Arbitrato commerciale: cos’è l’ADR, risoluzione alternativa delle controversie

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L'Italia, non è un mistero, ha un sistema giudiziario lento: la durata media del processo civile in Italia si aggira intorno agli 8 anni circa. Secondo la Banca Mondiale, il nostro Paese è al 122esimo posto su 190 nel ranking internazionale che misura i tempi e i costi di risoluzione delle controversie e la qualità dei processi giudiziari, in particolare a causa dell’eccessiva durata delle procedure esecutive e del lento smaltimento dei carichi pendenti. Si comprende facilmente come questa situazione rappresenti un ostacolo enorme, in termini di efficienza, per quelle aziende che di fronte a controversie commerciali decidano di far ricorso al giudice. Per evitare che imprese e consumatori, scoraggiati dai costi e dalla durata del procedimento giudiziario, rinuncino alla tutela dei propri diritti, da ormai oltre un decennio, il legislatore ha potenziato gli strumenti di risoluzione stragiudiziale delle controversie, come l'arbitrato commerciale. Una via "alternativa" alla giustizia ordinaria, che presenta numerosi vantaggi. Li vedremo nel dettaglio in questo articolo.

ADR, risoluzione alternativa delle controversie

I contenziosi con clienti, fornitori e partner sono situazioni ricorrenti e inevitabili che gli imprenditori si trovano ad affrontare nella gestione delle propria attività. Per la loro risoluzione, una strada decisamente più breve da percorrere rispetto a quella della giurisdizione ordinaria è il ricorso all’arbitrato, in inglese Alternative Dispute Resolution (ADR). Si tratta in pratica di un mezzo di risoluzione delle controversie alternativo, caratterizzato dal fatto che le parti si accordano, prima che la causa sia sorta, per esempio in un contratto (clausola compromissoria), o successivamente (compromesso), affinché il contenzioso sia risolto da un terzo soggetto neutrale (arbitro), in modo vincolante, con un provvedimento (lodo arbitrale), avente effetti analoghi a quelli della sentenza dell’autorità giudiziaria ordinaria.

Questa soluzione presenta molti vantaggi rispetto al ricorso al giudice ordinario:

  • tempi molto più rapidi di risoluzione della controversia: un procedimento arbitrale dura mediamente non più di un anno, mentre tempi di una causa davanti al Tribunale ordinario non sono quasi mai inferiori ai 4 anni;
  • riservatezza del procedimento e della decisione: vi è un obbligo di segretezza nei regolamenti delle principali istituzioni arbitrali di riferimento e, inoltre, il lodo arbitrale non può essere pubblicato (a differenza della sentenza di un giudice ordinario) senza il consenso delle parti.

In Italia le camere arbitrali sono istituite sia dalle Camere di Commercio sia da associazioni ed enti privati come, ad esempio, la Delegazione Italiana della Corte Arbitrale Europea, la Camera arbitrale INMEDIAR dell'Istituto Nazionale per la Mediazione e l'Arbitrato, l'AIA (Associazione Italiana per l'Arbitrato) o l'ANPAR (Associazione Nazionale per l'Arbitrato e la Conciliazione).

Per avere un'idea dell'importanza di una strada extragiudiziale per la soluzione delle controversie di tipo commerciale, si pensi alla questione dei crediti in sofferenza (NPL). Secondo una stima Cerved, in Italia ci sono 7,1 miliardi di euro di crediti in sofferenza. In realtà, tale cifra potrebbe raggiungere i 12,7 miliardi se i tribunali fossero più veloci.

ADR: come attivare l'arbitrato commerciale

La scelta di affidare la risoluzione della controversia a un arbitro può essere prevista in un contratto con l'inserimento di un’apposita clausola, detta appunto clausola compromissoria, oppure può essere effettuata nel momento in cui sorge la controversia mediante apposito accordo.

In sintesi, i passaggi necessari per instaurare un arbitrato sono i seguenti:

  • la parte che decide di far ricorso a tale procedimento nomina il proprio arbitro e lo comunica all’altra parte;
  • tale comunicazione ha l’effetto di un invito alla controparte di nominare il proprio arbitro, che dovrà essere comunicato nei venti giorni successivi.

Il procedimento si distingue in ragione dell'efficacia del lodo in:

  • rituale: la decisione è più simile a una sentenza giudiziale (potendo essere posta in esecuzione);
  • irrituale: il lodo ha efficacia negoziale (di semplice accordo).

Arbitrato internazionale commerciale: che cos’è

Il ricorso all'arbitrato può avvenire anche quanto i soggetti coinvolti nel contenzioso hanno sedi in Paesi diversi. È in questo caso che si parla di arbitrato commerciale internazionale. A differenza delle sentenze dei vari tribunali nazionali, infatti, i lodi arbitrali internazionali possono essere applicati in quasi tutti gli Stati. Quanto all’Italia, non è previsto un riconoscimento automatico, pertanto si dovrà ricorrere al riconoscimento da parte del giudice.

Per concludere

Spesso dietro ricorso ad arbitrati commerciali ci sono controversie legate ai crediti insoluti, uno dei principali problemi di un’impresa deve affrontare. Se una piccola percentuale di pagamenti oltre la scadenza è quasi fisiologica, soprattutto nelle aziende con un portafoglio clienti particolarmente esteso, l'accumulo di fatture non pagate o pagate in ritardo possono diventare un grosso ostacolo all'accumulo di liquidità.

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