare manualmente i dati richiede ore di lavoro e un livello di attenzione che, nel lungo periodo, mette a rischio i risultati.
A questo si somma il rischio di errore umano, che su file condivisi e modificabili può compromettere l’affidabilità dell’intero documento.
In più, la mancanza di automazioni, alert e simulazioni in tempo reale possono farti perdere opportunità interessanti o esporti troppo al rischio. Con Excel è difficile elaborare scenari di previsione, anticipare tensioni di cassa o rispondere rapidamente a eventi imprevisti (anche in chiave positiva)
Certo Excel funziona come punto di partenza, ma resta una soluzione statica, che non sarà mai in grado di offrire una panoramica completa della situazione finanziaria di un’azienda.
Dal foglio Excel alla visione strategica: il caso Hakro
Il caso di Hakro, azienda tessile tedesca in forte crescita, dimostra nel concreto quanto i limiti di Excel possano rallentare anche i team più strutturati. Nicole Trumpp, responsabile del Team Finance & Success, racconta come la gestione dei flussi finanziari su fogli di calcolo fosse diventata insostenibile: tra ordini, finanziamenti e scadenze, l’aggiornamento manuale dei file assorbiva tempo e attenzione, sottraendoli ad attività strategiche.
Con l’adozione di un software di tesoreria, per il reparto finanziario il salto di qualità è stato evidente. Il software ha permesso di integrare gli otto conti bancari dell’azienda in un’unica dashboard, semplificando la reportistica per il management e offrendo una visione consolidata della liquidità.
Non solo. Grazie all’automatizzazione dei dati, che vengono importati quotidianamente da un file Excel aggiornato, oggi Hakro è in grado di monitorare con precisione le scadenze dei pagamenti nei sei mesi successivi, senza più dover filtrare manualmente tabelle complesse. Il risultato? Meno calcoli, meno margini di errore, più tempo per concentrarsi su crescita e pianificazione.
L’alternativa a Excel? Il rendiconto dinamico con Agicap
Per chi vuole superare i limiti del modello manuale, la soluzione passa per strumenti pensati per la gestione della liquidità.
Il software di tesoreria Agicap consente di costruire un rendiconto finanziario dinamico, che sincronizza in tempo reale i dati finanziari dell’azienda collegandosi – in tutta sicurezza – sia ai conti bancari che ai sistemi gestionali (come gli ERP). Con Agicap potrai costruire un prospetto che si aggiorna in automatico e che puoi consultare in qualsiasi momento.
Non si tratta solo di risparmiare tempo, ma di guadagnare visione strategica. Il software infatti ti permette di monitorare il cash flow giorno per giorno e, allo stesso tempo, di simulare scenari futuri la cui affidabilità è massima, perché basata su dati storici reali e sempre aggiornati.
Per un’azienda che vuole crescere, o semplicemente anticipare i problemi invece di inseguirli, dotarsi di un software progettato per il cash flow non è più un’opzione. È una necessità.
Se vuoi passare da un file Excel statico a una gestione del cash flow automatizzata, richiedi ora una demo di Agicap.
Bibliografia
Istat, Comunicato stampa, Imprese e Ict, 20 dicembre 2023
FAQ (Domande frequenti)
Cos’è il rendiconto finanziario e a cosa serve?
Il rendiconto finanziario è un prospetto che mostra come varia la liquidità di un’azienda nel corso degli esercizi o di precisi intervalli di tempo (un mese, tre mesi, sei mesi, etc.). Serve a capire da dove arrivano i flussi di cassa (es. attività operativa, investimenti, finanziamenti) e come vengono impiegati. Per questo viene utilizzato per monitorare la salute finanziaria e a prendere decisioni più consapevoli.
Quali sono i vantaggi di Excel rispetto a un software?
Excel è uno strumento accessibile, flessibile e, a certi livelli, anche gratuito. Per realtà piccole o in fase iniziale può essere una soluzione pratica, seppur manuale e time-consuming, soprattutto quando i flussi diventano più articolati. Con il giusto modello Excel è possibile garantire alle imprese un monitoraggio efficace dei flussi di cassa, ma è importante stare attenti agli errori che derivano dalla compilazione manuale.
Come impostare correttamente un rendiconto in Excel?
Con Excel, l'approccio più efficace è il metodo diretto. Indica sul foglio Excel, per ogni colonna: data prevista per il pagamento, natura della transazione, importo e disponibilità liquide in quel preciso momento. Poi registra le entrate e le uscite, calcola la variazione netta della liquidità e controlla i saldi iniziali e finali; procedi così per ogni mese. In alternativa, usa il modello di rendiconto finanziario in Excel che puoi scaricare gratuitamente su Agicap.
Quali formule utilizzare per calcolare il saldo?
Le formule base includono somme algebriche per calcolare il flusso netto di ogni area e per determinare la disponibilità finale (es. =Disponibilità iniziale + Variazione netta). È importante mantenere collegamenti dinamici tra fogli e celle per evitare errori.
Quando conviene passare a un software come Agicap?
Via via che un'impresa cresce, le sue esigenze di monitoraggio si fanno più complesse. In questo caso, la gestione manuale comincia a sottrare fin troppo tempo ai reparti finanziari, mentre impedisce una visione aggiornata e strategica della cassa. Se gestisci più conti, flussi complessi o hai bisogno di simulazioni e report, un software specializzato diventa un alleato necessario.