Le 5 migliori fintech in Italia del 2024

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Il mondo dei servizi finanziari sta vivendo una profonda trasformazione grazie all'avvento delle fintech, innovative startup che sfruttano le tecnologie digitali per offrire prodotti e servizi alternativi a quelli proposti dalle banche tradizionali. In questo articolo, esploreremo il mondo del fintech, a partire dalle sue caratteristiche principali. Ma ti presenteremo anche 5 fintech di successo che stanno rivoluzionando il settore, in Italia e non solo.

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Una definizione di fintech, per capirci di più

Due parole compongono il termine fintech: financial e technology. Due parole che riassumono bene quanto c’è dietro. Il settore fintech, infatti, propone un nuovo approccio ai servizi finanziari – un approccio che è in grado di sfruttare le tecnologie di ultima generazione per rispondere meglio alle esigenze del pubblico.

In un certo senso, è qui che risiede la grande differenza con l’industria finanziaria tradizionale. Le società fintech, proprio grazie all’innovazione tecnologica, sono infatti riuscite a imporre un nuovo paradigma che ha messo finalmente il cliente al centro.

Oggi il pubblico – cioè i clienti, consumatori e imprese – trova nelle soluzioni fintech uno strumento costruito a sua misura, capace di offrirgli un controllo reale sui suoi soldi.

Non è un caso, del resto, che il fintech sia esploso subito dopo la crisi finanziaria del 2008. Il crollo dell’economia globale a seguito delle speculazioni finanziarie sui mutui subprime (che hanno portato al fallimento di Lehman Brothers) ha corroso la fiducia dei cittadini verso le banche.

Il fintech nasce, e si afferma soprattutto, in quel clima: di fronte a un sistema bancario percepito come opaco e inefficiente, la rivoluzione tecnologica del settore ha incarnato la promessa di una finanza accessibile, trasparente e democratica. Da quel momento l'utilizzo di strumenti digitali in ambito banking e finance è diventata parte essenziale del nostro quotidiano.

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Che cosa sono, allora, le aziende fintech?

L’azienda fintech è un’impresa che offre prodotti e servizi finanziari attraverso l’uso della tecnologia più avanzata. Spesso è anche una start up, oppure lo è stata in passato: il connubio tra fintech e modello start up rappresenta, del resto, uno dei più fertili terreni di innovazione nel panorama finanziario attuale.

L’adesione a modelli di business innovativi è uno dei suoi punti di forza. Rispetto alle società finanziarie tradizionali, le aziende fintech si sviluppano attorno a una struttura organizzativa più snella e flessibile, che si traduce in una maggiore adattabilità alle esigenze del mercato.

Le aziende fintech compongono un universo variegato. Dentro questa enorme* macrocategoria*, infatti, troviamo una miriade di realtà differenti, ognuna specializzata in un particolare settore o segmento di mercato. Tra questi, per esempio:

  • l’open banking
  • i pagamenti digitali
  • i robo-advisor
  • i prestiti peer-to-peer
  • le criptovalute
  • il trading
  • e così via

Il fintech è, insomma, un ecosistema ricco e in continua evoluzione, che dà vita a soluzioni sempre nuove e nuovi approcci, e rivoluziona così il mondo della finanza.

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I 5 migliori esempi di fintech, italiane e non solo

Quali sono i migliori operatori del mercato fintech, in Italia e in Europa? Alcune imprese sono diventate esempi di successo per l’innovazione e la trasformazione digitale nel settore finanziario.

Sono aziende che hanno ridefinito il modo in cui persone e imprese gestiscono il denaro, investono o accedono ai servizi bancari – e che hanno cambiato inevitabilmente le regole del gioco.

Ecco allora 5 fintech da cui lasciarsi ispirare.

1) Agicap, la tesoreria aziendale a portata di clic

Agicap nasce nel 2016 con l’obiettivo di rivoluzionare la gestione finanziaria della PMI e non solo. La start up offre infatti una piattaforma intuitiva e, soprattutto, di facile accesso che aiuta le aziende a controllare la liquidità in cassa, e quindi tutta la tesoreria aziendale e gli equilibri monetari che la rendono efficiente.

Il software di Agicap, del resto, non trascura alcun aspetto: ha funzionalità che guardano al monitoraggio del cash flow vero e proprio (che include, tra l’altro, operazioni di tesoreria previsionale), ma anche a un’attenta gestione del debito, dei pagamenti verso i fornitori e dei crediti da incassare. Inoltre, offre ai suoi clienti la possibilità di utilizzare carte di pagamento aziendali per dare alle aziende un controllo maggiore sulle spese dei dipendenti.

Il successo di Agicap è tutto nella sua componente tecnologica. L'azienda non solo ha saputo impiegare le tecnologie più avanzate – algoritmi di previsione, intelligenza artificiale e machine learning – e un approccio data-driven alle operazioni FP&A (Financial Planning and Analysis), ma ha anche reso la digitalizzazione un processo accessibile per le aziende di ogni dimensione.

Nel tempo, Agicap ha conquistato la fiducia di numerosi player chiave nel panorama finanziario italiano. Tra le sue partnership di spicco figurano nomi come KPMG, Banca Intesa Sanpaolo e FattureInCloud tra le altre.

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Collaborazioni strategiche che non solo ampliano la portata del software, ma rafforzano anche la sua offerta complessiva, integrandola con servizi e soluzioni complementari. Intanto Agicap guarda al futuro con ambizione, e si prepara a diventare un vero leader nel settore della gestione finanziaria aziendale.

Inoltre, Agicap di recente, per il secondo anno consecutivo, è stata inserita da GP Bullhound il candidato numero 1 per diventare Unicorn, ossia un'azienda da un miliardo di dollari.

A Titan of Tech

2) Illimity bank, il futuro della banca è digitale

Illimity Bank non è solo una banca digitale: è una banca nativa digitale. Fondata nel 2018 da Corrado Passera, che ne è attualmente a capo, Illimity Bank è stata concepita – fin dal suo lancio – per operare esclusivamente online.

Una scelta lungimirante e vincente, come dimostrano i numeri: nel 2023, Illimity Bank ha registrato un utile d’esercizio pari a 102 mln di euro, con una crescita record del 39% – posizionandosi così come una delle realtà più dinamiche e innovative del panorama bancario italiano.

La tecnologia è il vero motore della sua crescita. Oltre a offrire una vasta gamma di servizi finanziari digitali, il gruppo bancario lavora su algoritmi proprietari che sfruttano al massimo l’innovazione tecnologica anche nella gestione dei processi aziendali.

Oggi, grazie a un approccio data-driven che coinvolge diversi meccanismi interni (dal data analytics al market intelligence fino al credit scoring), Illimity Bank è riuscita a differenziarsi dai competitor tradizionali. E per questo è stata inserita da Forbes nella lista World’s Best Banks 2023.

3) Moneyfarm, la piattaforma di investimento smart

Moneyfarm è una scaleup fintech che offre consulenza finanziaria automatica tramite robo-advisor, e che utilizza algoritmi e machine learning per garantire ai suoi clienti un’esperienza di investimento sicura.

Nata nel 2011 in Italia, da Paolo Galvani e Giovanni Daprà, Moneyfarm si è affermata sin da subito come un esempio di successo nel panorama fintech. Oggi, per esempio, è considerata da Forbes uno dei migliori robo-advisor presenti sul mercato, mentre continua il suo percorso di crescita: al momento conta 125mila clienti in tutta Europa e un asset in gestione pari a 4 mld di euro.

L’uso di tecnologia avanzata e l’assenza di intermediari fisici consentono a Moneyfarm una riduzione dei costi che è tutta a vantaggio degli investitori: per chi investe le commissioni sono basse, pur avendo accesso a supporto sugli investimenti completo e affidabile.

Il modello di business di Moneyfarm dimostra come l’innovazione tecnologica possa essere utilizzata per creare valore per i clienti – anche nei settori in cui la diffidenza è massima, come negli investimenti. Oggi Moneyfarm ha conquistato la fiducia degli investitori e degli operatori del mercato, posizionandosi come punto di riferimento per la gestione dei risparmi.

4) Satispay, un’app per tutti i pagamenti quotidiani

Satispay è una unicorn fintech fondata nel 2013. Il suo core business è il mobile payment che semplifica i pagamenti sia agli esercenti che ai consumatori, liberandoli dal vincolo della carta. Il sistema funziona tramite app: per pagare, basta inquadrare il codice QR dell'esercente e inserire sull’app numero di telefono e IBAN.

Uno dei vantaggi di Satispay è il suo costo accessibile. In Italia, chi gestisce un’attività e vuole abilitare i pagamenti POS deve spesso affrontare commissioni elevate. Con Satispay invece i costi sono contenuti: sotto i 10 euro di transazione, i commercianti non pagano nulla; oltre questa soglia, la commissione è di soli 20 centesimi.

Tra le novità di Satispay, i buoni pasto a zero commissioni. Molti esercenti in Italia non accettano i buoni pasto, proprio per le commissioni di incasso troppo alte. La rete di pagamento Satispay però consente di aggirare questo limite.

Attualmente, Satispay conta circa 4,3 mln di utenti e una rete di oltre 320mila negozi, bar e ristoranti in Italia e non solo. La società, infatti, ha ambizioni europee e punta a diventare un servizio di pagamento digitale di riferimento in tutta Europa.

5) Mamacrowd, la fintech del finanziamento alternativo

Mamacrowd è una piattaforma italiana di equity crowdfunding, strumento di finanza alternativa che permette a startup e PMI di ottenere il capitale necessario per crescere e espandersi.

Fondata nel 2013, Mamacrowd svolge un ruolo chiave nell'ecosistema degli investimenti digitali. Da un lato, offre agli investitori la possibilità di scoprire progetti attrattivi su cui investire; dall'altro, dà alle startup uno spazio digitale dentro cui presentare idee di business ad alto potenziale. La piattaforma è più di una vetrina: Mamacrowd funziona anche come intermediario per gli investimenti autorizzato dalla CONSOB.

Nel corso del 2023, Mamacrowd ha promosso con successo 43 campagne di equity crowdfunding, alcune delle quali hanno raggiunto risultati milionari, segnando nuovi record nel settore. Non a caso, nel primo semestre dello stesso anno, la società ha registrato una crescita del 54%, confermandosi come realtà di punta per le startup in Italia.

Come si muove il settore fintech in Italia?

In Italia oggi l’ecosistema fintech conta almeno 600 aziende attive, con un mercato che, fino al 2022, si attestava intorno ai 882 mln di euro. È una realtà in fermento, che attrae anche venture capital stranieri interessati a nuovi modelli di business e start up capaci di scalare molto velocemente.

Il mercato italiano delle fintech si divide in due filoni. Da un lato abbiamo le società indipendenti, che lavorano come competitor diretti degli istituti finanziari tradizionali. Dall’altro, le fintech integrate agli istituti finanziari tradizionali: start up grazie alle quali banche e società consolidate riescono a ampliare l’offerta e il bacino di utenza.

Il legame tra istituti tradizionali e fintech è forte. Secondo il Sole24Ore, nel biennio 2021-2022, le banche hanno investito circa il 5% delle loro risorse nello sviluppo di nuove tecnologie fintech, per un totale di circa 600 mln di euro.

Questo interesse crescente delle banche ha portato a una leggera flessione del mercato delle fintech indipendenti. Rimangono però alcune realtà eccellenti.

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Milano è la capitale delle start up fintech

Il 70% degli investimenti nel settore fintech si concentra su Milano, che si conferma la capitale italiana del fintech. La città ospita rappresenta un polo attrattivo sia per le fintech italiane che per le fintech internazionali che vogliono espandersi in Italia.

Le ragioni di questa tendenza sono da rintracciare nel tessuto economico, sociale e culturale di Milano. Oltre a ospitare alcune delle migliori università in ambito banking e finance, Milano è la citta di riferimento per acceleratori, incubatori e innovation hub di start up. Tra i più conosciuti, per esempio:

  • B4i - Bocconi for Innovation
  • LUISS EnLabs
  • Polihub – Politecnico di Milano
  • Digital Magics
  • Supernovae Lab

Nel resto d’Italia, però, qualcosa si muove. Politiche di sviluppo economico a sostegno delle nuove imprese, stanno favorendo la nascita di startup fintech anche al sud e nelle regioni centrali, dove attualmente risiede il 21% delle fintech italiane.

Quanto è sicuro investire su una fintech?

Nonostante il boom del settore fintech, alimentato in parte dalla diffidenza verso le banche tradizionali (vedi il primo paragrafo di questo articolo), persiste ancora oggi una certa perplessità – sia tra gli investitori che tra i consumatori. Si tratta di un fenomeno tipicamente italiano: non a caso, il nostro Paese ha accolto con ritardo le novità della tecnologia applicata ai servizi finanziari.

Tuttavia, va ricordato il fintech è un settore regolamentato. In Italia, per esempio, vige il Decreto Legge 25/2023, noto anche come Decreto Fintech o Legge Fintech.

La normativa, che si aggiunge al T.U.F. (Testo Unico Finanziario) e alle disposizioni già presenti nel Codice Civile, ha permesso di creare un ambiente controllato per le fintech a tutela del consumatore. Inoltre, esiste in Italia una sandbox regolamentare sviluppata da Banca d’Italia, dentro cui le start up fintech possono sperimentare nuove tecnologie con la supervisione delle autorità di vigilanza.

In sostanza, scegliere una fintech non comporta rischi maggiori per i consumatori; le regole in vigore sono le stesse, sia per le fintech che per le società tradizionali. Con un po’ di attenzione in più sulla sicurezza delle nuove tecnologie.

Riferimenti

Wall Street Italia, “A che punto è il fintech in Italia”, 26 dicembre 2023

MilanoFinanza, “Illimity, utile oltre 100 milioni (+39%) nel 2023, è record”, 9 febbraio 2024

Forbes Italia, “I 5 migliori robo advisor in Italia nel 2024”, 29 febbraio 2024

MilanoFinanza, “Moneyfarm supera il traguardo dei €4 miliardi di masse in gestione”, 30 agosto 2023

Il Messaggero, “Satispay, la startup dai buoni pasto a commissioni zero”, 6 marzo 2024

La Stampa, “Mamacrowd chiude 1° semestre con raccolta oltre 14 milioni”, 18 luglio 2023

Forbes Italia, “Così Agicap aiuta le pmi ad automatizzare la gestione dei flussi di cassa”, 20 luglio 2023

Report PWC, “Osservatorio FinTech 2023. Mercato italiano e principali trend

Il Sole 24 Ore – Plus 24, “Fintech. Banche italiane attive ma l’incidenza è ancora limitata”, pubblicato sul nr. 1118 del 20 aprile 2024

Rame, “Perché nasce il Fintech e… possiamo fidarci?”, 25 marzo 2023

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