In giro se ne vedono sempre meno, sostituiti da carte di debito e di credito, bonifici e Internet banking, gli assegni restano tuttavia uno degli strumenti di pagamento più sicuri soprattutto quando sono coinvolte grandi somme. In caso di smarrimento o furto, nessuno, tranne il beneficiario, è in grado di incassare il denaro. In questo articolo proveremo a capire come funziona il pagamento tramite assegno e verso quale tipologia optare.
Cosa si intende per assegno
L'assegno è un titolo di credito attraverso il quale un privato o un'impresa ordina alla banca di pagare al portatore legittimo del titolo una somma di denaro esattamente determinata nel titolo stesso. L'uso di assegni consente dunque a due o più parti di effettuare una transazione monetaria senza la necessità di scambiare effettivamente valuta fisica.
Quando si parla di assegni, sono tre i soggetti coinvolti:
- il traente, ossia il soggetto che emette l'assegno;
- il trattario, ossia la banca presso la quale è aperto il conto corrente del traente;
- il beneficiario, ossia il soggetto a cui spetta il pagamento.
Come compilare un assegno
Per emettere un assegno occorre compilarlo indicando quelli che vengono definiti come requisiti formali, ovvero:
- data e luogo di emissione;
- importo che va indicato due volte: una volta in cifre, l'altra in lettere; quest'ultimo valore prevale in caso di discordanza.
- beneficiario, l'indicazione del beneficiario consente a chi emette l'assegno di individuare con precisione la persona a favore della quale viene disposto l'ordine di pagamento;
- firma, l'assegno deve essere firmato da chi lo emette.
Una volta emesso, l'assegno può essere presentato dal beneficiario a uno sportello bancario per l'incasso. Se l'assegno è privo anche di uno solo dei requisiti formali, la banca ha il diritto di rifiutarne il pagamento a chi lo presenta.
Caratteristiche di un assegno
L'assegno, abbiamo visto, è uno strumento di pagamento sostitutivo del denaro contante. Quali sono le sue caratteristiche?
- è pagabile "a vista": può cioè essere pagato dalla banca del cliente che ha emesso l'assegno al momento della presentazione del titolo;
- è un titolo di credito, ossia il beneficiario può trasferire il denaro ad altre persone attraverso la "girata" e cioè la firma apposta sul retro dell'assegno da parte del beneficiario. Se invece l'assegno è al portatore, la circolazione può avvenire mediante semplice consegna, cioè chiunque lo abbia in suo possesso e lo presenti alla banca può riscuoterlo;.
- si incassa entro un certo numero di giorni dalla data di emissione: otto giorni quando il comune di emissione è lo stesso di quello di pagamento (su piazza); quindici giorni se pagabile "fuori piazza" (in altro comune rispetto a quello di emissione).
Trascorsi gli 8 o i 15 giorni l'emittente può ordinare alla banca di non effettuare più il pagamento e viene meno la possibilità di attivare una serie di misure a protezione del beneficiario tra cui il "protesto", che consente di agire per via giudiziaria al fine di ottenere la somma dovuta.
Che tipi di assegno ci sono
Quando si parla di assegni, si fa riferimento a due tipologie principali:
- Assegno bancario: emesso da un privato, contiene l'ordine scritto impartito da un correntista alla propria banca di pagare a terzi (o a se stesso) una somma di denaro;
- Assegno circolare: è emesso da una banca autorizzata dall'autorità competente, grazie a cui l’intestatario/beneficiario può incassare la somma indicata. L’assegno circolare è più sicuro dell’assegno bancario perché, l'impegno a pagare il titolo a vista, è direttamente in carico alla banca emittente. E’ quindi una garanzia maggiore per chi lo riceve.
La differenza principale tra assegno bancario e assegno circolare è che mentre il primo viene emesso da un privato o da un’azienda, il secondo può essere emesso solo da una banca.
Si parla anche spesso di:
- Assegno postdatato: è un assegno bancario su cui è apposta una data successiva a quella di effettiva compilazione. L’assegno postdatato consente dunque una dilazione del pagamento;
- Assegno non trasferibile: Gli assegni essendo dei titoli di credito all’ordine, sono per loro natura trasferibili mediante girata. Con la clausola non trasferibile, si vieta che l'assegno possa circolare e questo significa che potrà essere emesso solamente a favore della persona a cui lo si consegna in pagamento, la quale potrà solamente consegnarlo alla propria banca per l'incasso;
- Assegno a vuoto: quando il conto corrente del traente è privo di fondi, l’assegno emesso viene chiamato “assegno a vuoto”. In questo caso, l’emittente sarà passibile di sanzioni.
Come funziona il pagamento di un assegno
L'assegno può essere pagato dalla banca del cliente che lo ha emesso al momento della sua presentazione. O depositato presso un conto corrente.
Colui che riceve un assegno deve osservare una serie di cautele per ridurre il rischio di non ricevere le somme di denaro dovute.
In particolare, il beneficiario deve controllare che l'assegno:
- sia compilato in tutte le sue parti: data e luogo di emissione, importo, firma;
- riporti il nome del beneficiario e la clausola "non trasferibile" qualora l'importo sia pari o superiore a 1.000 euro;
- non rechi una data diversa da quella effettiva di emissione; la data successiva (assegno postdatato) può presupporre la mancanza di denaro sul conto corrente di chi l'ha emesso o una data antecedente all'emissione (assegno retrodatato) riduce il termine utile per la presentazione all'incasso;
- non presenti abrasioni, che potrebbero indicare tentativi di falsificazione;
- non sia mancante di un angolo: una volta che l'assegno è incassato, è uso che la banca tagli un angolo per evitare che assegni già pagati vengano di nuovo utilizzati.
Qual è l’importo massimo per un assegno bancario?
Oltre al limite per i pagamenti con assegni che non prevedono la non trasferibilità (5.000 euro), non esistono dei limiti riguardanti l'importo massimo da inserire in un assegno circolare. Con tale titolo di credito, infatti, possono essere effettuati pagamenti di qualsiasi ammontare purché se ne abbia ovviamente la disponibilità.
Per concludere
In questo articolo abbiamo analizzato che cosa sono gli assegni e le principali caratteristiche. Come già accennato, si tratta di strumenti di pagamento che negli ultimi anni stanno progressivamente perdendo terreno di fronte alla crescita di strumenti di pagamento digitale (carte di credito, carte di debito...). Insomma, le alternative sono diverse, ma tutte hanno un obiettivo: quello di tutelarsi da clienti che non pagano e che, di conseguenza, rischiano di creare problemi di liquidità all’azienda.
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