Accantonamenti: definizione e spiegazione dettagliata
L'accantonamento, nel contesto del bilancio aziendale, si riferisce alla pratica contabile di riservare una parte dei profitti dell'azienda per coprire futuri obblighi o spese anticipate. Questa riserva viene registrata come passivo nel bilancio aziendale poiché rappresenta un'obbligazione futura dell'azienda e viene costituita con diverse finalità.
Come funzionano gli accantonamenti? Definizione
Nella contabilità, l'allocazione di risorse finanziarie per la creazione di riserve destinate a coprire spese future definite o probabili. Questa pratica include costi, oneri o perdite associati alla determinazione del reddito dell'esercizio, di cui non si può ipotizzare un'esistenza certa, in importo o data di insorgenza, ma solo probabile.
Gli stanziamenti possono essere suddivisi in due categorie principali: quelli perrischi e svalutazioni, dove l'esistenza di una componente negativa è incerta, e quelli per costi e oneri da liquidare, dove l'incertezza riguarda l'importo o il momento della liquidazione. Lo scopo degli stanziamenti è anticipare i costi che si verificheranno in un esercizio futuro, ma che sono più appropriatamente imputabili all'esercizio corrente, al fine di rispondere meglio alle esigenze di competenza economica, a prescindere dall'effettiva data di sopravvenienza.
Dove si trovano a bilancio
Un aspetto importante riguarda la posizione degli accantonamenti nel bilancio. Essi sono sostanzialmente delle passività (o meglio, passività potenziali) dello stato patrimoniale, infatti sono inseriti in aggiunta al patrimonio netto.
Uno dei principi che ispira maggiormente la definizione degli accantonamenti è la prudenza, in quanto si stanziano dei fondi che potrebbero anche non essere necessari, ma che non mettono in difficoltà l'azienda nel momento in cui dovessero rivelarsi necessari.
Accantonamenti: differenza fondo rischi e oneri
La distinzione predominante tra gli accantonamenti destinati ai Fondi per rischi e quelli allocati ai Fondi per oneri risiede nel loro trattamento del componente negativo del reddito. Nei Fondi per oneri, tale componente è inevitabilmente destinato a essere sostenuto, rappresentando una certezza contabile. Al contrario, nel contesto dei rischi specifici, vi è soltanto una probabilità che si realizzi tale componente negativa.
La valutazione di questa probabilità è messa nelle mani di chi si occupa della contabilità, aspetto naturalmente affrontato all'interno per le grandi aziende, ma tendenzialmente delegato a professionisti nelle PMI. Ciò significa che è necessaria competenza, prudenza ma anche una buona dose di "fortuna", perché scenari impronosticabili sono sempre dietro l'angolo.