Sfide e priorità di tesoreria: cosa aspettarsi nei prossimi anni secondo i tesorieri europei

La gestione della tesoreria aziendale è in continua evoluzione, spinta da crisi economiche, innovazioni tecnologiche e nuove esigenze di mercato. Lo studio EACT 2024, realizzato con il supporto di PwC, offre una panoramica chiara delle principali priorità e sfide che i tesorieri aziendali europei dovranno affrontare nei prossimi mesi. Ecco una panoramica dei temi più rilevanti emersi.
La gestione della tesoreria aziendale sta affrontando una trasformazione significativa. Secondo lo studio EACT - The European Association of Corporate Treasurers di quest’anno (Agicap è partner AFTE in Francia e AITI in Italia), le principali imprese europee stanno ridefinendo le proprie priorità a causa di una serie di fattori chiave: il rapido aumento dei tassi di interesse, le crisi bancarie e un panorama geopolitico instabile.
In questo contesto, i tesorieri si trovano ad affrontare sfide complesse come il finanziamento a lungo termine, la gestione accurata dei flussi di cassa e l’ottimizzazione della struttura del capitale. Allo stesso tempo, la spinta verso la digitalizzazione e l’automazione dei processi finanziari è diventata fondamentale per garantire efficienza e resilienza. Non mancano poi le difficoltà legate alla standardizzazione dei processi, alla frammentazione dei sistemi IT e alla carenza di risorse specializzate.
In questo articolo esploreremo quanto emerge dalla ricerca, quindi le priorità emergenti per i tesorieri, le innovazioni tecnologiche che plasmeranno il futuro della tesoreria e le best practice per affrontare le sfide della centralizzazione e della gestione del capitale circolante. Inoltre, analizzeremo il ruolo crescente della tesoreria nell’agenda ESG aziendale e l’importanza di adattarsi a nuove regolamentazioni finanziarie, fino ad arrivare alla gestione della liquidità in eccesso.
Quali sono le principali priorità per i tesorieri?
La ricerca mostra che le priorità dei tesorieri variano notevolmente a causa dell’elevato grado di personalizzazione delle attività e dei processi di tesoreria, oltre alla complessità delle sfide che ogni azienda deve affrontare.
Con l’11% delle risposte, il rifinanziamento a lungo termine occupa il primo posto tra le priorità evidenziate dai tesorieri intervistati. Dopo un anno segnato da rapidi aumenti dei tassi di interesse e da crisi bancarie, le aziende si concentrano sul garantire la propria stabilità finanziaria attraverso finanziamenti sicuri e diversificati. In questo contesto, il progetto della Capital Market Union (CMU) assume un’importanza strategica, offrendo fonti di finanziamento alternative ai tradizionali prestiti bancari.
Al secondo posto si posizionano le previsioni di cassa (lo scorso anno occupavano la prima posizione), che rimangono una priorità cruciale. Infatti, la capacità di prevedere con precisione i flussi di cassa è fondamentale per mantenere la liquidità aziendale e reagire prontamente alle crisi. Tuttavia, molti tesorieri faticano a ottenere previsioni affidabili a causa di processi manuali ancora troppo diffusi. Ne abbiamo parlato anche nella nostra ultima ricerca “CFO Survey: lo studio 2025 sulle sfide legate alla gestione della liquidità nelle medie imprese”
Il terzo posto tra le priorità è occupato invece dalla struttura del capitale. Le aziende, infatti, stanno rivalutando il proprio mix di debito e capitale proprio per ottimizzare il WACC (Weighted Average Cost of Capital) e migliorare la resilienza finanziaria. In un contesto di incertezza economica, massimizzare l’efficienza del capitale è essenziale per sostenere la crescita a lungo termine.
La tesoreria in tempo reale: dati immediati e affidabili alla base delle decisioni
Dalla ricerca emerge anche che, nei prossimi 12-24 mesi, l’accesso a informazioni in tempo reale sarà una delle principali priorità per i tesorieri. La necessità di dati immediati è spinta dalle crisi recenti e dalla crescente importanza di reagire rapidamente ai cambiamenti, specialmente per le aziende B2C e per i settori che richiedono decisioni operative istantanee.
Tra le aree di maggiore interesse emerse dallo studio troviamo il reporting e la creazione di dashboard, seguiti dalla liquidità e dai pagamenti. A queste si aggiungono l’adozione di API, l’automazione della gestione valutaria (FX Automation) e le soluzioni FinTech.
In questo scenario, le FinTech svolgono un ruolo cruciale, offrendo soluzioni innovative che integrano i sistemi tradizionali e semplificano l’automazione dei processi. Disporre di strumenti di gestione della tesoreria con funzioni avanzate di dashboard integrate personalizzabili offre un reale vantaggio competitivo.
Anche sul fronte della connettività bancaria, l’adozione di strumenti in grado di gestire protocolli come SWIFT — che fornisce aggiornamenti in tempo reale, a differenza di EBICS che aggiorna una sola volta al giorno — rappresenta un elemento strategico.
Implementare una tesoreria in tempo reale diventa quindi essenziale per velocizzare i processi, migliorare l’efficienza e garantire maggiore resilienza di fronte alle sfide economiche attuali.
Digitalizzazione della Tesoreria: Strumenti Attuali, Automazione e Tecnologie Future
Negli ultimi anni la digitalizzazione della tesoreria e l’automazione dei processi sono diventate priorità strategiche. Strumenti come i Treasury Management System (TMS) consentono di integrare dati da fonti diverse (sistemi ERP, conti bancari, software di contabilità) per fornire informazioni aggiornate in tempo reale. Inoltre, l’adozione di tecnologie come l’RPA (Robotics Process Automation) e, come abbiamo visto, delle API sta facilitando l’automazione delle attività quotidiane e migliorando l’efficienza operativa.
Per quanto riguarda le tecnologie emergenti come le criptovalute e l’Intelligenza Artificiale (AI), sebbene ci sia interesse, non sono ancora una priorità. La mancanza di dati standardizzati e infrastrutture adeguate, infatti, frena l’adozione diffusa di queste soluzioni: sembra che i tesorieri abbiano altre priorità tecniche da affrontare prima di considerare queste nuove tecnologie o essere in grado di utilizzarle.
Le sfide della centralizzazione
Un’importante informazione che emerge dallo studio EACT 2024 è che il 20,4% degli intervistati afferma che le difficoltà nella standardizzazione dei processi e controlli interni deboli sono il problema principale per una maggiore centralizzazione delle attività di tesoreria. Anche la mancanza di budget adeguato e di risorse umane specializzate rappresenta un ulteriore ostacolo: i tesorieri devono spesso bilanciare la necessità di innovare con i limiti delle risorse disponibili.
Last but not least, la frammentazione dei sistemi IT complica la gestione dei dati finanziari e aumenta il rischio di frodi e attacchi informatici. La necessità di consolidare e integrare i sistemi esistenti è fondamentale per migliorare le previsioni di cassa e la gestione della liquidità.
Gestione del capitale circolante: strumenti e best practice
La gestione del capitale circolante è sempre al centro dell’attenzione, con CFO e tesorieri impegnati a ottimizzare i processi di pagamento e incasso per garantire una gestione finanziaria efficiente. La tesoreria gioca un ruolo cruciale nella gestione del capitale circolante, ma le responsabilità possono variare: da studi precedentemente effettuati da EACT è emerso che oltre il 50% dei tesorieri ha dichiarato di influenzare direttamente la gestione del capitale circolante, mentre solo il 20% ne aveva la responsabilità diretta. Un altro 20% era parzialmente coinvolto o non se ne occupava affatto.
I progetti di ottimizzazione del capitale circolante sono complessi, poiché coinvolgono diversi dipartimenti aziendali. Per avere successo, è essenziale un solido supporto da parte dei CFO, la nomina di Project Manager dedicati e l’impegno di tutti gli stakeholder.
Gli strumenti più utilizzati per migliorare la gestione del capitale circolante includono, per esempio, la gestione dei termini di pagamento, l’ottimizzazione della Supply Chain Finance, le piattaforme per le previsioni di cassa e l’automazione della gestione dei crediti commerciali.
La pandemia e le crisi successive, come la guerra in Ucraina e a Gaza, hanno evidenziato l’importanza di tornare alle basi della gestione del capitale circolante. CFO e tesorieri sono dunque chiamati a sfruttare al meglio gli strumenti finanziari a disposizione per ottimizzare i flussi di cassa e migliorare l’efficienza operativa.
L’impatto delle nuove regolamentazioni finanziarie sulla tesoreria
Il numero di regolamentazioni finanziarie attualmente in fase di revisione o valutazione è estremamente elevato e potrebbe avere un impatto significativo sui tesorieri. Tra le principali normative identificate come prioritarie troviamo (tra parentesi è stata inserita la percentuale dei rispondenti):
- il report ESG (55%): la necessità di conformarsi ai nuovi standard di rendicontazione ambientale, sociale e di governance è considerata la priorità principale dai tesorieri.
- l’ISO 20022 (42%): l’adozione di questo nuovo standard per i pagamenti internazionali richiede importanti adeguamenti nei sistemi di tesoreria.
- la revisione EMIR (EMIR Refit) (37%): le modifiche alle normative sui derivati e sugli obblighi di reporting comportano nuovi obblighi di conformità.
- la revisione MiFID/R (25%): l’aggiornamento delle direttive sui mercati finanziari impatta le operazioni e gli investimenti aziendali.
- la revisione PSD2 (24%): le modifiche alla direttiva sui servizi di pagamento influenzeranno i processi di pagamento e incasso.
- la riforma dei Fondi del Mercato Monetario (22%): l’aggiornamento delle regole sui fondi monetari può influenzare le strategie di investimento della tesoreria.
Il ruolo della tesoreria nell’agenda ESG
Sempre più aziende stanno coinvolgendo la tesoreria nelle iniziative di sostenibilità (ESG).
Tra le azioni più comuni troviamo l’emissione di green bond, l’investimento in strumenti finanziari sostenibili e l’adozione di processi automatizzati per ridurre l’impatto ambientale. I tesorieri possono inoltre supportare l’agenda ESG attraverso l’introduzione di KPI specifici, la revisione dei processi e l’implementazione di ulteriori automazioni e controlli. Altri passi significativi sono la riduzione dei viaggi di lavoro e la promozione del lavoro da remoto, azioni che contribuiscono a diminuire le emissioni di CO₂.
Nonostante il crescente interesse, il tema ESG non ha ancora raggiunto il suo pieno sviluppo e maturità. Infatti, molti tesorieri sembrano sottovalutare l’impatto che potrebbero avere su queste iniziative. È sorprendente notare che il 20% degli intervistati dichiara di non essere affatto coinvolto nei processi ESG.
Coinvolgere attivamente la tesoreria in queste iniziative, però, può non solo migliorare la sostenibilità aziendale, ma anche rafforzare la governance interna e rispondere alle crescenti aspettative degli stakeholder.
Liquidità in eccesso: come viene investita dai tesorieri?
L’ultimo aspetto analizzato dallo studio EACT 2024 è la gestione della liquidità in eccesso. Il dato principale che emerge è che il 56% dei tesorieri dichiara di avere disponibilità di liquidità da investire con un orizzonte di breve termine.
Per quanto riguarda i metodi di investimento, i depositi bancari tradizionali restano i più utilizzati, seguiti dai fondi del mercato monetario e dai conti di risparmio. Sorprendentemente, i depositi garantiti e i tri-party repo, che aiutano a gestire il rischio di controparte, sono raramente utilizzati. Questa lacuna è emersa con maggiore evidenza dopo la crisi bancaria della primavera del 2023.
Conclusioni
Il sondaggio EACT 2024 evidenzia come i tesorieri stiano affrontando un periodo di trasformazione profonda. La necessità di garantire finanziamenti a lungo termine, migliorare le previsioni di cassa e adottare nuove tecnologie è più urgente che mai. Allo stesso tempo, le sfide legate alla standardizzazione dei processi, alla frammentazione dei sistemi IT e alla gestione delle risorse umane richiedono un approccio strategico e proattivo.
Investire nella digitalizzazione, automatizzare i processi e collaborare strettamente con le altre funzioni aziendali sarà fondamentale per affrontare le sfide future e garantire una gestione della tesoreria sempre più efficiente e resiliente.
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